I SETTE COMANDAMENTI DELL’ECO-ORGASMO - GODERE IN MANIERA RESPONSABILE SI PUO’: USATE “SEX TOY” IN VETRO O LEGNO, PRESERVATIVI BIO, AREATE LA STANZA 10 MINUTI AL GIORNO E NON METTETE I TELEFONINI VICINO AI GENITALI
Cerise Sudry-le-Dû per “Les InRocks”
Avevate previsto il colpo: la panna montata stava al fresco dal pomeriggio, la sera è bastato prenderla dal frigo e, dopo la cena romantica, al posto del dessert, la vostra compagna se l’è spalmata sul corpo nudo. Voi avvicinate la lingua, prendere una generosa dose di panna e qui inizia il dramma, secondo Thibault. Certe panne e creme contengono additivi e coloranti che possono rivelarsi cancerogeni. Alcuni ingredienti sono prodotti ottenuti da animali nutriti con OGM. Così, in un colpo di lingua, avete trasformato il vostro giochino gastronomico in un gioco pericoloso.
Thibault è un ex ingegnere 28enne che gira per conferenze per far conoscere “l’eco-orgasmo” insieme al gruppo “Générations Cobayes”. Anche nella vita intima, dicono, siamo invasi da perturbatori endocrini e additivi alimentari, una miscela che ha ripercussioni sulla salute: aumento rischio del cancro, abbassamento della fertilità, allergie e malattie croniche.
Per proteggersi, e salvaguardare il pianeta, ecco alcuni comandamenti per godere in maniera responsabile: scegliere “sex toy” senza ftalati (sostanze contenute nella plastica che disturbano il sistema ormonale), preferendo quelli in legno, silicone e vetro, idratare la pelle con crema biologica, priva di nanoparticelle (evitate creme solari e idratanti senza specifiche), areare la stanza almeno dieci minuti al giorno perché la qualità dell’aria interna è spesso peggiore di quella esterna, evitare di avvicinare i telefonini e le onde elettromagnetiche ai genitali.
Thibault e i suoi compagni, soprannominati “i fissati”, vagano per la Francia su un furgoncino customizzato e la loro iniziativa ha successo, grazie alla presa di coscienza dei consumatori. I prodotti erotici eco-sostenibili sono sempre più richiesti, purtroppo però l’universo sesso si banalizza e i controlli sanitari sono sempre meno esigenti. C’è una vera e propria ipocrisia: la dogana considera i “sex toy” come strumenti di massaggio che non entrano in contatto con le mucose. La legge è più severa con un cappuccio della penna.
E i preservativi? Difficile conoscere la composizione esatta del prodotto, perché sono ritenuti “dispositivi medici” e quindi i fabbricanti non sono tenuti a fornire dettagli. Tutti dicono che non contengono prodotti chimici ma nessuno ne dà certezza. Per i lubrificanti, stesso problema. L’unica marca bio è la “BioGlide”. Insomma, sembra che l’eco-orgasmo sia più irraggiungibile del settimo cielo.