I GIORNALONI NON HANNO SCRITTO UNA RIGA SULL’INIZIATIVA DEL “FATTO” E L’ALLEGATO DI “CHARLIE HEBDO” - NON TUTTI I MUSULMANI SONO TERRORISTI, MA TUTTI I TERRORISTI SONO RAPPER FALLITI
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, ma come vogliamo qualificare il comportamento dei giornali italiani che si sono sbracciati per giorni a dire “Je suis Charlie” e poi non hanno nemmeno provato a fare l’allegato con il nuovo numero del settimanale francese? Ci ha pensato il Fatto Quotidiano, oggi, e loro, i giornaloni, hanno anche veduto bene di non scrivere una riga su questa iniziativa. Stesso imbarazzato (e imbarazzante) silenzio sulle televisioni, con l’eccezione del Tg3. “Je suis Charlie”? Sì, ma quando mi fa comodo e comunque solo a chiacchiere.
Urbano
Lettera 2
Napolitano ai bambini: "Sono contento di tornare a casa". Bambino: "Ma perché prima 'ndo stavi"?
Andrea Del Giudice
Lettera 3
Togliete il fiasco a Salvo Mandara. Sostiene che il poliziotto freddato dai terroristi a Parigi era un attore che interpretava la parte sceneggiata dai "complottisti".
H.K.
Lettera 4
Caro Dago,
il nonno-bis è contento di tornare a casa. Anche noi.
Recondite Armonie
Lettera 5
Si parla di Veltroni al colle, ma siamo sicuri che l'informazione sia pronta a vigilare che non vi siano altri Odevaine?
NAPOLITANO CON LA MAGLIETTA DELLA NAZIONALE DI CALCIO
Saluti Fabio P.
Lettera 6
Bel discorsino. Peccato che solo Salvini lo ascoltasse. AULA DE-SER-TA. Però, Preclaro, come mai proclama a ogni piè sospinto la sua "fiorentinità" (come se fosse una qualità) e poi chiama in inglese la sua legge capolavoro (si fà per dire, anzi scrivere)?
Giuseppe Tubi
Lettera 7
Il caro Mughini difficilmente troverebbe eccitante giocare con tw o fb, ma se sapesse il piacere che proveremmo noi ad essere seguiti da lui, con un pizzico di altruismo si iscriverebbe.
Chiara Turchi
Lettera 8
Dago hai notato? Il boia dell'Isis era un rapper, uno dei jihad-brothers aveva tentato la carriera da rapper, in tanti imbracciano il fucile dopo aver tentato la via del rap.....facciamo così: "Non tutti i mussulmani sono terroristi, ma tutti i terroristi sono rapper falliti"
Lucino
Lettera 9
Caro Dago,
l'articolo di Massimo Fini presente oggi anche qui su Dagospia è drammaticamente privo della più semplice capacità di analisi. Come al solito il giornalismo italiano è banale, servile e basato su luoghi comuni superati e spesso falsi. Non merita nemmeno una noiosa replica puntuale.
liberbrio
Lettera 10
Caro Dago,
pare che qualche pisano abbia proposto un attentato anche al Vernacoliere, ma poi quando hanno detto ai terroristi che parlava solo di topa pare che abbiano risposto che andava bene perchè di quella era infoiato anche Maometto,
Alessandro
Lettera 11
Napolitano si è dimesso. E' chiaro che in Italia era l'unico a non aver bisogno di lavorare.
Tiziano Longhi
Lettera 12
Mitico Dago,
ieri sera ho acceso la tv per guardare il blu ray della serata, intanto che il lettore caricava, la tv era casualmente sintonizzata su una trasmissione riportante il discorso di Renzi al parlamento Europeo in chiusura del semestre Italiano.
Quando l'ho sentito dichiarare che le famiglie italiane ultimamente si stanno arricchendo, ho preso le pinze ed ho troncato il cavo di antenna!
Stefano55
Lettera 13
A proposito dell'immigrazione, credo di aver capito finalmente la linea del governo nostro e di quelli internazionali, dei poteri forti palesi e di quelli occulti: i musulmani li si vogliono liberi di girà pe casa, però non devono rompere le palle più di tanto. Insomma, degli agnellini che non si devono offendere mai. Po esse? LeoSclavo
Lettera 14
Ok, gli stragisti di Charlie Hebdo, come ci spiega dottamente Il Sole 24Ore, non conoscevano l'arabo e probabilmente non avevano mai letto il Corano. E allora? Per caso i crociati, quasi tutti analfabeti, avevano letto il Vangelo, che a quei tempi, tra l'altro, era solo in latino? O i sanculotti avevano letto Voltaire e Rousseau?
O i soldati dell'Armata Rossa conoscevano, non dico il Capitale e i Grundrisse, ma almeno il Manifesto del Partito Comunista? Non credo proprio. I terroristi di tutti i tempi, cristiani, marxisti e perfino liberali, non hanno mai conosciuto a fondo i rispettivi testi sacri. Ma i loro capi, quelli sì che li conoscono, e tanto basta.
Federico Barbarossa
Lettera 15
Ancora oggi Massimo Fini torna ad usare (pretestuosamente e maliziosamente) l'aggettivo "legittimo" riferito alla guerra che Isis sta conducendo sulle sue terre. Questo è davvero singolare, pur concordando sull'errore strategico dell'intervento occidentale. Da quando in qua una formazione armata che è stata foraggiata, finanziata, e usata da un qualche stato mediorientale (e Massimo Fini sa bene CHI ha finanziato e fatto crescere Isis), che conducendo una guerra più o meno "civile", può essere definita "un esercito che sta conducendo una legittima guerra", e sta ottenendo "una legittima vittoria"?
Paolo
Lettera 16
Caro Dago io, essendo un po' leghista, di 'sto Houellebecq non ho mai letto nulla. Anche del tuo sito, essendo un po' leghista, guardo solo le foto e leggo solo le parole in grassetto. Oggi, strappo alla regola e vado all'articolo e apprendo che tal penna "è il più celebre scrittore francese": aho Dago, che ce posso fa, essendo un po' leghista so gnorante come una capra, mica lo conoscevo sto Quebec!
said Kouachi rapina market con lanciarazzi
Poco più sotto leggo che non c'aveva paura mentre scriveva il libro, solo adesso capisce i rischi. Minchia, dico da un po' leghista alla conquista della Trinacria, chissà li altri se questo è er mejo! Ma ancor più sotto leggo che i suoi riferimenti sono Dostoevskij e Conrad; io, essendo un po' leghista, sti due manco per il cazzo so chi siano e allora chiedo a un mio amico "de sinistra" che de libri ne ha letti più de due e sto fijo de n'impunita mi dice che er Quebec è una
regione del Canada!
Saluti
Gino Celoria
Lettera 17
Caro Dago, qualcuno la chiama ipocrisia ad altri appare come un comodo lavaggio generale di coscienza, per quelli pro, quelli contro e gli equilibristi dei distinguo. Eppure a quella marcia di Parigi, che nell'immaginario collettivo doveva rappresentare la risposta civile all'eccidio di Charlie Hebdo, mancavano i pupari. Quelli che tirano i fili agli osceni burattini del Boko Haram, dell'IS, di Al Quaeda e del fantomatico Califfato.
said Kouachi rapina market con lanciarazzi
In compenso un'orgia di chiacchiere, di piaggerie auto consolatorie, di eroici propositi per la serie "...avanti voi che noi veniamo dopo..". È stata distrutta una mezza foresta amazzonica solo con le copie di carta della ristampa di Charlie Hebdo, milioni di pillole della consolazione prese all'edicola e non in farmacia. Uno tsunami di dichiarazioni, di interpretazioni, di previsioni, di analisi e nessuno che abbia il coraggio di chiamare per nome i veri responsabili.
Uno, Obama, prendeva il sole assieme alla famiglia. L'altro, Putin, sorseggiava una vodka nella su sua dacia in mezzo alla neve. In compenso vi era Renzi, durante la passeggiata, si ripassava, ovviamente a memoria, le pagine di "Il sogno di un uomo ridicolo".
Max
Lettera 18
Caro Dago,
ho riletto più volte il comunicato stampa del SIULP che hai pubblicato.
In particolare mi lascia letteralmente sbigottito apprendere che:
"mentre a Parigi stamattina si tenevano i funerali dei tre poliziotti uccisi dai terroristi, in contemporanea il ministro Alfano ha fatto convocare i Sindacati di Polizia dal Dipartimento della P.S. per esprimere i pareri sulla chiusura di centinaia di uffici di Polizia sul territorio nazionale." In passato, pensavo ad Alfano come ad un personaggio minore, arrivato a certe poltrone più per amicizie che per vere capacità, ma, tutto sommato, innocuo.
charlie hebdo fatto quotidiano
Oggi, mi devo ricredere: è proprio pericoloso.
Saluti, Derek W.
Lettera 19
Dago darling, peccato per gli amanti dell'orrore e dei video choc (spesso fasulli, come non tutti sanno) che ai tempi delle crociate storiche, non ci fossero i videofonini. Se ci fossero stati, potrebbe ora girare in rete qualche video mostrante gli atti di cannibalismo compiuti dai cristiani in Siria, che si mangiavano bistecche di carne umana islamica per sopravvivere e conquistare poi il Santo Sepolcro.
Vero o non vero, non si sa. Ovviamente, come sempre nella Storia, gli atti disumani e barbarici non erano esclusiva di una parte o dell'altra. Nemmeno la prudentissima RAI-Eiar osa mai parlare della Guerra dei Trent'anni (a parte un buon servizio di RaiStoria sul sacco di Magdeburgo), una delle più terribili guerre di religione della Storia, combattuta all'interno del cristianesimo tra cattolici e luterani. Pax vobiscum.
Natalie Paav
Lettera 20
Carissimo Dago ,
Eppure ci sarebbe un metodo facile e sicuro per debellare gli attacchi dei terroristi islamici: colpirli nei loro dogmi religiosi. Il Corano infatti obbliga ad essere sepolti entro 24 ore dalla morte con la testa rivolta alla Mecca, e di aborrire la carne di maiale. Basta quindi sancire per legge che gli islamici che moriranno a seguito di scontri con le Forze dell’Ordine verranno inumati dopo una settimana ed insieme a molteplici pezzi di maiale. Questo impedirà loro per sempre di raggiungere il loro paradiso e le 7 vergini che li stanno aspettando.
Sembra una stupidaggine , ma vi ricordate il film“Sangue Misto” con Ava Gadner . Gli inglesi non riuscivano a sedare le innumerevoli rivolte scoppiate in India . Le avevano provate tutte, persino l’esercito. I manifestanti occupavano tutti i binari , e l’economia andava in malora. Sapete come hanno risolto il problema ? Minacciando di irrorare i rivoltosi con l’urina dei paria. E’ bastata questa semplice minaccia per far sì che tutto tornasse alla normalità . Con i fanatici forse bastano le soluzioni più semplici !
Fra.Zop