claudio baglioni ferdinando salzano

“ALLE AUDIZIONI PER SANREMO C’ERA ANCHE SALZANO. NON ESPRIMEVA PARERI MA…” - INTERVISTATO DA “STRISCIA”, IL MANAGER DISCOGRAFICO CLAUDIO FERRANTE RACCONTA DOVE E COME AVVENIVA LA VALUTAZIONE DEGLI ARTISTI DA PARTE DI CLAUDIO BAGLIONI - VIDEO - MICHELE MONINA: “ALCUNI TRA I CANTANTI NON SELEZIONATI MI HANNO ANCHE DETTO CHE I PASSAGGI VENIVANO FATTI ESCLUSIVAMENTE DALLA FEP DI SALZANO E NON DA BAGLIONI…” L'INVIATO DI “STRISCIA” PINUCCIO RIVELA: “C'È UN' ALTRA CLAUSOLA, UN OBBROBRIO GIURIDICO, SECONDO CUI..."

IL SERVIZIO DI PINUCCIO SUL CONTRATTO DI BAGLIONI

https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/nuova-rivelazione-sul-contratto-di-baglioni_44613.shtml

 

COME AVVENIVANO LE AUDIZIONI PER SANREMO 2019

https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/i-dear-jack-carone-e-l-esclusione-a-sanremo-2019_44609.shtml

 

Giacomo Amadori per “la Verità”

 

CLAUDIO BAGLIONI E FERDINANDO SALZANO

Il Festival di Sanremo parte all' insegna dei sospetti sul presunto conflitto d' interesse del suo direttore artistico e conduttore Claudio Baglioni. A creare imbarazzo è il ruolo di Ferdinando Salzano, agente di Baglioni e di molti dei cantanti che sfileranno sul palco della kermesse canora a partire da stasera.

 

Ieri Striscia la notizia ha riportato alcune frasi di Claudio Ferrante, manager discografico del cantante Pierdavide Carone, che ha raccontato come siano avvenute le audizioni per Sanremo 2019: «Sono state fatte in un hotel davanti al Forum di Assago durante il tour di Baglioni. Nell' albergo era stato fatto allestire anche uno stereo perché si potesse sentire bene tutto.

 

CLAUDIO FERRANTE PARLA DI FERDINANDO SALZANO

Non era un posto di fortuna, ma un posto organizzato per ricevere noi discografici, e questo ci poneva nella condizione di poter parlare direttamente con Baglioni. Ci sono i testimoni. Io penso che Salzano fosse lì in qualità di manager di Baglioni. Lui non esprimeva dei pareri, ma se poi quando una persona andava via, lui influenzasse le cose, questo non lo posso sapere. C' era anche Veronica Corno, c' erano tutti».

 

Il punto è questo: Salzano non è consulente né fornitore della Rai. L' unico labile collegamento è che per la sua Friends e partners Group Srl lavora la Corno (responsabile della comunicazione e del coordinamento artisti), figlia di Chiara Galvagni, la capostruttura Rai che firma i contratti, pure quelli di Sanremo.

 

IL MATRIMONIO DI FERDINANDO SALZANO

L' inviato della trasmissione di Canale 5, Pinuccio, ha intervistato anche il giornalista Michele Monina, il quale ha aggiunto: «Le fonti dicono che Ferdinando Salzano fosse sempre presente durante la selezione dei cantanti. Io ho parlato con diversi di loro. Baglioni da settembre a novembre è stato in tour e ha fatto oltre 30 date in giro per l' Italia e le sale dove avvenivano le audizioni per Sanremo erano diventate i camerini dei palasport o le stanze di alberghi di fronte, tutto alla presenza costante di Ferdinando Salzano e Veronica Corno. () Alcuni tra i cantanti non selezionati mi hanno anche detto che i passaggi venivano fatti esclusivamente dalla Fep, non direttamente da Baglioni».

 

MARIO ORFEO AL MATRIMONIO DI FERDINANDO SALZANO

Dunque Salzano è la presunta eminenza grigia di questo Festival con la sua Fep, anche se sarebbe meglio dire la sua Habita Srl. Infatti la Fep è stata da poco messa in liquidazione, dopo che lo stesso Salzano il 21 gennaio scorso ha rilevato le quote di proprietà della Warner Music Group Italy.

 

Nello studio del notaio Luciano Quaggia, Salzano, in qualità di amministratore unico della Habita Srl, ha rilevato il 60% delle quote della Fep (valore nominale 600.000 euro) di proprietà della Warner, rappresentata per l' occasione dal presidente Marco Alboni. Insomma Salzano, alla vigilia del secondo Festival targato Baglioni, si è messo in proprio e, forse, punta ad allargare i suoi affari, magari diventando produttore anche di cd e altri supporti oltre che organizzatore di concerti. Se la sinergia con Sanremo sia fruttuosa per lui e la sua scuderia lo scopriremo a giugno quando la società presenterà il bilancio del 2018.

CLAUDIO BAGLIONI E FERDINANDO SALZANO

 

Di certo la pagina Internet degli artisti della Fep sembra un po' il cartellone di Sanremo. Ci sono Baglioni, Nino D' Angelo, Achille Lauro, Nek, Francesco Renga, Paola Turci, Il Volo. A questo bisogna aggiungere la sinergia tra la Fep e la Cts, la multinazionale che ha acquisito la Vivo concerti e la Magellano concerti che rappresentano ulteriori concorrenti come Federica Carta, Irama, Ex Otago, Shade e Ultimo. Ci sono pure i super ospiti della manifestazione rivierasca: Biagio Antonacci, Alessandra Amoroso, Elisa, Ligabue, Fiorella Mannoia, Laura Pausini e Antonello Venditti.

IL MATRIMONIO DI FERDINANDO SALZANO - CLAUDIO BAGLIONI

 

La maggior parte di loro era presente anche alle nozze di Salzano con la manager della Fep Barbara Zaggia, festeggiate a Formentera lo scorso ottobre. I video con i karaoke della serata sembrano un' anticipazione dei duetti del Sanremo che sta per iniziare. Teresa De Santis, direttrice di Rai 1, ieri ha cercato di smorzare le polemiche sul possibile conflitto di interessi di Baglioni in modo un po' fumoso: «La nostra produzione musicale e culturale vive anche di contiguità».

 

Beppe Caschetto - Ferdinando Salzano - Rossella Barattolo

Secondo la manager si deve «fare tesoro» di questo. Come? «Attraverso rapporti amicali si possono ottenere artisti che altrimenti non si sarebbero avuti () Nel caso di Baglioni quando si fa un contratto ad un artista vivente e operante è normale che abbia rapporti anche con l' industria della produzione musicale e dunque sta alla sua coscienza, che credo sia molto forte, portare avanti i risultati».

 

Il vicedirettore di Rai 1, Claudio Fasulo, è stato meno criptico: «La clausola di trasparenza c' è ed è stata rispettata, il contratto di Claudio Baglioni è in linea con quello firmato dai direttori artistici precedenti. Le nostre scelte sono inattaccabili dal punto di vista della qualità. Questa situazione è figlia di un mercato molto concentrato, ma nella assoluta trasparenza» ha detto. Quindi ha aggiunto: «La commissione selezionatrice, di cui anche io faccio parte, ha lavorato nell' assoluta assenza di pressioni»

 

PINUCCIO E MICHELE MONINA

L' inviato di Striscia ha provato a smentire questa versione: «C' è un' altra clausola, un obbrobrio giuridico, secondo cui il fatto che Baglioni abbia dichiarato di avere un rapporto con un' etichetta discografica (la Sony, ndr) e con la Friends e Partners di Salzano annulla la clausola di conflitto. Quindi non rappresenta conflitto solo perché l' ha dichiarato?».

 

Pinuccio ha proseguito il suo attacco: «Come hanno detto le "fonti Rai", il contratto ha passato cinque step, tante persone, ma è stato firmato da un' unica persona: Mario Orfeo, l' ex direttore generale della Rai, che era al matrimonio di Salzano. E allora sono super "coincidenze"».

 

PINUCCIO

Pinuccio ha concluso il servizio sottolineando: «La direttrice di Rai 1 Teresa De Santis ha detto che Baglioni è una brava persona, che la sua moralità garantisce tutto A questo punto è tutto a posto, solo che se è tutto a posto perché hanno inserito una seconda clausola in cui devono dire che i rapporti con la Fep e le etichette musicali non c' entrano niente?». Per evitare nuove polemiche c' è da scommettere che in Rai si augurino che a vincere la gara non sia un artista della premiata ditta Salzano&friends.

IL CONTRATTO DI CLAUDIO BAGLIONI PER SANREMO

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…