marcello dellutri silvio berlusconi sigfrido ranucci marina

C'E' NESSUNO A VIALE MAZZINI? I VERTICI RAI TACCIONO SULL’ATTACCO DI MARINA BERLUSCONI A “REPORT” ("PATTUME MEDIATICO") - L’IMBARAZZO È ENORME: ROSSI E SERGIO NON DIFENDONO UNA TRASMISSIONE DEL SERVIZIO PUBBLICO PER NON IRRITARE CASA ARCORE? – E POI NESSUNO VUOLE DAR RAGIONE A BARBARA FLORIDIA CHE HA BOLLATO L’INVETTIVA DELLA FIGLIA DEL CAV COME UN “NUOVO EDITTO BULGARO” - L’UNICO AD ANDARE IN SOCCORSO DI SIGFRIDO RANUCCI È STATO IL M5S – IL PRESENTATORE TEME DI ESSERE SOSTITUITO CON LA SCUSA DELL’AUDIENCE...

Estratto dell’articolo di Antonella Baccaro per il “Corriere della Sera”

 

SIGFRIDO RANUCCI - REPORT

Che il vaso riempito dalle inchieste giornalistiche di Report sia, per la coalizione di governo, ormai colmo, è un fatto acclarato. Perciò, il silenzio con cui viale Mazzini ha accompagnato ieri l’attacco di Marina Berlusconi al servizio con cui il programma di Sigfrido Ranucci, domenica scorsa, ha riaperto il file dei presunti rapporti del Cavaliere con la mafia, non è sinonimo di indifferenza.

L’imbarazzo anzi è enorme.

 

Come pesanti sono state le accuse rivolte alla Rai per aver ospitato quello che la presidente di Mondadori ha definito «pattume mediatico-giudiziario» oppure «consapevole esercizio del peggior disservizio pubblico» o anche «delirio calunniatorio» che non si ferma «nemmeno davanti alla morte».

 

MARINA BERLUSCONI DIVENTA CAVALIERA DEL LAVORO

Tuttavia ai piani alti si ritiene che l’unico errore che non va commesso adesso è il fallo di reazione. Intervenire sulla trasmissione, oggi, equivarrebbe a dare ragione a chi, come la presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia (M5S), ha già bollato l’invettiva di Marina Berlusconi come un nuovo «editto bulgaro». Del resto, tornare a scaricare la responsabilità di ciò che va in onda su chi è deputato al suo controllo editoriale, il direttore degli Approfondimenti, Paolo Corsini, non è più possibile.

 

sigfrido ranucci

Difficile che quest’ultimo, dopo la lavata di capo seguita alla messa in onda del servizio di Report sull’affaire Sangiuliano, a fine anno, non avesse riferito tema e contenuti della puntata di domenica scorsa a chi di competenza.

 

Paradossalmente, alla fine, ieri l’unica uscita targata Rai è stata quella firmata da Sigfrido Ranucci che ha difeso l’ inchiesta definendola «rigorosa». Ma soprattutto ne ha rivendicato gli ascolti. Dietro a questa apparente ossessione per i numeri c’è in realtà il timore di Ranucci di venire sostituito per ragioni legate all’audience.

MARCELLO DELL UTRI SILVIO BERLUSCONI

 

[…] a scendere in campo con l’artiglieria pesante a sua difesa è stato solo il M5S. Mentre il Pd ha offerto solidarietà a Report tramite il responsabile dell’Informazione, Sandro Ruotolo.

 

Si dice che i rapporti con il partito di Elly Schlein si siano raffreddati dopo le inchieste di Report sul deputato Alessandro Zan e sull’inceneritore di Roma. Matteo Renzi poi (Italia viva), ha persino offerto solidarietà a Marina Berlusconi.

sigfrido ranucci

Quanto ad Avs, le uniche dichiarazioni sono venute dal consigliere di amministrazione Roberto Natale, ma riguardavano il futuro della Rai, essendo state pronunciate al congresso di Rimini di Usigrai, dove si è recata anche Floridia.

 

Natale ha auspicato soprattutto una ripresa di dialogo in azienda. Del resto ancora oggi la maggioranza è alla ricerca dei voti per eleggere presidente Simona Agnes (FI). Non a caso si dice che sarà proprio Natale, fallita la mediazione di Floridia, a guidare la ripresa di quel dialogo che dovrebbe passare dalla approvazione di una nuova legge sulla Rai, sbloccando Agnes e placando l’ira di FI.

 

marina berlusconi

Movimenti che non sfuggono a Ranucci che lamenta un certo isolamento e alza i toni per evitare il rischio vero: la perdita della carica di vicedirettore degli Approfondimenti, che non gli dà diritto a un euro di indennità, ma gli ha assicurato finora una certa autonomia, visto che l’unico controllo per ora è esercitato da Corsini. Con risultati evidenti.

sigfrido ranucci report 1MARCELLO DELL UTRI E SILVIO BERLUSCONISILVIO BERLUSCONI MARCELLO DELL'UTRI marina berlusconimarina berlusconi 3SILVIO BERLUSCONI E MARCELLO DELL UTRIsigfrido ranucci

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI. LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UNA FRECCIATA-AVVERTIMENTO ALL’AMICO LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)