iacchetti

“A 66 ANNI HO SMESSO DI FARE L’AMORE MA...” - ENZO IACCHETTI: "CON MADDALENA CORVAGLIA UN AMORE FOLLE, POI HO CAPITO CHE ERO DIVENTATO SUO PAPÀ. LA SGRIDAVO PERCHE' FACEVA L'ALBA IN DISCOTECA, E QUANDO TORNAVA...'' - COSTANZO, RICCI ("UNO CAPACE DI FAR BOLLIRE L'ACQUA FREDDA IN UN MINUTO") E QUEL PATTO CON GREGGIO - LE TELEFONATE DOLCI CON LUCIO DALLA: "SE CI INTERCETTANO PENSANO CHE ANCHE TU SEI GAY" -  QUEI NUMERI NELLE TASCHE INFILATI DALLE ASPIRANTI VELINE

Michela Proietti per “Liberi Tutti - Corriere della Sera”

iacchetti

 

«Adesso che sto invecchiando cerco un rapporto di anima, la parte sessuale di me si è trasferita nella testa: spero di riuscire ancora a far l' amore, ma penso che accadrà solo se troverò questo tipo di rapporto». Enzo Iacchetti, 66 anni, di cui 40 trascorsi tra cabaret, palcoscenici e tivù, non obbedisce agli stereotipi dell' eterna giovinezza maschile. «Da quando la passione ha smesso di comandare i miei muscoli, sono diventato un artista migliore. Ho capito per esempio che mi piace fare il regista (ha da poco diretto Natale in Casa Marx interpretato dal figlio Martino; ndr )», così posso ingrassare e non colorare i capelli. I conduttori devono apparire giovani: tinta, cerone e cemento».

 

La rivoluzione di Enzo Iacchetti si consuma fuori e dentro ai teatri: mercoledì si è inaugurato al Delfino di Milano Libera Nos Domine , una denuncia contro la società in stile teatro-canzone. «Il mio personaggio vuole liberarsi dai dubbi che lo affliggono su progresso, amore, amicizia, emigrazione e alla fine offre un' ipotesi di rivoluzione».

 

Da dove è partita la sua ribellione?

iacchetti corvaglia

«Mi sono concentrato di più sul lavoro. Ho poche relazioni sociali, il mio mondo non mi fa impazzire. Vivo con Lucino, un bastardino marchigiano che mi guarda tutto il giorno in adorazione. L' ho chiamato come Lucio Dalla. Forse è la sua reincarnazione».

 

Eravate molto amici?

«Ci facevamo delle telefonate così dolci e intense che ogni tanto lui scherzava: "Se ci intercettano pensano che anche tu sei gay"».

 

Invece ha la fama di grande seduttore.

«Nel mio spettacolo canto Identikit di Giorgio Faletti che dice: "Io che ne ho amate poche, ma conosciute tante". Diciamo che rappresenta bene la mia situazione».

iacchetti greggio

 

Partiamo dall' inizio: una moglie, un figlio e neppure un lavoro sicuro.

«Il successo è arrivato tardi, a 38 anni. Facevo il cameriere in un ristorante di montagna per 50 mila lire al giorno, ma ero deciso a non mollare, perché sapevo di avere un po' di talento su cui investire. Martino era piccolo, di giorno portavo a casa la pagnotta e di sera andavo con una Renault 4 a tre marce ad esibirmi al Derby di Milano. Facevo 90 chilometri, arrivavo a mezzanotte: ma guadagnavo altre 12.500 lire».

 

Poi finalmente è passato il treno giusto.

«Di treni ne partono tanti, ma il binario lo devi trovare tu. Registravo tutte le puntate del Maurizio Costanzo Show e quando lui faceva le domande agli ospiti mettevo in pausa e rispondevo io da casa. Per un anno ho fatto così. Quando finalmente sono andato in trasmissione non ero un ospite, ma il suo psicologo. Lo stupivo perché sapevo come fare: mi ha tenuto con sé 190 sere».

 

Come è riuscito a farsi invitare?

iacchetti

«Al primo provino mi hanno scartato, andando via ho lasciato il copione sul tavolo, una redattrice lo ha letto per caso e mi ha richiamato dicendomi: "Ritorni" ».

Sembra Checco Zalone in Cado dalle nubi .

«Erano gli anni Novanta, tutti urlavano, io sono un remissivo e mi sono presentato con i libriccini e le canzoni corte. Costanzo capì che con la mia serena dolcezza potevo aiutarlo a girare le pagine del suo show. E io, da meno 25 mila lire sul conto corrente, sono passato a 4 milioni di lire» .

 

Cosa ha pensato quando l' ha chiamata Antonio Ricci per Striscia ?

«Che ero su Scherzi a Parte . Da un po' ero demoralizzato, mi chiedevo: "Ma perché nessuno mi nota? Sono sempre qui". Ora sono 25 anni che faccio parte di Striscia ».

 

La tv ha fatto da traino al teatro, la sua grande passione?

«Immensa. Ho recitato in The Producers con Gianluca Guidi e nel Vizietto con Marco Columbro, ho imparato anche a camminare sui tacchi. Ma alla fine, se la gente mi ferma per strada, è per dirmi che mi ha visto a Striscia . Comunque va bene così: posso vantarmi di non aver mai fatto cattiva televisione».

 

iacchetti striscia

Il rapporto con Ezio Greggio?

«Abbiamo fatto il patto di non litigare mai. Per questo ci vediamo poco, ma quando siamo insieme siamo scherzosi, a volte lo coccolo. In questi anni abbiamo condiviso molta vita privata: sono morte le nostre mamme, ci sono stati due divorzi, i dolori dei figli. A parte Giobbe Covatta, che è padrino di mio figlio, i miei grandi amici non fanno questo mestiere. Ma Striscia è una famiglia».

 

Cosa le ha insegnato Ricci?

iacchetti greggio

«È uno capace di far bollire l' acqua fredda in un minuto: quando ha un' intuizione c' è da fidarsi. Come quando decise che ci voleva una bella donna dietro al bancone di Striscia . Arrivò Michelle Hunziker».

 

È stato mai geloso del successo della coppia Greggio-Hunziker?

«Il pubblico si spacca: qualcuno dice che la vera coppia siamo io e il "signor Ezio".

Sinceramente? Penso che sia un' artista con una certa delicatezza, capace di gestire bene il suo personaggio e la sua simpatia. In comune abbiamo la passione per il musical, ma lei è molto più social».

Il vocabolario Treccani ha aggiornato la parola «velina» con la definizione «ciascuna delle due vallette televisive che si esibiscono in abiti succinti nel telegiornale satirico Striscia la notizia ».

iacchetti

«Velina non è un termine antifemminista, ci sono cose più volgari sulle copertine. Nel varietà ci vogliono le belle donne, è una regola collaudata dalle Kessler in poi».

 

Domanda pleonastica: le sue veline preferite?

«Non lo dico io, ma il pubblico. Maddalena Corvaglia e Elisabetta Canalis non sapevano ballare bene, ma avevano una marcia in più. A Cologno c' è la loro gigantografia».

 

Le altre?

«Si fanno in quattro, ma non è fama vera e non guadagnano molto. Hanno una grande possibilità che non sfruttano: io da velina andrei a canto, a recitazione, terminato il contratto farei provini su provini, invece loro si fermano lì. Maddalena ed Elisabetta hanno usato bene questa opportunità».

greggio e iacchetti

 

Maddalena Corvaglia.

«Avevo 50 anni e lei 21, è stato un amore folle, poi ho capito che ero diventato suo papà. Dopo 6 anni ho cominciato a sgridarla per cose stupide. Lei mi chiedeva: "Andiamo in discoteca?", io le rispondevo: "Ci ho passato la vita, ma a suonare, vai da sola". Le prime notti dormivo, poi arrivava il sabato sera e mi angosciavo. "Perché non rientra?" - mi chiedevo sveglio a letto -. Erano le sei e lei rincasava felice, aveva appena mangiato la brioche».

 

Geloso?

«No, mi è stata fedele, ne sono certo. Aveva già la testa di una donna, studiava filosofia, con lei potevi fare discorsi di qualsiasi genere».

 

Un' aspirante velina le ha mai lasciato il numero di telefono in tasca?

«Succede. Le sarte ci trovano nelle giacche i foglietti con i cellulari. Non li ho mai usati».

 

Il #metoo ha cambiato le dinamiche?

greggio iacchetti de filippi

«C' è qualcosa che mi sfugge. Alcune donne sono state obbligate, ma erano anche molto decise a far carriera. Se tu mi fai una violenza, io sono stasera stessa dai carabinieri a denunciarla».

 

Cosa l' attrae di una donna più giovane?

«L' istintività. Ma non sono fissato con l' età, se bussa alla porta Belén non le salto addosso, devo connettermi con lei. Mia moglie era una coetanea».

iacchetti striscia

 

Quando il matrimonio è finito le ha detto il classico «ti ho aiutato ad arrivare in alto»?

«Non l' ha detto, ma è vero, devo a lei se oggi sono qui. La sera mi spronava: "Vai a suonare al Derby, che è la cosa che ti riesce meglio". Mio figlio aveva 14 anni quando ci siamo separati e ci ha confessato: "Finalmente, non ne potevo più delle vostre liti"».

 

Lei proviene da una famiglia umile: i genitori hanno visto il suo successo?

antonio ricci ezio greggio maddalena corvaglia elisabetta canalis ezio iacchetti

«Mia mamma era figlia di mezzadri, papà faceva il calzolaio per strada, poi ha aperto con le cambiali un negozietto di vini. È morto a 56 anni, mentre mia madre mi ha visto diventare famoso, anche se le dicevano: "Ma che stupidaggini canta il tuo fioeu ". La rivincita l' ha avuta quando ho affiancato la Cuccarini: si vantava, per lei il successo vero era quello».

 

Perché non ha sfondato nel cinema?

«Quel poco che ho fatto mi ha annoiato: ritmi troppo lenti. Ma Carlo Vanzina era un regista bravissimo e un uomo leale».

 

MADDALENA CORVAGLIA E ENZO IACCHETTI

Cosa è per lei il teatro?

«Un antibiotico superiore a ogni altro. Da piccolo mi ha curato dalla timidezza: sul palco parlavo, giù dal palco mi ammutolivo. Ogni volta che un teatro chiude è un delitto per l' umanità: per questo recito in quelli piccoli, come il Delfino».

iacchetti corvaglia

 

Nel nuovo spettacolo si ride?

«Certo, a modo mio: amo Lionello, che non ispira la risata grassa. Il cabaret l' ho imparato da giovane nei locali notturni, una sera avevi le prostitute con i protettori, la sera dopo uno senza capelli: "Ma come ti pettini, con la pelle di daino?". Battute così. Ho preso in testa tante croste di pizza».

LUCIO DALLA

 

Si arrabbiava?

«Le portavo a casa, le scaldavo e le mangiavo».

Però stavolta chiama Dio a scendere in terra.

«In Libera Nos Domine mostro le Torri Gemelle che cadono e i terroristi dell' Isis. Gli dico di venire lui in persona a darci delle spiegazioni, senza mandare un ragazzo di trentatrè anni».

IACCHETTI CANTA GABER DA FAZIO MADDALENA CORVAGLIA E ENZO IACCHETTI lucio dalla1996 Ezio Greggio Enzo Iacchetti e le veline Lello Arena Marina Graziani Alessia Mancini IACCHETTI YACOUT iacchetti al costanzo showGreggi e Iacchetti - Fiction Canale 5greggio iacchettiIacchetti veloneENZO IACCHETTIENZO IACCHETTIwilly con iacchetti a striscia la notizia ENZO IACCHETTI YACOUT

 

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…