“DARIA BIGNARDI RIPETE SEMPRE LO STESSO PROGRAMMA” - “IL GIORNALE”: “IN PIÙ, QUESTA VOLTA SI RIVOLGE AL PROPRIO OMBELICO, ALLA RISTRETTA CERCHIA DI PERSONE CHE LA PENSANO COME LEI, LA SINISTRA POLITICAMENTE CORRETTA, PURE ESSA IN VIA DI ESTINZIONE. FORSE LE BASTA QUESTO; CHISSÀ SE VALE ANCHE PER I DIRIGENTI DI DISCOVERY CHE HANNO L'OBIETTIVO DI ALLARGARE LA PLATEA DEL 'NOVE', CHE ASPIRA A DIVENTARE GENERALISTA”
Laura Rio per “il Giornale”
Di certo l' aveva messo in conto: passare su un canale minore come il Nove comporta i suoi rischi. Però, probabilmente, Daria Bignardi non si aspettava una risposta così risicata dall' Auditel. Lei ha sempre avuto il suo zoccolo duro di pubblico, che fosse su La7 o su Raidue. Ma, questa volta, neppure i suoi fan più fedeli l' hanno seguita. Insomma mercoledì sera, L'assedio, alla sua seconda puntata ha realizzato solo l'1 per cento di share e 230.000 spettatori.
Ancora meno del debutto che aveva fatto registrare l'1,3 per cento. E non si può neppure accampare la scusa che questi sono i numeri del canale: Crozza, con tutte le differenze, fa percentuali molto superiori. Il fatto è, semplicemente, che la giornalista ripete sempre lo stesso programma, e cioè interviste a vari personaggi (cambia solo il look o il bicchiere di birra o vino) e, in più, questa volta si rivolge al proprio ombelico, alla ristretta cerchia di persone che la pensano come lei, la sinistra politicamente corretta, pure essa in via di estinzione.
Forse a lei basta questo; chissà se il discorso vale anche per i dirigenti di Discovery che hanno l' obiettivo di allargare la platea del Nove, canale che aspira a diventare generalista. Chi, invece, sta dando una grande mano a Raidue è Il collegio: com' era prevedibile, visto il successo dello scorso anno, il debutto di martedì ha raggiunto il record del 10,7 per cento di share con quasi due milioni e mezzo di spettatori, e, fatto importante, tra questi, soprattutto i giovani.