totti ilary blasi flavia vento

ILARY BLASI, 10 ANNI DA IENA - LA “CAPITANA” TORNA CON TEO MAMMUCARI NEL PROGRAMMA DI ITALIA 1”: NEL LAVORO E NELLA VITA SONO UN TIPO FEDELE. A SANREMO TOTTI E IO ALLE IENE? E CHE PALLE, CE L' HO GIÀ TUTTO IL GIORNO A CASA”

Adriana Marmiroli per la Stampa
Le Iene compiono 20 anni. Ilary Blasi ne è il volto femminile. Nuovamente in onda da domani su Italia 1, per lei è il decimo anno. La iena Nadia Toffa l' ha definita «la nostra mamma». Come ci si sente? Invecchiata?

«Ma se sono la più giovane... La mia colpa è avere sempre fatto tutto troppo presto: un figlio a 24 anni, un altro a 26, a metà del percorso delle Iene a 35 anni. E dentro ti senti sempre quella: io poi mi sono fermata a 27 anni».

 

Una lunga militanza quella nelle «Iene»: in tv non capita spesso.

«Sono una fedele. Nel lavoro come nel matrimonio. Il mio lavoro poi lo faccio come un hobby, piacevole e divertente. La vita vera è altro: la famiglia, ingombrante e ben più impegnativa».

 

Come era la Ilary di 10 anni fa?

«Entusiasta e un po' intimidita. Arrivare a condurre Le Iene mi pareva un punto importante della carriera: più un inizio che un arrivo, però».

 

Un inizio, dice. Eppure aveva già parecchi programmi alle spalle.

«Passaparola il mio accesso a questo mondo. Che tempo che fa un cambio di passo importante per una ex Letterina. Il Festival di Sanremo 2006 la svolta. Infatti subito dopo sono arrivate Le Iene , il primo programma da conduttrice».

 

Se si guarda indietro?

«Il programma è cambiato e io pure. Mi sono plasmata a sua misura, trovando a ogni edizione un equilibrio nuovo».

 

Forse perché ha avuto tante persone diverse ad affiancarla: da Luca e Paolo a Teo Mammucari.

«Luca e Paolo, la mia palestra, veloci, mi hanno insegnato ad affrontare gli imprevisti. Non è stato facile inserirsi: il programma lo conducevano da tempo e, pur molto diversi, sono una coppia molto unita».

 

Fabio De Luigi

«La leggerezza. Quante risate».

 

Enrico Brignano

«Una macchina: preciso, pignolo, preparato. Con lui non esisteva improvvisazione. Romano ma laziale. Di calcio non ci capisco, non ho mai toccato l' argomento.Ma siamo entrambi del Toro, pigri e golosi».

 

Matano e Morelli.

«Frank lo sento davvero un po' un figlio che ho visto crescere. Morelli simpatico, un superprofessionista attento al testo. Io e Frank facevamo la figura dei caciaroni».

E ora Teo

«Un amico vero, l' unico con cui ci si frequenta. Io ho un carattere morbido, mi adatto, lui non è facile da prendere. Ho messo subito in chiaro alcune cose. Ci siamo annusati, capiti e da allora siamo amicissimi».

E poi c' è l' eminenza grigia Davide Parenti.

«L' inizio non è stato facile. Ero intimidita. La comunicazione con lui non è sempre immediata, anche perché i nostri ruoli sono così diversi. Poco per volta è subentrato il rispetto. Ora c' è grande franchezza e onestà».

 

Con chi altri le piacerebbe condurre le Iene?

«Mi incuriosisce Claudio Bisio, mi piacerebbe una donna: sarebbe una novità vera».

Abbiamo visto suo marito Francesco Totti a Sanremo: brillante, ironico, con i tempi giusti. Sorprendente, per un calciatore.

«Io che lo conosco bene, conosco anche le sue battute. Ironia e simpatia non le impari per mestiere: le hai o non le hai. Lui ci è nato».

 

Una battutaccia anche quella del piccione, come hanno detto i tifosi della Lazio?

«Citando Povia e il piccione come sua canzone preferita di Sanremo voleva solo fare un omaggio indiretto a me che quell' anno ero al Festival».

 

Non le piacerebbe fare «le Iene» con lui?

«Che palle. Ce l' ho già tutto il giorno a casa».

 

Magari solo per poche puntate.

«Che facciamo apriamo il televoto? Volete Totti alle Iene ?»

 

Come è andata l' esperienza «Grande fratello Vip»?

«Era il sogno che si avverava: condurre un reality, in prima serata, su Canale 5. È per un programma così, tutto in diretta, che per anni mi sono fatta i muscoli».

Insomma è arrivata preparata.

«Questo è un lavoro fatto di imprevisti. Chi avrebbe detto che, neomamma, sarei tornata alle Iene e avrei fatto il GF ? Isabel compie un anno a marzo».

 

Lei fa sembrare sempre tutto facile: è una ragazza senza rete, che si butta senza ansie?

«Le ansie ci sono ma le gestisco. Un programma inizia e finisce: non ci sono santi. Ma lo sa che non mi sono mai vista così? Però, sì. Mi piace questa definizione. Penso che la userò».

 

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…