PICCOLI JIHADISTI CRESCONO? - LONDRA POTREBBE SPIARE I BAMBINI DELLA SCUOLA MATERNA A CACCIA DI POTENZIALI TERRORISTI ISLAMICI - DUE BAMBINI SOTTO IL CONTROLLO DELLA POLIZIA DA QUANDO LA MADRE È STATA ACCUSATA DI TERRORISMO
Da http://www.thedailybeast.com
Le immagini allarmanti dei tanti bambini arruolati dallo Stato islamico hanno spinto i funzionari inglesi a incrementare le misure di sicurezza. Il ministero degli interni ha presentato un piano per costringere gli insegnanti di scuola materna e le bambinaie iscritte al registro a controllare di più i bambini e prevenire il rischio di “radicalizzazione” islamica.
Da tenere particolarmente sotto controllo i figli di jihadisti dichiarati. Come il londinese Siddhartha Dhar che ha posato con un kalashnikov e il figlio appena nato, o come Khadijah Dare, una giovane jihadista sempre di Londra, che ha espresso il desiderio di diventare la prima “carnefice ISIS donna” e ha pubblicato una foto online con i suoi quattro figli e un AK-47.
Intanto, la settimana scorsa due bambini sono stati presi in custodia dalla polizia quando la madre, rientrando dalla Turchia in Gran Bretagna, è stata arrestata con l’accusa di terrorismo.
Il piano è stato condannato da gruppi a sostegno delle libertà civili e dalla “National Association of Head Teachers”. Penelope Leach, una delle psicologhe infantili più importanti del mondo, sostiene che sia impossibile per dei bambini sotto i 5 anni essere radicalizzati dagli islamisti. È dunque ridicolo monitorare i bambini in quel modo: "Mi sembra un’idea folle e stupida”.
Il professor Anthony Glees, autore di “Quando gli studenti si convertono al Terrore”, è uno dei maggiori sostenitori di un rafforzamento dell'intervento statale e un controllo all'interno degli istituti scolastici. Ma anche lui è d’accordo: gli ultimi piani sono andati troppo in là.
"L'innocenza dei più piccoli deve essere preservata a tutti i costi", ha sostenuto Glees. "Ciò significa che essi non possono essere considerati obiettivi per l'attività di intelligence e non devono essere confusi con i loro genitori".