kim kardashian david letterman

LA RIVINCITA DI KIM – ALDO GRASSO E L’INTERVISTA DELLA KARDASHIAN A LETTERMAN: “ERA GIÀ STATA SUA OSPITE E ALL’EPOCA NON ERA ANDATO LEGGERO CON LEI: PRENDERE IN GIRO L’UNIVERSO KARDASHIAN ERA UNA SPECIE DI SPORT NAZIONALE. MA DI TEMPO NE È PASSATO, E I RAPPORTI DI FORZA SI SONO RIBALTATI” – “LETTERMAN RESTA L’EMBLEMA DI UN’EPOCA LONTANA, SUPERATA DALL’IMPERO DI KIM E DELLA SUA…”

 

 

kim kardashian ospite di david letterman

Aldo Grasso per www.corriere.it

 

Guardando la lunga intervista che Kim Kardashian ha rilasciato a David Letterman nel suo talk show per Netflix, «Non c’è bisogno di presentazioni», la sensazione era quella di vedere due mondi a confronto. Con il suo entourage schierato tra il pubblico (le immancabili sorelle, la madre, il marito Kanye), Kardashian ha dato vita a un racconto godibile, suscitando al contempo anche qualche riflessione teorica.

 

 

courtney e kim kardashian ospiti del david letterman show 16 gennaio 2013 2

Non era la prima volta che i due s’incontravano davanti alle telecamere: Kim era già stata ospite da Letterman nel talk show quotidiano che il comico (definizione riduttiva per una simile personalità) ha condotto dal 1993 per oltre vent’anni anni su Cbs, vissuto negli Usa come un rito collettivo.

 

 

courtney e kim kardashian ospiti del david letterman show 16 gennaio 2013

All’epoca, Letterman non era andato leggero con lei: prendere in giro l’universo Kardashian, con tutti i suoi eccessi e cafonaggini, era una specie di sport nazionale. Ma di tempo ne è passato e oggi i toni sono sembrati molto diversi, come se anche i rapporti di potere tra i due si fossero in qualche modo ribaltati. Cos’è successo?

 

kim kardashian – david letterman show 16 gennaio 2013

Letterman è figlio di un’epoca in cui la tv occupava in modo indiscusso il centro dell’arena mediale, dettava l’agenda setting, costruiva e smontava celebrità. Non è un caso che la vera fama di Kim sia arrivata con il suo passaggio da «semplice» socialite di Beverly Hills a stella del reality tv «Al passo con i Kardashian», in cui si elevavano a storytelling le vicende normali di una famiglia famosa per il solo fatto di essere famosa (incomprensibile per un professionista come Letterman!).

 

 

Poi sono arrivati i social e Kardashian è stata una delle prime a intuirne l’enorme posta in gioco: popolarità globale amplificata all’ennesima potenza rispetto a quella garantita dalla tv, denaro a sfare. Con l’operazione Netflix, Letterman si è reinventato, ma resta l’emblema di un’epoca mediale lontana, superata dall’impero di Kim e della sua lunga lista di eredi.

david letterman su netflix kim kardashian ospite di david letterman su netflixcourtney e kim kardashian ospiti del david letterman show 16 gennaio 2013 1kim kardashian da giovane nicole brown simpson, oj simpson, kirs jenner e robert kardashiankim kardashian david letterman 4kanye west con la moglie kim kardashian e i figlikim kardashian david letterman 1kim kardashian 2kim kardashian 3kim kardashian david letterman 3kim kardashian david letterman 6kim kardashian david letterman 2bruce e kris jennerkim kardashian david letterman 5kim kardashian 1kris jenner nel pubblico dello show di letterman

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…