L’ACCORDO MEDIASET-SKY ACCONTENTA GLI ABBONATI DELLE DUE PAY-TV: VEDRANNO TUTTE LE PARTITE DI CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE - IL SILENZIO DI GIOVANNI STELLA SUL CACHET DI MICHELE SANTORO E DEI SUOI COLLABORATORI - “QUINTA COLONNA” STECCA LA PRIMA: ASCOLTI MOSCI RISPETTO A “QUARTO GRADO”. E SOTTILE CAMBIA GIORNO - DA SETTEMBRE “IN ONDA” DEL DUO TELESE-PORRO SI ALLUNGA FINO ALLE 22,30…

Maurizio Caverzan per "il Giornale"

1 - E PIER SILVIO SI GODE L'ACCORDO CON SKY
Grande soddisfazione di Pier Silvio Berlusconi, artefice dell'operazione, per l'accordo con l'ad di Sky Italia Andrea Zappia che ha portato a una più equa spartizione dei diritti per le coppe europee di calcio. L'emittente di Murdoch ha accettato di trattare per avere tutte le partite del mercoledì di Champions e quelle di Europa League, quest'anno più ghiotta essendo in lizza Napoli e Inter. In cambio Sky ha concesso a Mediaset lo sfruttamento di tutta la Champions su Premium. Ora gli abbonati delle due pay tv vedranno tutto. Presto su Mediaset torneranno gli spot dell'emittente di News Corp.

2 - STELLA NON PUÃ’ SAPERE IL CACHET DI SANTORO
A chi gli ha chiesto l'entità del compenso di Michele Santoro alla presentazione dei palinsesti di La7, Giovanni Stella ha risposto che era «una domanda impertinente » e che il cachet del conduttore «è coperto da clausola di riservatezza». L'accordo firmato da La7 Srl con la società Zerostudio è un contratto quadro che comprende la fornitura di prodotti tv che l'editrice confeziona autonomamente. Dunque sono autonome anche le scelte di ridistribuzione interna tra Santoro e i collaboratori delle somme corrisposte dalla rete.

3 - «QUINTA COLONNA» NON BATTE «QUARTOGRADO»
Ascolti non entusiasmanti alla «prima» di Quinta colonna , il magazine d'attualità che tiene aperti per ferie gli approfondimenti su Canale 5. Il programma si chiama così perché va su Canale 5 mentre Quarto grado su Retequattro e ammicca all'idea del retroscena nascosto da svelare raccontando. Bottino ragguardevole su Retequattro, il 10,51 per cento di share (un milione e 900mila telespettatori) invece sull'ammiraglia Mediaset è il segnale che la rete non è al massimo. Come annunciato da Sottile su Twitter, da domani sarà in onda di martedì, evitando il confronto con Superquark di Raiuno.

4 - TELESE-PORRO COPPIA DI FATTO E RESISTENTE
Senza Che tempo che fa su Raitre, al sabato sera In Onda raddoppia su La7. La coppia Telese-Porro era in odore di divorzio, il primo destinato a un programma di cronaca sotto l'ègida del tg di Enrico Mentana, il secondo a un talk economico in seconda­terza serata, in condominio con Federico Fubini del Corriere . Invece Paolo Ruffini ha resistito anche alle sirene di Giancarlo Leone che su Twitter aveva fatto sapere di vedere bene un approdo in Rai del duo. Così da settembre l'onda diventa anomala e si allunga fino alle 22,30.

 

Andrea-ZappiaPIERSILVIO BERLUSCONI MICHELE SANTORO Stellatelese qso23 carlo rossella peppino sottileNicola Porro

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI. LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UNA FRECCIATA-AVVERTIMENTO ALL’AMICO LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)