1. L´EREDITÀ MILIONARIA DI ALBERTONE SORDI È FINITA IN UNA STORIACCIA CHE PARE USCITA, IRONIA DELLA SORTE, DA UNO DEI SUOI FILM. E DA COMMEDIA ALL´ITALIANA NE SONO I PROTAGONISTI: UNA SORELLA, UNICA EREDE, FORSE RAGGIRATA; UN AUTISTA STORICO MA FORSE INFEDELE. E AL CENTRO DI TUTTO I SOLDI, TANTI, DEL PATRIMONIO DEL COMICO 2. COME SE NON BASTASSE, ALTRI GUAI ARRIVANO DA STEFANIA BINETTI (SORELLA DELLA PIÙ FAMOSA PAOLA), CHE ASSISTE PER CONTO DELL’OPUS DEI L’EREDE AURELIA SORDI 3. LA BINETTI HA APERTO LA MAXI-VILLA DI ALBERTONE AL TG1, VISITATA DA POCHISSIME PERSONE MENTRE L’ATTORE ERA IN VITA A CAUSA DI UNA PESANTE VISITA DEL FISCO, ALL’INDOMANI DI UNA FESTA DI CINEASTI, FORSE UN PO’ ROSICONI DEL FASTO, IN CASA 4. LUNEDÌ 19 I VERDONE DOVEVANO PROIETTARE IN CASA SORDI, IN UN’ANTEPRIMA PRIVATA DEL DOCUMENTARIO “ALBERTO IL GRANDE”. MA NON HANNO GRADITO DI ESSERE “BRUCIATI” DAL TG, E LA PROIEZIONE È STATA CANCELLATA ALL’ULTIMO MOMENTO

1- IL SERVIZIO DEL TG1 SULLA CASA DI ALBERTO SORDI
VIDEO - http://bit.ly/Xrc89k

2- LE ETERNE LITI SULL'EREDITà DI ALBERTO SORDI
DAGOREPORT

Dopo una pesante visita del Fisco, all'indomani di una festa in casa, Alberto Sordi divenne gelosissimo della sua villa a via dell'Amba Aradam, a pochi metri dal Circo Massimo e dall'Appia Antica. Dopodichè pochissime persone l'hanno visitata mentre l'attore era in vita, ancora meno da quando è scomparso nel 2003. Nel documentario dei fratelli Verdone "Alberto il Grande", in uscita in questi giorni per il decennale della morte, grande spazio è dato alla casa e alla vita privata - inedita - dell'attore.

Per questo è stata una sorpresa per i due fratelli quando la signora Stefania Binetti (sorella della più famosa Paola), che assiste per conto dell'Opus Dei Aurelia Sordi (sorella ed erede universale di Alberto) ha aperto la villa al Tg1, che ha intervistato l'autista Arturo Artadi e la governante Pierina Parenti e mostrato parti della casa, in un servizio - piuttosto scombinato - andato in onda lo scorso 14 febbraio.

(Sordi donò all'Opus Dei i terreni sulla Laurentina su cui poi è stato costruito il Campus Biomedico, anche se nei suoi ultimi anni di vita i rapporti con l'Opera si erano un po' raffreddati)

Lunedì 19 i Verdone dovevano proiettare in casa Sordi, in un'anteprima privata, il loro documentario. Ma non hanno gradito di essere "bruciati" dal Tg, e la proiezione è stata cancellata all'ultimo momento, comunicando agli invitati che il regista non si sentiva bene. La guerra sulle ceneri di Albertone continua...


3- "LE MANI DELL´AUTISTA SUL TESORO DI ALBERTO SORDI"
Fabio Tonacci per "la Repubblica"

L´eredità milionaria di Alberto Sordi è stata sequestrata dai magistrati romani, finita in una storiaccia che pare uscita, ironia della sorte, da uno di quei film che hanno reso grande l´attore scomparso nel 2003. E da commedia all´italiana ne sono i protagonisti: una sorella forse raggirata, un autista forse infedele. E al centro di tutto i soldi, tanti, del patrimonio di Sordi.

Una storia che inizia a gennaio di quest´anno, quando l´autista storico dell´attore, Arturo Artadi, si presenta agli sportelli delle due banche romane dove sono depositati i conti della famiglia Sordi con in mano una procura generale firmata da Aurelia, la sorella di Alberto, e sottoscritta dal notaio di famiglia Gabriele Sciumbata. In base a quel pezzo di carta Artadi sarebbe il solo titolare autorizzato a usare i soldi per le spese vive della famiglia. Ma non solo per quelle.

La procura infatti, finita ora in un fascicolo giudiziario su cui indaga il pm Eugenio Albamonte, si estenderebbe a tutti i dieci conti nelle disponibilità di Aurelia Sordi, ereditati appunto da Alberto. Il direttore della banca, di fronte a quel documento, si è insospettito e ha presentato un esposto alla procura della Repubblica. Un atto nato dal dubbio che si trovasse di fronte a un caso di circonvenzione d´incapace ai danni della signorina Aurelia.

L´unica erede di Albertone, infatti, è lei, l´amata sorella Aurelia, classe 1917, con la quale l´attore ha sempre vissuto. Dopo la morte di Alberto, il 24 febbraio 2003, la donna si è trovata a gestire un ricchissimo patrimonio, accumulato in più di sessant´anni di carriera dal fratello. Decine di proprietà immobiliari, tra cui la faraonica villa che si affaccia sulle Terme di Caracalla, in cui Aurelia tuttora vive.

E poi un consistente patrimonio mobiliare, fatto di titoli bancari di investimento e azioni, tutti appoggiati dall´attore su dieci conti correnti, in due istituti bancari romani. L´esatta consistenza non è precisa, ma si parla di decine e decine di milioni di euro, il tesoro accumulato da Alberto in una vita di successi e risparmi, che frutta di soli interessi circa 30 mila euro al mese. Quegli interessi finiscono a loro volta in un conto aperto da Aurelia, da cui attinge per le spese vive, per il suo mantenimento e per la manutenzione delle proprietà.

E qui entra in scena l´autista della famiglia, quell´Arturo Artadi che ha scarrozzato per l´Italia Alberto Sordi e che ora continuava il servizio con Aurelia. Non è uno sconosciuto, è persona di famiglia, fidata. Così ha raccontato a "Repubblica" due settimane fa il suo rapporto con il grande attore, ricordandone gli ultimi momenti in clinica: «Mi prese per la mano e mi guardò con affetto, come si fa con un figlio, poi mi disse: "So´ stato bambino, uomo e ora anziano. Fra un po´ me ne vado su, pensa tu a mia sorella". Ed è quello che ho fatto».

E infatti Aurelia gli aveva concesso - insieme al maggiordomo - una procura speciale per utilizzare i soldi del conto su cui finiscono i 30 mila mensili di interessi. Possono prelevare solo quelli, per le spese ordinarie. Ma quando Artadi si è presentato in banca con una procura generale, una carta con la quale in sostanza, la signora Aurelia si auto-estrometteva dalla gestione dell´intera eredità milionaria del fratello, il direttore ha sentito puzza di raggiro.

E ha mandato un esposto in procura. I procuratore Giuseppe Pignatone ha preso sul serio la cosa, è stato aperto un fascicolo per il reato di circonvenzione di incapace al momento contro ignoti, senza indagati. Per questo ieri gli agenti della polizia municipale di piazzale Clodio della sezione della procura di Roma si sono presentati nelle due banche dove si trovano i conti di Alberto, all´ufficio del notaio di famiglia, a casa dell´autista Artadi e a casa Sordi, per sequestrare la procura generale e bloccare i conti.

Nei giorni in cui il cinema e la capitale festeggiano il decimo anniversario della scomparsa di Alberto Sordi, con una mostra al Vittoriano dei sui film dei suoi copioni, degli oggetti della sua casa raccolti proprio dalla sorella Aurelia per ricordare l´appassionato e mai interrotto rapporto dell´attore con la sua città, la famiglia Sordi si ritrova con questa grana in mano, che rischia di rovinare la festa.

I pm che hanno aperto un fascicolo adesso dovranno capire se la firma apposta dalla donna sul documento della procura generale sia stata fatta in maniera volontaria oppure se sia frutto di una qualche pressione da parte di Artadi o del maggiordomo. Già in settimana Aurelia potrebbe essere sentita in procura, così come nei prossimi giorni saranno ascoltati gli altri due. Il modo peggiore per celebrare il decennale della scomparsa di Alberto Sordi.

 

 

Alberto Sordi durante le riprese del film Gastone nel dietro di lui si intravede Paolo Stoppa Dal PIacere alla Dolce Vita Mondadori Alberto SordiALDO FABRIZZI ED ALBERTO SORDIalberto sordi 3ALBERTO SORDIGIULIO ANDREOTTI CON VITTORIO DE SICA E ALBERTO SORDI ALLA BEFANA DEI FIGLI DEI DIPENDENTI PUBBLICI NEGLI ANNI CINQUANTASTEFANIA BINETTI STEFANIA BINETTI CON AURELIA SORDI Alberto Sordi la sua casa mostrata da Carlo Verdone Alberto Sordi la sua casa mostrata da Carlo Verdone 1953 Alberto Sordi e Vittorio Gassman sordi verdone

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO