il foglio ambasciata russa makkox maganov

LA CENSURA NON RUSSA – L'AMBASCIATA RUSSA IN ITALIA HA ATTACCATO SU FACEBOOK “IL FOGLIO” PER LA VIGNETTA DI MAKKOX CHE IRONIZZA SULL'ENNESIMO STRANO SUICIDIO DI UN MAGNATE RUSSO DEL PETROLIO, RAVIL MAGANOV – L'AMBASCIATA SCRIVE: “IL FOGLIO HA CONSIDERATO LA SUA MORTE UN’OCCASIONE BUONA PER UNA VIGNETTA DERISORIA. A QUANTO PARE, HANNO UNA CULTURA DIVERSA DALLA NOSTRA” – LA REPLICA DEL QUOTIDIANO: “CULTURE DIVERSE? SE È QUESTO IL RISPETTO RUSSO NEI CONFRONTI DELLA MORTE, SÌ, QUESTA VOLTA SIAMO D’ACCORDO”

Da www.ilfoglio.it

 

VIGNETTA DEL FOGLIO SULLA MORTE DI RAVIL MAGANOV

L'ambasciata russa in Italia ha pubblicato su Facebook un commento alla vignetta di Makkox pubblicata sul Foglio di oggi – un palazzone con due uomini alla finestra e un altro che cade e la scritta: “Maganov, magnate russo del petrolio, che aveva espresso contrarietà sulla guerra all’Ucraina, è morto in un ospedale a Mosca. Dopo essere caduto da una finestra. Due volte”. Gli uomini affacciati, nel disegno, dicono: “Vedi di lanciarlo sulla fiala di polonio, stavolta”. “Uffa, da, da!”.

 

L’ambasciata russa scrive che “si sente spesso dire: ‘La Russia è parte dell’Europa’, ‘abbiamo la stessa cultura’. Tuttavia il quotidiano Il Foglio del 2 settembre ci fa dubitarne seriamente. La cultura russa assume un atteggiamento rispettoso nei confronti della morte. Di qualsiasi persona, in qualsiasi circostanza.

 

POST AMBASCIATA RUSSA CONTRO IL FOGLIO

Lo stesso si può dire della cultura del Tatarstan, basata sulle tradizioni dell’islam, cui apparteneva il presidente del cda della compagnia petrolifera Lukoil, Ravil Maganov, tragicamente morto a Mosca. Tuttavia Il Foglio ha considerato la sua morte un’occasione buona per una vignetta derisoria. Non insistiamo che la redazione del Foglio chieda scusa ai parenti e agli amici di Ravil Maganov. A quanto pare, in questo giornale si sono semplicemente radunate persone di cultura diversa”.

 

Sulla morte di Maganov non sono state aperte ufficialmente delle indagini, così come non è accaduto nelle altre nove morti sospette di uomini d’affari russi apparentemente suicidi (spesso dopo aver ammazzato la famiglia) ritrovati in circostanze mai chiarite nel corso degli ultimi mesi.

 

vladimir putin ravil maganov

Non si sta quindi discutendo del rispetto per la morte di Maganov  ma delle cause della sua morte. La guerra che la Russia ha scatenato in Ucraina ci ha spesso portati a riflettere sulla cultura russa e sulla sua convivenza con la nostra cultura, in particolare per quel che riguarda il rispetto non soltanto della morte, ma anche della vita.

 

I resoconti dalla guerra ucraina hanno segnalato la presenza dei cadaveri dei soldati russi lasciati dall’esercito dietro di sé in fase di ritiro, così come di cadaveri ucraini lasciati per le strade con ordigni esplosivi addosso per colpire chi, rispettosamente e dolorosamente, vi si avvicinasse per darne sepoltura.

 

CLAUDIO CERASA

Così come i resoconti da Mariupol dicono che i corpi delle vittime dell’attacco russo al teatro della città ucraina non sono stati recuperati e ora, nella ricostruzione avviata dalle forze russe che occupano Mariupol, vengono ricoperti dal cemento. Culture diverse? Se è questo il rispetto russo nei confronti della morte, sì, questa volta siamo d’accordo.

il corpo di ravil maganov ospedale clinico centrale di mosca makkoxla morte di yegor prosvirninmakkox

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…