L'AMNESIA DI GUBITOSI SU "THE MISSION" - IL DG RAI SI DICE SCONCERTATO MA ERA STATO LUI A PRESENTARE IL FORMAT A GIORNALISTI E PUBBLICITARI (INFINOCCHIATO DA LEONE?)
DAGOREPORT
Si moltiplicano in rete le petizioni per fermare "The mission" ma la Rai non molla. à per non perdere la faccia fa sapere con un comunicato che il programma sui campi profughi va avanti, che non sarà un game e che non esiste un numero zero. E poi quali vip? Anche il cast - assicura viale Mazzini- e' "work in progress".
Nessun accenno a Emanuele Filiberto, Albano, Barbara De Rossi, Paola Barale e gli altri nomi, che sarebbero protagonisti dell'operazione. Un mix di conferme, smentite, mezze bugie e mezze verità nel tentativo di cloroformizzare le polemiche, che hanno travolto Rai1 e il duo Tarantola- Gubitosi, accusati da più parti di voler spettacolarizzare il dolore.
Era fine giugno quando il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone illustrava i nuovi palinsesti della rete a inserzionisti pubblicitari e giornalisti del settore, riuniti negli studi di via Mecenate, a Milano. Tra le novità principali: "The mission", una "sorta di reality senza vincitori ne' sconfitti, nel quale alcuni vip -anticipava Leone-avrebbero vissuto un'esperienza nei campi profughi dell'Africa per sensibilizzare su uno dei grandi problemi dell'attualita' internazionale".
Accanto a lui, annuiva soddisfatto il direttore generale Luigi Gubitosi, che oggi, a poco più di un mese da quel giorno, sembra aver dimenticato tutto. E fa sapere al Messaggero che è sconcertato dalla formula della trasmissione, che era convinto si trattasse di un reportage o di un documentario, non di un programma con un cast di protagonisti tipo l'"Isola dei famosi" e che, dulcis in fondo, aveva appena fatto in tempo a dare un'occhiata ai palinsesti, omettendo di ricordare che è' stato proprio lui a portare la programmazione autunnale in Cda per l'approvazione definitiva.
Una presa di distanza, sulla quale ha ironizzato anche il consigliere Antonio Verro, che fa seguito alle dichiarazioni della presidente della Camera Boldrini, fortemente critica sul progetto, dopo aver preso parte all'ideazione durante il suo mandato all'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati.
Che cosa accadra' ora? E' davvero possibile che la Commissione di vigilanza - come chiede il presidente grillino Roberto Fico-visioni preventivamente le puntate per dare il "via libera" alla messa in onda? Chi sarà ritenuto responsabile dell'ennesimo flop di un format Rai con relativo spreco di soldi pubblici? Per ora il cerino acceso resta saldamente nelle mani di Giancarlo Leone ma la telenovela "The mission" sembra essere solo alla prima puntata, anzi- come direbbe la Rai con i suoi brillanti comunicati- "work in progress".




