checco zalone con eleonora giovanardi

L'AMORE DI CHECCO - ELEONORA GIOVANARDI, PROTAGONISTA DI ''QUO VADO?'', RACCONTA CHI È ZALONE E COSA VUOL DIRE LAVORARE CON LUI: ''È COLTO, UN MUSICISTA ECCEZIONALE. HA GRANDE CAPACITÀ DI ANALISI E SINTESI DEI PROBLEMI ITALIANI. IN COMUNE CON CHECCO, LUCA HA L' INTELLIGENZA EMOTIVA: SENTE. CHE È LA FORZA DELLA SUA MASCHERA''

Francesco Rigatelli per “la Stampa

 

eleonora giovanardieleonora giovanardi

Quando entra in scena, il suo personaggio illumina il film e fa innamorare Checco Zalone, anche grazie alla trascinante parlata emiliana.

Eleonora Giovanardi, 33 anni, di Reggio Emilia, è la protagonista femminile di Quo vado?, ultima tappa di un percorso che parte dalla scuola di teatro Paolo Grassi di Milano e arriva alla commedia campione d' incassi.

Una biografia seria la sua, ma poco nota. Come mai Luca Medici, in arte Checco Zalone, l' ha scelta per un film tanto pop?
«Forse proprio perché sono un' outsider. Ho fatto il provino e mi hanno ammesso alla sessione di improvvisazione con Checco, in cui ho dovuto fingere di camminare sul ghiaccio. Ci siamo divertiti, ma non immaginavo che la sera stessa mi avrebbe chiamato: "Allora lo fai tu questo film"».

E così è partita per girare al Polo Nord?
«Posto scomodo e freddo. Abbiamo girato alle Isole Svalbard, poi a Bergen in Norvegia. L' Africa del film invece è stata fatta a Latina».

eleonora  giovanardieleonora giovanardi


E Zalone com' è?

checco zalone con eleonora giovanardichecco zalone con eleonora giovanardi

«Un ciclone. Lavora 24 ore su 24. È stato un grande impegno psicofisico. Checco dà attenzione costante, ma la richiede pure. Gli unici tempi che si prende sono quelli della battuta. Mi ha insegnato a essere seria scherzando».

Aver fatto teatro l' ha aiutata?
«Mi ha aiutato la fortuna. Ma aver praticato la commedia dell' arte e fondato una piccola compagnia teatrale, nonché l' esperienza come spalla di Maurizio Crozza sono stati trascorsi utili».

E ora che farà?
«Mi aspettano gli spettacoli con l' Emilia Romagna Teatro, a cominciare da Memorie di un pazzo di Gogol, che si è visto al Teatro delle Passioni di Modena e tornerà a maggio all' Arena del sole di Bologna».

Secondo lei perché «Quo vado?» ha così successo?
«Sono convinta sia per la comicità stratificata, ideata da Luca con il regista Nunziante, che arriva a vari tipi di persone. Luca, con la maschera di Checco, parla a chiunque ma la sua critica sociale è anzitutto verso se stesso. La maschera lo pone al centro della scena impedendogli di puntare il dito. Anche perché lui ama la gente e riesce a tirare fuori il bambino che ha dentro».

Luca Medici è molto diverso dalla sua maschera?
«È meno misogino, molto più colto, un musicista eccezionale. Ha grande capacità di analisi e sintesi dei problemi italiani. In comune con Checco, Luca ha l' intelligenza emotiva: sente. Che è la forza della sua maschera».

Nella sua Reggio Emilia cosa le dicono di tanto successo?
«Il primo giorno del film sono andata al cinema col gruppone di amici. Qualcuno ha pianto per l' emozione. Ho detto loro: per favore, non si può piangere al film di Zalone! È che hanno visto la fatica che ci ho messo in questi anni e hanno capito la mia felicità».

E lei come si è trovata sul grande schermo?
«Ho capito che devo studiare ancora tanto. Del film invece mi fa piacere sia uscito il Checco che ho conosciuto io».

checco zalone con le attrici del suo filmchecco zalone con le attrici del suo filmchecco zalone  con eleonora giovanardichecco zalone con eleonora giovanardichecco zalone quo vado  5checco zalone quo vado 5SONIA BERGAMASCO QUO VADOSONIA BERGAMASCO QUO VADOchecco zalone quo vado  1checco zalone quo vado 1checco zalone quo vado  2checco zalone quo vado 2checco  zalone  con eleonora giovanardichecco zalone con eleonora giovanardi


Per amore Zalone fa un bagnomaria nel mondo norvegese, altro tema: il confronto tra culture.
«Valeria non è un cervello in fuga, ma una ricercatrice che lavora in Norvegia. Mettere Zalone nel paese teoricamente più civile crea immediatamente un corto circuito comico che fa riflettere. Quanto al mio personaggio, è un raro equilibrio tra lavoro e famiglia. Un' emiliana solida e appassionata in cui mi rispecchio».


E in Nord Europa, a volte sono le ragazze a baciare per prime…

«Sono più libere. Di baci nel film ce ne diamo due. Ci siamo divertiti: dovevano essere scene romantiche, ma con Checco si ride anche durante i baci».

quo vado n06quo vado n06checco zalone quo vado  4checco zalone quo vado 4

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…