elio

"L'AUTISMO? IN ITALIA SIAMO ANCORA ALL’ANNO ZERO. ANZI, SOTTOZERO" - L'APPELLO DI ELIO (DELLE STORIE TESE), CHE HA UN FIGLIO 12ENNE AFFETTO DA AUTISMO: "IL SERVIZIO PUBBLICO NON SOSTIENE LE 600 MILA PERSONE AUTISTICHE CHE CI SONO IN ITALIA" - "NELLE SCUOLE NON CI SONO LE COMPETENZE. ANCHE ORA CHE MIO FIGLIO HA 12 ANNI, DOBBIAMO NOI DA CASA GUIDARE GLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO. SU QUESTA MALATTIA CIRCOLANO ANCORA TANTE FAKE NEWS…" - IL RICORDO DI JANNACCI, "COMPAGNO DI CLASSE DI MIO PADRE" - VIDEO

 

 

 

Caterina Ruggi D'Aragona per www.corriere.it

 

ELIO

«All’asilo ero stato scelto per interpretare San Giuseppe. Prima di entrare in scena, feci ridere la bambina che interpretava la Madonna. E fui squalificato», racconta Elio (delle Storie Tese) durante il viaggio in auto direzione Toscana per portare al Politeama Pratese lo spettacolo «Ci vuole orecchio. Elio canta e recita Enzo Jannacci» che arriva qui dopo una cinquantina di repliche in tutta Italia.

 

Dai pezzi più surreali degli esordi fino a quelli più malinconici degli ultimi anni: una selezione di brani anche poco noti, inframmezzati da ricordi di Umberto Eco e Dario Fo, Francesco Piccolo, Marco Presta e Michele Serra, restituiscono il ritratto di Jannacci a tutto tondo: una scoperta per buona parte del pubblico. «Stiamo riscontrando un tale entusiasmo che, credo, andremo avanti almeno un altro anno con questo spettacolo», commenta Elio. Non chiamatelo Stefano Belisari.

 

elio

Se l’artista ha a lungo tenuto nascosto il suo vero nome, prendendosi gioco degli interlocutori con false identità, è per la decisa volontà di tenere la vita privata ben distinta dal personaggio. Con un’unica, serissima, eccezione: la «storia tesa» di suo figlio, che l’ha spinto a metterci la faccia per promuovere una corretta informazione e azioni concrete a sostegno delle famiglie con figli autistici. «Siamo ancora all’anno zero. Anzi, sottozero, perché il servizio pubblico non si è ancora messo in moto per sostenere le 600 mila persone autistiche che ci sono in Italia: praticamente un partito politico», dice.

elio e le storie tese

 

Parliamo di musica, comicità e autismo. Di vita. Perché, come avrebbe detto Jannacci: chi non ride non è una persona seria.

«Posso dire di aver fatto mia questa frase. Purtroppo in Italia chi fa ridere viene visto come un artista di serie B. Io sono invece convinto che Jannacci andrebbe collocato nel Pantheon dei grandi cantautori, accanto a Dalla e a De André. Questo è uno dei motivi per cui ho pensato di dedicargli uno spettacolo che, in verità, è soprattutto un atto di egoismo: cantare i suoi pezzi mi diverte; è una grande occasione di allegria per me e i cinque della band».

 

elio e le storie tese

Quando ha «incontrato» il «poetastro»?

«Molto presto. È stato compagno di classe di mio padre. Abbiamo sempre avuto i suoi dischi. E anche se non ci siamo mai incrociati, è sempre stato uno di casa».

 

Cosa ha rappresentato per lei Jannacci quando ha scelto di studiare musica?

«Non ho mai pensato a lui coscientemente come un faro. Ma voltandomi indietro mi accorgo di avere fatto tante cose simili. A cominciare dal Conservatorio (Elio è diplomato in flauto, ndr) e dagli studi scientifici (medicina lui, ingegneria io). E poi la milanesità, l’anticonformismo e la comicità. Quando ho dovuto decidere cosa fare, è stato facilissimo pensare a qualcosa che mettesse assieme la musica con la mia capacità di fare ridere».

 

Elio

Perché ha studiato ingegneria?

«Per convenienza: era ed è, credo, la laurea che apre maggiori possibilità di assunzione. Pensavo tra l’altro di essere portato per le materie scientifiche più che per quelle umanistiche. Quello che è venuto poi è l’ennesima prova che nella vita le cose vanno come vogliono loro. Comunque, consiglierei a tutti di studiare ingegneria, perché insegna un metodo con cui si può affrontare tutto. Anche fondare Le Storie Tese».

 

Elio e le Storie Tese

Per la Giornata mondiale sull’autismo, sabato 2 aprile, La Compagnia di Firenze proietta in anteprima nazionale, alle ore 16, il documentario «I mille cancelli di Filippo», per il quale lei ha scritto la musica…

«Gli autistici hanno una “passione” (se così la possiamo chiamare). Filippo Zoi è un esperto di cancelli. Sono partito da lì per raccontare, attraverso la musica, un mondo che io stesso ignoravo prima che nascesse mio figlio».

stefano elio belisari foto di bacco (3)

 

Di figli con sua moglie Camilla ne ha due: Dante e Ulisse, nati nel novembre 2009. Proprio grazie al confronto con lo sviluppo cognitivo del fratello gemello, Dante ha potuto avere una diagnosi precoce…

«Ci dicevano che bisognava aspettare i 3 anni. Ma già a un anno i segnali possono essere tanti. Il problema è che esistono poche figure specializzare in grado di intercettarli, per intervenire al più presto. Anche ora che Dante ha 12 anni, dobbiamo noi da casa guidare gli insegnanti di sostegno. Esiste una terapia comportamentale che aiuta ragazzi e ragazze autistici a essere inclusi e costruirsi le armi per vivere una vita autonoma e indipendente. Ma nelle scuole non ci sono le competenze. Non lo dico solo da genitore inviperito. Penso anche che stiamo lasciando indietro potenziali uomini e donne che domani potrebbero pagare le tasse, piuttosto che essere un costo».

meme su elio

 

Cosa manca?

«La volontà dello Stato per affrontare, come ha fatto con il Covid, questa malattia che si sta diffondendo, sulla quale circolano ancora tante fake news».

 

Per cosa bisogna oggi avere orecchio?

«Dobbiamo avere attenzione a ciò che ci sta attorno; stare attenti agli altri; volerci bene».

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - A 53 GIORNI DAL RINNOVO DELLA GOVERNANCE DI GENERALI, A CHE PUNTO È IL RISIKO BANCARIO? NEL SUO SOGNO DI CONQUISTARE IL LEONE DI TRIESTE, EVITANDO PERO' IL LANCIO DI UNA COSTOSISSIMA OPA, PARE CHE NELLA TESTA DI CALTA FRULLI UN PIANO IN DUE TEMPI: INTANTO CONQUISTARE LA MAGGIORANZA NEL CDA DELLA COMPAGNIA, DOPODICHÉ PAPPARSI MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI (SEMPRE CHE NON ARRIVI A PIAZZETTA CUCCIA UN CAVALIERE BIANCO) – ALL’OFFENSIVA DI CALTA, L’ASSO NELLA MANICA DI DONNET SI CHIAMA UNICREDIT. ORCEL AVREBBE PERSO L’ENTUSIASMO PER BPM E SAREBBE BEN FELICE DI PORTARSI A CASA BANCA GENERALI - TANTO PER SURRISCALDARE IL CLIMA GIÀ TOSSICO È ARRIVATA IERI “LA STAMPA” CHE LANCIAVA ‘’L’IPOTESI DEL CONCERTO CALTAGIRONE-MILLERI” (SMENTITA)…

luca richeldi papa francesco bergoglio sergio alfieri

DAGOREPORT - I MEDICI DEL GEMELLI CHE CURANO IL PAPA (SERGIO ALFIERI E LUCA RICHELDI) SONO STATI CHIARI CON FRANCESCO: SE E QUANDO VERRÀ DIMESSO, BERGOGLIO DOVRÀ DIMENTICARE LA VITA MOVIMENTATA CHE HA CONDOTTO FINORA, E DARSI UNA REGOLATA. IL FISICO DEL PONTEFICE 88ENNE È MOLTO PROVATO E NON POTRÀ REGGERE AD ALTRI VIAGGI, OMELIE AL GELO E MARATONE DI INCONTRI CON I FEDELI – IL FUMANTINO CAPO DELLA CHIESA CATTOLICA ACCETTERÀ LA “CAMICIA DI FORZA” DI UNA CONVALESCENZA "PROTETTA" A SANTA MARTA?

angela merkel friedrich merz

DAGOREPORT – IL MURO DI BERLINO NON E' MAI CADUTO: MERZ E MERKEL SONO LE DUE FACCE DI UN PAESE CHE NON HA SANATO LE STORICHE DISEGUAGLIANZA TRA IL RICCO OVEST E IL POVERO EST – FIGLIOCCIO DI SCHAUBLE LUI, COCCA DI KOHL LEI, MERZ E MERKEL SI SFIDARONO NEL 2000 PER LA LEADERSHIP DELLA CDU. MA LA DEFLAGRAZIONE DEI LORO RAPPORTI SI È AVUTA CON LA POLITICA MIGRATORIA DI ANGELONA, FALLIMENTARE AGLI OCCHI DI MERZ (CHE RITENEVA NECESSARIO INTEGRARE I TEDESCHI DELL’EST, PRIMA DI ACCOGLIERE SIRIANI E TURCHI) - SE LA MERKEL L’AVESSE ASCOLTATO, OGGI L’AFD NON SAREBBE AL 20%...

beppe sala elly schlein

DAGOREPORT - TE LO DO IO IL CENTROTAVOLA! - L'IDEONA DI ELLY SCHLEIN PER NEUTRALIZZARE CHI SOGNA LA NASCITA DI UN PARTITO CENTRISTA ALLEATO DEL PD: CREARE LISTE CIVICHE PER LE REGIONALI E, SE FUNZIONANO, RIPROPORLE IN CHIAVE NAZIONALE ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 COL NOME DI "ALLEANZA PER L'ITALIA" - LEADER DEL PROGETTO DOVREBBE ESSERE BEPPE SALA, CHE PERÒ HA PERSO SMALTO (LE INCHIESTE SULL’URBANISTICA MILANESE) - L'ISOLAMENTO DI SCHLEIN NEL PD SUL PIANO DI RIARMO DI URSULA E LA SUA MANCANZA SI CARISMA: I SUOI GIORNI AL NAZARENO SONO CONTATI...

elon musk trump zelensky jd vance

DAGOREPORT – LE SPARATE DI ELON MUSK SONO SOLO UN MODO PER ATTIRARE L’ATTENZIONE E RISPONDERE AL PRESENZIALISMO DI JD VANCE, CHE MR. TESLA CONSIDERA UN “BURINO” – IL MILIARDARIO KETAMINICO HA PRESO MALISSIMO LA VISIBILITÀ OTTENUTA DAL VICEPRESIDENTE USA GRAZIE ALL’IMBOSCATA TESA A ZELENSKY. TRUMP CONOSCE BENE L’EGO-MANIA DEL SUO “DOGE”: PER QUESTO HA CHIESTO AL CONGRESSO UNA STANDING OVATION PUBBLICA PER MUSK (E QUELLO, TUTTO TRONFIO, SI È ALZATO COMPIACIUTO MOSTRANDO IL POLLICE)…

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER