rocco siffredi

LA VENEZIA DEI GIUSTI - CON L'ARRIVO DEL PISELLONE DI ROCCO SIFFREDI E DEL POLIPO MULTITROMBANTE DEL FILM DI AMAT ESCALANTE, FINALMENTE SI TROMBA ANCHE A VENEZIA! DOPO CINQUE GIORNI DI VIOLINI, DI VENERI CALLIPIGIE, DI CICCIONE NUDE UN PO’ IMBARAZZANTI, DI TOPE DA RED CARPET, SI FA SUL SERIO

Marco Giusti per Dagospia

 

ROCCO SIFFREDIROCCO SIFFREDI

Venezia 73. Con l'arrivo del pisellone di Rocco Siffredi e del polipo multitrombante del di film di Amat Escalante, finalmente si tromba anche a Venezia. Dopo cinque giorni di violini, di veneri callipigie, di ciccione nude un po’ imbarazzanti, di tope senza abbronzatura da red carpet, si fa sul serio.

 

Ci pensano da una parte Rocco Siffredi, sbarcato al Lido con il suo film francese, Rocco, diretto dai documentaristi Thierry Demalziere e Alban Teurlai. da un’altra il polipone tentacolare messicano che soddisfa qualsiasi piacere nel misterioso e attesissimo film del messicano Amat Escalante, La region salvaje o The Untamed.

 

ROCCO SIFFREDIROCCO SIFFREDI

Avevamo lasciato Escalante a Cannes col suo bellissimo Heli, premio per la migliore regia, dove la scena clou vedeva le palle bruciate con la benzina di un poraccio. Qui, assieme al suo cosceneggiatore Gibran Porteza, ci va duro su sesso e violenza in un paesino messicano. Siamo dalle parti di Guanajuato, dove vivono una giovane donna madre di due bambini, Alejandra, la bella Ruth Ramos, e suo fratello Fabian, Eden Villavicencio, infermiere gay. Il violento e omofobo marito supermacho di Alejandra, Angel, Jesus Meza, violenta a piacere sia la moglie che il fratello, diventando l’incubo di questo orrore quadretto familiare.

 

La region salvaje La region salvaje

E’ in questa situazione violenta e realistica, Escalante racconta di avere ripreso due storie vere di violenza contro le donne e i gay nella stessa zona, che appare una ragazza misteriosa, Veronica, Simone Bucio, e una sorta di polipo tentacolare capace di soddisfare i desideri più repressi. Escalante gioca da una parte col realismo del suo cinema che ben conosciamo, da un’altra con il cinema che lo ha formato, quello di Andrzej Zulawksi, a lui il film è dedicato, e del suo Possession, la creatura viene da lì, e quello di Lars Von Trier, che non a caso ha prestato al regista messicano il suo geniale direttore della fotografia, il cileno Manuel Alberto Claro.

 

La region salvaje  La region salvaje

Siamo quindi dalla parte del cinema difficile e disturbante alla Nymphomaniac o alla Possession, anche se Escalante, al solito, non ha convinto tutti i critici presenti, anzi. Ma i fan sono esaltati: “Soprendente e disturbante” –“Il film più poderoso visto a Venezia in questi giorni”. E il film farà adesso il giro dei grandi festival, San Sebatian, Toronto, Londra. Passiamo al vecchio Rocco e al suo arnese. E' un rigoroso documentario su un Rocco superstar che sta per gettare, diciamo, la spugna.

 

La region salvaje   La region salvaje

Un ultimo film e poi basta. Il motivo? Dice che si vergogna di farsi vedere dal figlio mentre tromba sul set. Ma e' lavoro, o no? Intanto provina una serie di brave ragzze, anche certa Akasha. "Ti piace il sesso anale?". "No". "Perche'?" "Perche' fa male". Pora Akasha. "Per me la donna e' la mia passione", dice Rocco, "Ho fatto sesso con diciottenne, ma anche con donne di 70, 80 anni...".

 

La region salvaje     La region salvaje

Il cugino Gabriele invece si chiede cosa sarebbe stata la loro vita se il cazzo di Rocco non si fosse mai alzato. Non ha torto. Rocco a costruito un mito e un impero. Il documentario ci riporta anche il Rocco che piange la mamma e il Rocco di famiglia. Fu la mamma, che sorprese mentre si masturbava, se non a indicargli la strada, certo a non fermarlo. Gran bravo ragazzo. Ma il documentario e' ben fatto, serio. Da non perdere. "Il diavolo che ho in mezzo alle gambe non fa piu' parte di me". Non si puo' non piangere.

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…