L’AVVOCATO SERGIO EREDE PRENDE IL POSTO DI DELLA VALLE E STRONCA L’AUMENTO DI RCS. PROPRIO LUI CHE SIEDE NEL CDA “ESPRESSO-REPUBBLICA”, IL PRINCIPALE CONCORRENTE…

 

1 - IL PIANO DI RCS E L'AVVOCATO EREDE
R.Fi. per "Il Sole 24 Ore"

L'avvocato Sergio Erede ieri ha preso parte all'assemblea di Rcs con un lungo intervento critico. Nella sostanza, ha detto che il piano strategico, «pudicamente detto di sviluppo», è «irregolare» e comporta obiettivi irrealizzabili. Ha contestato gli accordi con le banche sul debito, che sono stati raggiunti «come se Rcs non fosse una società in crisi», nonché la loro revisione, «un pannicello caldo rispetto alla gravità delle sperequazioni che gli accordi stessi e l'aumento di capitale realizzano a favore delle banche e a danno degli azionisti».

Insomma, non ha lesinato critiche. Senza entrare nel merito, forse era meglio che queste fossero portate avanti da un altro esponente dello studio Bonelli Erede Pappalardo, visto che Sergio Erede siede nel consiglio del gruppo Editoriale l'Espresso, principale concorrente di Via Solferino.

IERI:

2 - RCS: DELEGATO DELLA VALLE, VOTO CONTRO AUMENTO
(ANSA) - "Preannuncio voto negativo sulla proposta di aumento di capitale". Lo ha detto Sergio Erede parlando in assemblea Rcs per conto di Diego Della Valle. "Se venisse approvata - ha aggiunto Erede parlando della ricapitalizzazione - auspico che il Cda in tempo utile e prima della scadenza di sottoscrizione dell'aumento di capitale rivisiti profondamente il piano sulla base di presupposti realistici e rinegozi con le banche una rinegoziazione del debito che riequilibri i sacrifici tra vecchi creditori e nuovi soci".

3 - RCS: DELEGATO DELLA VALLE, OBIETTIVI PIANO IRREALIZZABILI
(ANSA) - "Gli obiettivi del piano Rcs già difficilmente raggiungibili risultano chiaramente irrealizzabili alla luce dei risultati del primo trimestre". Lo ha detto l'avvocato Sergio Erede intervenendo in assemblea come delegato della DiVi Finanziaria di Diego Della Valle.

"Da oltre un mese e mezzo - ha detto Erede per conto di Della Valle - segnaliamo alla società le irregolarità che a nostro parere affliggono il suo piano per lo sviluppo 2013-2014, il progetto di rifinanziamento del debito bancario e la proposta di aumento d capitale. Irregolarità che a nostro avviso sono accomunate dalla mancata o erronea interpretazione dell'interesse sociale a favore delle banche finanziatrici esposte per oltre 800 milioni, il 45% dei quali vantati da istituti che sono al contempo proprietari di oltre il 20% del capitale sociale".

"La manovra che il consiglio propone si poggia su tre pilastri tra loro connessi - ha proseguito -. Il piano concettualmente detto per lo sviluppo diventa in realtà di ristrutturazione industriale, caratterizzato fin dall'origine da un inspiegabile ottimismo, è diventato nel giro di pochi mesi e alla luce degli ultimi risultati del tutto obsoleto". Si propone una "manovra finanziaria come se la società non fosse in crisi" con un "aumento di capitale estremamente diluitivo, ci viene annunciato, e per più di un terzo destinato alla ristrutturazione del debito bancario".

Erede ha anche segnalato che "nonostante l'evidente rapporto di causalità tra il piano e la proposta di aumento di capitale la società non ha ritenuto di comunicarlo nella sua interezza a tutti i soci, ma da quanto si apprende solo ai soci del patto con evidente asimmetria informativa". Rcs, ha proseguito il legale, quest'anno mancherà gli obiettivi del piano e "non è pensabile che nel biennio 2014-2015 sia possibile recuperare il deficit di ebitda previsto nel 2013".

Inoltre, "se al 30 maggio 2013 la società non ha visibilità neppure sull'Ebitda al 30 giugno successivo, come è possibile credere alla conferma ribadita oggi sulla previsione dell'Ebitda a tutto il 2013? Ci troviamo in realtà in uno scenario del tutto diverso da quello ipotizzato dalla società".

Erede ha poi parlato di "stupore" per gli otto mesi passati da quando la società ha annunciato di avere perdite superiori a un terzo del capitale. E ha tra l'altro detto di ritenere improbabile che l'azienda possa rispettare i covenant sul debito già nel primo esercizio. Quanto all'aumento di capitale "l'intero onere di rifinanziamento del debito e di esecuzione del piano è posto per intero a carico degli azionisti sottoscrittori - ha sottolineato -. Dei 400 milioni di aumento, 150 vanno a rimborso delle banche e altri 250 milioni vengono assorbiti da oneri di ristrutturazione, tasse e perdita di periodo che sarà molto significativa".


4 - RCS: DELEGATO DELLA VALLE,ACCORDI SU DEBITO PANNICELLO CALDO
(ANSA) - Secondo il delegato di Diego Della Valle in assemblea Rcs, Sergio Erede, le modifiche al debito bancario chieste dalla società "costituiscono un pannicello caldo rispetto alla gravità delle sperequazioni a favore delle banche e a danno delle azionisti" e il pannicello diventa "addirittura tiepido alla luce delle nuove condizioni annunciate ieri".

 

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