marco travaglio fatto quotidiano

L'ESILARANTE LETTERA CHE UN FANTOMATICO DETENUTO, TALE "MICHAEL", SCRIVE AL "FATTO QUOTIDIANO": "ANCHE NOI CARCERATI DA QUI ACQUISTIAMO IL FATTO TUTTI I GIORNI, UNICO BALUARDO DI VERITÀ E GIUSTIZIA, E SPESSO LA SERA PARLIAMO DEGLI ARTICOLI E DEGLI INTERESSANTI APPROFONDIMENTI" - LE LODI A DAVIGO, LO SPIEGONE DA LEGULEIO SULLA MAGISTRATURA DI SORVEGLIANZA E LA CONFESSIONE PROIBITA DEL GALEOTTO: "SONO SEMPRE STATO PIÙ GIUSTIZIALISTA CHE GARANTISTA" - LA DOMANDINA SORGE SPONTANEA: IL DETENUTO CHE VERGA L'ALLUCINANTE MISSIVA È “STRA-FATTO” O TRAVAGLIO SI SCRIVE LE LETTERE E SI RISPONDE, MANCO FOSSE CARLO ROSSELLA SU “CHI”? AH, SAPERLO…

DAGONOTA

MARCO TRAVAGLIO

Più esilarante delle intercettazioni della famiglia di Viperetta, c'è la letterina inviata al "Fatto quotidiano" dal misterioso detenuto "Michael". Nella sua epistola dalla gattabuia, il galeotto confeziona una lode sbrodolata al giornale di Marcolino: “Anche noi carcerati da qui acquistiamo il Fatto tutti i giorni, unico baluardo di verità e giustizia, e spesso la sera parliamo degli articoli e degli interessanti approfondimenti”.

 

Immaginate la scena surreale: in una cella striminzita, tra la puzza di piedi e un lezzo di latrina, i detenuti adagiati sulle brandine, discettano pensosamente dell'ultimo editoriale di Travaglio, del nuovo guizzo di Luttazzi, dell'imperdibile affondo di Padellaro. Una sorta di gruppo masochistico di autocoscienza che si guadagna il Purgatorio scartabellando il "Fatto".

 

piercamillo davigo

Da incorniciare il passaggio della fanta-letterina in cui il detenuto indossa la toga e si schiera con i magistrati: “Io personalmente sono sempre stato più giustizialista che garantista e grande estimatore del dottor Davigo, perciò non voglio che questa nostra lettera sia strumentalizzata dal "partito anti-giudici": sia chiaro che il motivo per cui siamo qui è colpa nostra, non la cattiveria dei giudici”.

 

Una volta confessata la propria condizione di peccatore (“Mea culpa, mea maxima culpa”), il galeotto - devoto alla bontà dei giudici che l'hanno spedito al gabbio e lettore indefesso del “Fatto” - si concede una digressione sulle condizioni di lavoro dei poveri magistrati: “A causa di una mole di lavoro impressionante e insostenibile per qualunque persona, la Magistratura di sorveglianza (che si occupa dei detenuti dopo che la condanna è diventata definitiva) è vicina al collasso…”.

detenuti carcere 2

 

Il pregiudicato argomenta puntuto: "Vi faccio alcuni esempi: la legge 199/2010, detta "svuota carceri", prevede che…". E giù di spiegone che neanche un esperto leguleio avrebbe saputo offrire. Per indorare la letterina con una croccante panatura finale mancava solo l’annuncio di uno sciopero della fame per solidarietà a Davigo indagato a Brescia.

 

detenuti carcere 1

A tutto ciò, più gasato di una Schweppes, risponde Marco Travaglio in modalità auto-assolutoria: “La lettera spazza via tutte le scemenze sul "Fatto" manettaro, nemico del garantismo e dei diritti dei detenuti…”. A questo punto, la domandina sorge spontanea: il detenuto che verga l'allucinante missiva è “stra-Fatto” o Marcolino si scrive le lettere e si risponde, manco fosse Carlo Rossella su “Chi”? Ah, saperlo…

 

LA LETTERA DEL DETENUTO MICHAEL AL FATTO QUOTIDIANO

 

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...