elena majoni

RICORDATI DI ME - L'EX MOGLIE DI MUCCINO VA DA GILETTI: ''ECCO COME MI PICCHIAVA GABRIELE, UNA VOLTA MI FECE PARTIRE ANCHE UN DENTE. MA NON LO DENUNCIAI PERCHE' SENNO' NON AVREBBE PIU' LAVORATO IN AMERICA'', E SI COMMUOVE IN DIRETTA (VIDEO) - IL REGISTA SU FACEBOOK A CHI GLI CHIEDE SE STA VEDENDO LA TV RISPONDE: ''I DELIRI DI PERSONE DISTURBATE NON MI INTERESSANO''

 

 

VIDEO - ELENA MAJONI DA GILETTI: ''ECCO COME MI PICCHIAVA GABRIELE''

 

 

 

A Gabriele Muccino su Facebook chiedono: ''Ma l'arena di Giletti non la stai vedendo? C'è la tua ex moglie''

GABRIELE MUCCINO SU FACEBOOK SULLA EX MOGLIE ELENA MAJONIGABRIELE MUCCINO SU FACEBOOK SULLA EX MOGLIE ELENA MAJONI

 

Lui risponde: ''I deliri di persone disturbate non mi interessano. Sto facendo altro infatti! Grazie.''

 

 

ELENA MAJONI: “NON DENUNCIAI MUCCINO PER ANNI, ANDAI VIA DOPO L’ENNESIMA VIOLENZA”

 

 

Stefania Rocco per www.fanpage.it

 

Elena Majoni racconta per la prima volta le presunte violenze subite da parte dell’ex marito Gabriele Muccino. La violinista ha ingaggiato una dura battaglia legale con il suo ex ma ha deciso di parlare della loro vicenda matrimoniale solo dopo aver ottenuto le sentenze necessarie a certificare i suoi racconti.

gabriele muccino elena majonigabriele muccino elena majoni

 

Ospite di Massimo Giletti a L’Arena, la musicista ha reso un lungo racconto di quegli anni:

 

Si parla di Gabriele Muccino e quindi di un regista famoso, sensibile. Sarebbe stata la parola di una persona normale contro quella di un regista importante come lui. Temevo che avrei alimentato il pettegolezzo o fatto rumore inutile. Ho aspettato le sentenze perché la mia parola non potesse essere messa in dubbio.

 

La Majoni replica anche al commento che il celebre regista ha pubblicato sui social dopo l’intervista con cui Elena ha reso nota la vicenda:

 

 

Sono una persona che si è allontanata dai riflettori. Lui ha scritto un post in cui si parla della vanità. Ma quale vanità? È la prima volta che ne parlo pubblicamente. Il mio silenzio era necessario, sapevo che se avessi risposto alle provocazioni avrei creato solo rumore.

 

Silvio Muccino sostiene Elena: “Ho mentito”

È stato Silvio Muccino a dare ragione a Elena, ritrattando quanto aveva dichiarato all’inizio. Quando la Majoni trascinò l’ex marito in tribunale, il fratello di Gabriele negò gli episodi di violenza. Tempo dopo, per riparare al torto inflitto, decise di ritrattare quella falsa testimonianza, assumendosene la responsabilità penale. Silvio ha confermato le violenze subite da Elena che ha così commentato la sua decisione di schierarsi dalla sua parte:

GABRIELE MUCCINO E L EX MOGLIE ELENA MAJONIGABRIELE MUCCINO E L EX MOGLIE ELENA MAJONI

 

Era estate, avevo riunito la famiglia Muccino perché volevo fare una cosa bella. Ero al telefono con mia madre vicino alla finestra e Gabriele si avvicinò alterato, mi tirò uno schiaffo. Così, senza motivo. Ricordo solo quello schiaffo e un fischio lunghissimo. Corsi fuori dalla stanza, non capivo nulla, e dissi a Silvio che dovevo andare in ospedale. Ricordo solo che Gabriele mi disse: “Pensavo tu stessi cercando di farmi ingelosire”. Vado a Roma al pronto soccorso dove mi dissero che avevo il timpano perforato. Dissi che avevo sbattuto la testa, e il medico mi rispose: “Dai, dimmi chi ti ha menato!”.

 

Non era credibile la scusa che avevo accampato. Raccontai una bugia per coprirlo. Gabriele passava da un estremo all’altro. Mi faceva sentire non abbastanza intelligente o sensibile. Era già famoso quando quell’episodio si verificò. Non lo lasciai, continuai a vivere con lui. Venne a trovarmi perfino in ospedale, come se non fosse successo nulla. Mi chiese perdono una volta, all’inizio. Ero innamorata e tendevo a giustificare le sue reazioni particolari. Era la prima volta che accadeva qualcosa di così violento. Ci sono degli altri episodi ma non voglio parlarne. Preferisco parlare solo di quello che posso provare.

 

La voce di Elena si rompe e la donna si scioglie in lacrime ricordando quel periodo:

 

GABRIELE MUCCINO E L EX MOGLIE ELENA MAJONI  GABRIELE MUCCINO E L EX MOGLIE ELENA MAJONI

Negli Stati Uniti cercai una consulente familiare perché le cose non andavano. La cercai dopo un mio ricovero. Sono tornata più volte da questa dottoressa. In America, quando subisci una violenza, devi avere un supporto psicologico. Non volevo denunciarlo perché stava girando un film e perché era Gabriele Muccino. La dottoressa mi diagnosticò la sindrome della donna maltrattata, mi chiese se volevo cercasse un posto sicuro per me e mio figlio. A lei raccontai la verità, ma non denunciai Gabriele perché, se lo avessi fatto, in America non avrebbe più lavorato.

 

Elena Majoni: “Mi storse la mascella, pretendeva gli dicessi che lo amavo”

 

Ricorda, dunque, il momento preciso in cui decise di andare via e lasciare Muccino:

 

Decisi di andare via dopo l’ennesima doccia fredda. Mi afferrò per la mascella e pretendeva che io dicessi che lo amavo. Io non ci riuscivo e lui mi storse la mascella al punto che ebbi problemi di masticazione per un mese. A quel punto capii che dovevo andarmene. Sto piangendo perché mi vergogno come una ladra. Silvio l’avevo chiamato come testimone perché sapeva la verità. Lui decise di mentire in tribunale e per me fu dura, non me lo aspettavo. Conoscevo le loro dinamiche familiari e la bontà di Silvio: ha difeso il fratello come io difendevo mio marito. L’ho capito. Quella denuncia fu archiviata. La mia famiglia e alcuni amici mi sono stati vicini. Incontrai Nicola, l’uomo che oggi è diventato mio marito, il padre del mio secondo figlio. Si comporta meravigliosamente con il bambino che ho avuto da Gabriele.

 

Elena e Silvio Muccino hanno recuperato il loro rapporto. Il regista, invece, ha tagliato i ponti con la sua famiglia:

 

Silvio l’avevo cercato anche prima, era il mio migliore amico. Lo hanno tenuto lontano da me in tutti i modi possibili. In cuor mio sapevo che era solo questione di tempo. Si sentiva in colpa, ma spero che lui sappia che non ce l’ho con lui. Ho chiesto l’affido esclusivo di mio figlio. È cresciuto e il loro rapporto non andava. Gabriele mi ha portato in Corte d’appello, non per l’affido ma per la riduzione dell’assegno di mantenimento. È diventata una guerra.

gabriele silvio muccino gabriele silvio muccino

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…