"MIA MADRE ERA ALCOLIZZATA. A 17 ANNI MI HA CACCIATO DI CASA E HO INIZIATO A DORMIRE IN MACCHINA. LA MUSICA MI HA SALVATO" - L'INCREDIBILE PARABOLA DI ALEX WARREN, CANTAUTORE AMERICANO DI 24 ANNI: "MIO PADRE È MORTO QUANDO AVEVO 9 ANNI. A SCUOLA MI PRENDEVANO IN GIRO. PER QUESTO HO DECISO DI FARE IRONIA IO PER PRIMO SU ME STESSO. SCHERZARE SU ARGOMENTI COSÌ SERI AIUTA A NORMALIZZARLI E TOGLIE ANCHE UN PO’ DI PESANTEZZA" - IL SUCCESSO SU YOUTUBE, IL TOUR MONDIALE E IL NUOVO ALBUM… - VIDEO
Estratto dell'articolo di Barbara Visentin per il “Corriere della Sera”
[…] Alex Warren, cantautore americano di 24 anni […] sta conquistando consensi importanti con l’album di debutto «You’ll Be Allright Kid - Chapter one»: complice una voce calda e melodie immediate, che si muovono fra il pop e il folk, Warren ha visto il suo primo tour da headliner andare sempre sold out e il 3 marzo arriverà dal vivo in Italia, a Milano, per la prima volta.
«Dopo le cose che mi sono capitate, mai mi sarei immaginato di trovarmi qui adesso — riflette lui —. Non posso chiedere di più». Come racconta nei testi, Warren ha avuto un’infanzia complicata: «Mio padre è morto quando avevo 9 anni e a quell’età non ho capito davvero che cosa fosse successo. La gravità della perdita ha iniziato a colpirmi a 14 anni e allora ho scritto la mia prima canzone».
La madre, scomparsa più di recente, aveva invece problemi di dipendenze: «Era alcolizzata. A 17 anni mi ha cacciato di casa e siccome non avevo un posto dove vivere, ho iniziato a dormire in macchina. Sono andato avanti così per quattro mesi e poi la mia attuale moglie, che allora era la mia ragazza, è venuta a vivere in macchina con me».
Insieme hanno iniziato a pubblicare contenuti sui social e su YouTube, tanto che prima di farsi notare con la musica, Warren si è fatto conoscere per i video comici. […] «Amo il contrasto fra i miei due lati. Di persona sono molto spiritoso, come nei video, ma la musica è la mia terapia ed è praticamente l’unico momento in cui voglio essere serio — racconta —. Mi piace l’idea che un attimo prima sto facendo ridere le persone e un secondo dopo le sto facendo piangere, succede anche ai miei concerti».
[…] «In quinta elementare un bambino mi ha detto “oh beh, almeno mio padre non è morto”. Da quel giorno, ho scelto di non dare la possibilità agli altri di prendermi in giro, facendo ironia io per primo su me stesso. Lo so, sembra terribile, ma scherzare su argomenti così seri aiuta a normalizzarli e toglie anche un po’ di pesantezza».
[…] «Sarebbe troppo facile arrabbiarsi, ad esempio con mia mamma, ma ha fatto quel che riteneva giusto. Credeva che cacciandomi di casa mi sarei reso conto che la vita è una cosa seria e che una carriera nella musica non era realistica, invece sono riuscito a farcela proprio perché le cose sono andate così». […]