L’ERA GLACIALE – L’INFELTRITO: TEMPERATURE CHE SFIORANO I 50 GRADI SOTTO LO ZERO, IMMAGINI LETTERALMENTE AGGHIACCIANTI: COME SI FA A PARLARE DI EFFETTO SERRA CON QUESTO FREDDO BOIA?

Vittorio Feltri per "Il Giornale"

Abbiamo una grande ammirazione per gli scienziati, ai quali siamo grati per le varie scoperte che hanno fatto, tranne quella dell'acqua calda. Da anni, infatti, molti di essi vanno dicendo che i ghiacciai stanno scomparendo, e che il clima su questa terra è sempre più torrido e/o afoso, cosicché tra qualche anno, o decennio, il pianeta si trasformerà in una sorta di forno a microonde e sarà destinato a diventare un enorme deserto.

Certe previsioni circa l'aumento smisurato della temperatura, nonostante tutto, fanno venire i brividi, anche perché il termometro, invece che salire, nella realtà non fa che scendere. In questi giorni, negli Stati Uniti e in Canada, la temperatura - alla faccia degli studiosi, che se la tirano da profeti tra gli applausi degli ecologisti fondamentalisti - è talmente calata da avere sfiorato i 50 gradi sotto zero.

Le immagini che giungono da quei Paesi intirizziti sono giustappunto agghiaccianti: montagne di neve ovunque; gente paonazza che cerca invano di spalarla; uomini, donne e bambini imbacuccati da sembrare ghiaccioli semoventi.

Paesaggi polari e bollettini meteorologici da incubo inducono a pensare che sia l'inizio di una tremenda era di glaciazione. Noi, che non abbiamo compiuto studi scientifici approfonditi, e neppure superficiali, siamo sbigottiti: come si fa a parlare con insistenza di buchi nell'ozono, di effetto serra e d'irreversibile surriscaldamento del globo quando gran parte dell'umanità è alle prese con un freddo boia e non può uscire di casa per oltre cinque minuti senza rischiare di morire assiderata?

Speriamo che gli scienziati comprendano quantomeno le nostre perplessità di fronte alle loro catastrofiche predizioni che descrivono milioni di persone in procinto di crepare arrostite mentre, altrettanto sventuratamente, stanno per finire in frigo come platesse Findus. Non si può negare una contraddizione netta tra le congetture degli esperti menagramo e la materialità della nostra esperienza di ignoranti ma sensibili esseri viventi.
In altri e più crudi termini: non possiamo dire di sentirci su un barbecue, semmai in un abbattitore di temperatura.

D'accordo che c'è sempre una bella differenza tra la teoria e la pratica, ma in questo caso si confonde addirittura la graticola con il frigidaire: un salto eccessivo che non siamo in grado di accettare. S'impone una mediazione. Mettiamo pure che non esistano più le mezze stagioni, però alcune stagioni si vedono ancora e fanno quello che hanno sempre fatto: d'estate anneghi nel sudore e d'inverno t'irrigidisci come un cannello di ghiaccio. Niente di nuovo sotto (e intorno) al sole. Il mondo gira così da sempre, a prescindere dalla nostra buona o cattiva volontà. Si spera che continui a farlo.

 

 

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