lady gaga house of gucci

“PATRIZIA REGGIANI È UNA DONNA CHE HA COMMISSIONATO UN OMICIDIO, MA HO TROVATO IL MODO DI VOLERLE BENE” – LADY GAGA PARLA TALMENTE RUOTA LIBERA SU “HOUSE OF GUCCI”, IL FILM SULL’OMICIDIO DI MAURIZIO GUCCI, AL PUNTO DA "GIUSTIFICARE" PATRIZIA REGGIANI COME VITTIMA DEL PATRIARCATO: “È RIMASTA PRIGIONIERA DI UNO SCHEMA MOLTO MASCHILE. DA RAGAZZINA LA MAMMA LE FACEVA VEDERE LE FOTO DI GRANDI SCAPOLI D'ORO. UNA COSE CHE SE L'AVESSE FATTA MIA MAMMA..."

Paolo Giordano per “il Giornale”

 

lady gaga 3

Prima arriva un bicchiere con una tisana tinta ambra. Poi arriva lei, serafica, biondissima, un anello d'oro alla mano destra: «Non siamo lontani da dove Maurizio Gucci è stato ucciso e nel film io sono Patrizia Reggiani, sua moglie, una sorta di cercatrice d'oro: volevo capire che cosa è successo». 

 

Lady Gaga è la protagonista di House of Gucci (in Italia dal 16 dicembre in 500 copie, preview a pagamento il giorno prima con prenotazioni su houseofgucci.it), la storia scespiriana di una donna che fa uccidere il padre delle sue figlie, presidente di una delle case di moda più famose del mondo. Un film attesissimo con un cast favoloso (Salma Hayek, Al Pacino, Jeremy Irons, Jared Leto, Adam Driver), accolto da pareri divisivi e destinato a diventare un serbatoio di discussioni e nomination. Vedremo.

 

lady gaga house of gucci 2

Ma dimenticate la Lady Gaga di canzoni e tour mondiali. Qui, all'Hotel Palazzo Parigi con la folla che l'aspetta fuori, lei parla da attrice entrata così dentro il proprio ruolo da faticare ad uscirne. L'italoamericana Lady Gaga alle prese con una storia italiana. 

 

«Conoscevo l'impero Gucci, naturalmente. Ma non conoscevo la storia della famiglia Gucci, cresciuta con il duro lavoro in Toscana. Ricorda un po' quella della mia famiglia. Mio nonno Giuseppe Germanotta so che mi sta guardando dall'alto e mio padre era un calzolaio, ogni volta si commuove parlando di questo film e io non posso che pensare alle sue lacrime». (le scendono le lacrime - ndr) 

lady gaga house of gucci 1

 

Come è entrata nel ruolo di Patrizia Reggiani in Gucci? 

«Avevo un "book" per coprire trent' anni della sua vita. Mi sono accorta che mia mamma si vestiva come lei e per interpretare questo ruolo mi sono ispirata anche a mia nonna. Non volevo essere bella. Volevo essere onesta e sincera». 

 

Finito il film, che idea si è fatta di Patrizia Reggiani? 

«Lei implode quando viene estromessa dalla famiglia, si vede anche da come si veste e si trucca dopo la separazione». 

 

Le parlerebbe adesso? 

«Non le chiederei nulla, sarebbe difficile parlarle, per ovvi motivi. È una donna che ha commissionato un omicidio, ma ho trovato il modo di volerle bene».

 

patrizia reggiani

Dopo questo film il pubblico potrebbe cambiare opinione su questa donna che ha scontato la sua condanna? (Patrizia Reggiani è libera dal 2017 dopo 16 anni dietro le sbarre - ndr) 

«Non so se cambierà opinione. Per quanto mi riguarda, credo che in questa vicenda in palio non ci fossero solo i soldi ma l'amore. Lei è stata spinta oltre il limite e avrebbero dovuto prestarle più attenzione. Di sicuro in questa storia il "focus" era il business, non a vita vera. Perciò questo film è anche un messaggio alle donne». 

lady gaga house of gucci 3

 

Quale?

«Se ritenete di non contare, tenete duro. Se sopravvivete va bene, perché l'importante è rimanere integre. Però...». 

 

Però?

«Molti credono che i Reggiani avessero delle attività non particolarmente oneste, ma per Patrizia entrare nella famiglia Gucci è stato uno stimolo a migliorare. Poi è rimasta prigioniera di uno schema molto maschile. Da ragazzina la mamma le faceva vedere le foto di grandi scapoli d'oro, una cosa che, se l'avesse fatta mia mamma, l'avrei trovata un abuso. Molte ragazze crescono con l'idea che conti solo se sei bella, se sei ricca, se qualcuno si mette in ginocchio per chiederti in sposa. Io provo molto risentimento di fronte a questi cliché». 

MAURIZIO GUCCI E PATRIZIA REGGIANI

 

Che cosa trovava Maurizio Gucci in Patrizia Reggiani? 

«Abbiamo fatto una ricerca con molte persone che lo conoscevano e tutte sono concordi nel dire che lui fosse attirato soprattutto dalla forza di Patrizia». 

 

Scusi Lady Gaga, dopo aver vinto un Oscar (miglior canzone) per A star is born stavolta spera in quello per miglior attrice? 

«È già stato un onore vincere l'Oscar per A star is born: grazie a quel film il regista Ridley Scott mi ha notato e ho potuto fare questo. Stavolta sarei già contenta se arrivasse una nomination». 

 

house of gucci

In futuro sarà soltanto attrice? 

«Ho iniziato a studiare recitazione a 16 anni, ho frequentato anche il Lee Strasberg Theatre and Film Institute. Recitare per me è uno degli obiettivi fondamentali». 

 

Quindi?

«In futuro reciterò e farò musica, purché ci siano messaggi importanti e significativi come in questo film, che può sembrare semplicemente una storia sexy con un finale sanguinoso, ma è girata con il cuore e la passione». 

lady gaga house of gucci 2

 

Reciterebbe anche in italiano? 

«Non a caso il mio sogno è di imparare perfettamente l'italiano e poi recitare in una produzione tutta italiana». (e nel corso dell'incontro lei ha parlato in inglese ma era chiaro che capisse molto bene le domande - ndr)

house of gucci house of gucci lady gaga house of gucci 4lady gaga house of gucci 1house of gucci house of gucci house of gucci lady gaga 6house of gucci house of gucci jeremy irons 2jared leto 2lady gaga 8lady gagalady gaga 9salma hayekjared leto 3caroline daurcamille cottinlady gaga 11lady gaga 10lady gaga e adam driver 3jared letosalma hayek 2adam driverlady gaga e adam driver 4premier house of gucci a londra 5lady gaga house of gucci 6lady gaga 2premier house of gucci a londra 4premier house of gucci a londrapremier house of gucci a londra 3lady gaga 4premier house of gucci a londra 2lady gaga house of gucci 5

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…