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L’OPERA DI ROMA APRE LA STAGIONE CON UN APPLAUSO INFINITO PER ‘DIDO AND AENEAS’ DI HENRY PURCELL, NELLA VERSIONE DI SASHA WALTZ, GENIALE REGISTA E COREOGRAFA TEDESCA - NEL PROLOGO UNA VASCA DOMINA IL PALCOSCENICO, CORPI FLUTTUANTI E UN SOL CANTO, IL TUMULTO DELL'ACQUA CHE TUTTO GENERA

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Anna Cerofolini per Dagospia

 

Il Teatro dell'Opera di Roma apre la stagione con l'amore fatale del ‘Dido and Aeneas’ di Henry Purcell, opera in tre atti su libretto di Nahum Tate, tratto dall’Eneide di Virgilio, anteprima di RomaEuropa Festival 2016, nella versione innovativa di Sasha Waltz, coreografa tedesca con una precisa e inconfondibile poetica nella creazione degli intrecci tra movimento, canto, musica.

 

Enea, nel suo lungo peregrinare per mare giunge sulla terra nuda delle coste africane dove incontra Didone, regina di Cartagine, al Costanzi la scena si apre al fiotto dei sogni, nel prologo una vasca domina il palcoscenico, corpi fluttuanti e un sol canto, il tumulto dell'acqua che tutto genera.

 

'dido and aeneas' di henry purcell, ‘dido and aeneas’ di henry purcell,

Sulla tipica "meraviglia barocca" si srotola improvvisa l'incredulità dello spettatore che ritrova immersa nell'acqua la luce unica dei bassorilievi greco-romani e la contemporanea opera di Bill Viola e di Tomohide Ikeya tra musica, danza, canto e teatro.

 

I protagonisti cantano in armonia con dei doppi danzanti, il movimento moltiplica il racconto, l'anima si rivela e il mito si umanizza, desideri, paure e sogni vibrano tra le dita in movimento così come accade mirabilmente nei miracoli berniniani.

 

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Il Dido and Aeneas, capolavoro assoluto del melodramma britannico, composto da Purcell nel 1689 per la scuola di giovani gentildonne di Josias Priest, celebre coreografo e danzatore, porta al Costanzi, oltre la congrega di streghe che tramano contro la regina provocandole dopo l'allontanamento di Enea nella splendida aria conclusiva dolore e morte, impetuose folate di bellezza.

 

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Dalla direzione musicale di Christopher Moulds, specialista di musica antica con l’ensemble Akademie für Alte Musik e con il Vocalconsort di Berlino, alla ricostruzione musicale dell'opera ad opera di Attilio Cremonesi, tutto illumina il buio di una sala silente e fedele per l'intera opera.

 

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Al ritmo dell'infinito si libera l'applauso finale e la stagione dell’Opera di Roma ha inizio.

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