L'OSSERVATORIO DI CECCHERINI DIVENTA MAGGIORENNE (E VA A CACCIA DI BUFALE) - DAL PROSSIMO ANNO LANCERÀ UNA NUOVA INIZIATIVA CON GOOGLE: IL 'QUOTIDIANO IN CLASSE' AVRA’ UN’APPENDICE IN RETE PER COMBATTERE LE FAKE NEWS… - IL PROGETTO DI ALFABETIZZAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIO ‘YOUNG FACTOR’
Alessio Ribaudo per il Corriere della Sera
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Ieri, a Firenze, è stato festeggiato il diciottesimo compleanno dell' Osservatorio permanente giovani editori (Opge) che pochi giorni fa, a Bagnaia nel Senese, aveva fatto confrontare sul futuro dell' editoria i direttori dei quotidiani più prestigiosi degli Stati Uniti (New York Times, Wall Street Journal e Washington Post) con i numeri uno mondiali delle news di Facebook, Google e Twitter. Una prova di dialogo che forse non si era mai vista nemmeno negli Usa.
Se si chiede loro perché proprio in Italia, la risposta è: ci ha portati qui Andrea. L' Andrea di cui si parla è Ceccherini, che oggi ha 43 anni ma già da liceale amava aggregare e venne eletto leader degli studenti. Sono gli anni della «Pantera» e agli universitari che chiedevano l' occupazione della scuola, Ceccherini oppone un metodo: confrontarsi per spiegare i pro e i contro e, poi, votare. Alla fine, vince il fronte del no.
Il metodo è replicato anche quando fonda, sempre a Firenze, il movimento «Progetto Città» dove i big della politica dibattono con i giovani.
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Un dato lo colpisce: dal 1975 al 2000 si sono persi un milione di lettori acquirenti di giornali. Si appella agli editori per creare un' alleanza che blocchi l' emorragia. Aderiscono per prime Rcs e Poligrafici editoriali e insieme fondano l' Opge di cui Ceccherini è, ancora oggi, il presidente.
La missione è chiara: «Aiutare i giovani di oggi a diventare i cittadini di domani - ripete senza tregua - sviluppando anche grazie alla lettura critica dell' informazione di qualità lo spirito critico che rende l' uomo libero».
Il mezzo diventa il progetto di media literacy «Il quotidiano in classe» con cui porta nelle scuole i quotidiani avvicinando milioni di giovani, guidati dai docenti, al giornalismo di qualità. Quindi, lancia il progetto di alfabetizzazione economico-finanziario «Young Factor» che consente ai ragazzi di confrontarsi con i governatori delle banche centrali Ue tra cui Klaas Knot (Nederlandsche Bank), Luis Linde (Banco de España), François Villeroy de Galhau (Banque de France), Ignazio Visco (Banca d' Italia) e Jens Weidmann (Deutsche Bundesbank) che poi entrano nell' International advisory board dell' Opge.
Una struttura che si affianca all' International advisory council che sovrintende al processo di internazionalizzazione dei progetti di media literacy e contro le fake news a cui partecipano i direttori Dean Baquet (New York Times) e Gerard Baker (Wall Street Journal) e il Ceo di Apple, Tim Cook che, a ottobre, davanti agli studenti del «Quotidiano in classe» dice: «Andrea me lo ha spiegato e lo trovo favoloso».
Nella Silicon Valley, Ceccherini incontra Eric Schmidt (membro del board di Alphabet) e Jan Koum, (co-fondatore di WhatsApp). Le sue iniziative gli aprono pure le porte delle Istituzioni in Italia. Al Quirinale è ricevuto da Carlo Azeglio Ciampi (2005), Giorgio Napolitano (2012) e Sergio Mattarella (2015). In Vaticano, stringe la mano sia a Benedetto XVI (2011) sia a Francesco (2013).
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L' Opge, però, si è già proiettato nel futuro e, dal prossimo anno scolastico, lancerà una nuovo iniziativa con Google: il «Quotidiano in classe» avrà un' appendice in Rete contro le fake news con il progetto «A caccia di bufale».
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