L'ULTIMO APPLAUSO A MARIANGELA MELATO - IN MIGLIAIA SI SONO RITROVATI IN PIAZZA DEL POPOLO A ROMA. ASSEDIATA LA CHIESA DEGLI ARTISTI, DOVE SI SONO CELEBRATI I FUNERALI - LE LACRIME DI RENZO ARBORE: “CI SIAMO PROFONDAMENTE AMATI” - TRA I TANTI, PIPPO BAUDO, GIGI PROIETTI, LINA WERTMULLER, ETTORE SCOLA, MARISA LAURITO, PAOLO VILLAGGIO, FRANCESCO ROSI, GIANNI BONCOMPAGNI, WALTER VELTRONI, GIANNI LETTA…

1. VIDEO: LE LACRIME DI RENZO ARBORE/FUNERALE - http://video.corriere.it/funerali-melato-lacrime-renzo-arbore/b59c18f6-5cd6-11e2-bd70-6c313080309b

2. L'ULTIMO APPLAUSO A MARIANGELA MELATO
Carlotta De Leo per Corriere.it

"Non credo che si nasca attori, ma persone più sensibili sì, più attente al mondo che ci circonda»: è così che Mariangela Melato descriveva il suo mestiere e, quindi, anche se stessa. Per salutare quella «donna forte» e anticonformista, morta a 71 anni per una lunga malattia, in migliaia si sono ritrovati in piazza del Popolo a Roma. La chiesa degli artisti, dove si sono celebrati i suoi funerali, era già piena prima dell'arrivo del feretro e così la folla ha atteso per ore fuori, sulla piazza, per riservare l'ultimo applauso alla grande artista.

ARBORE - In chiesa ai primi banchi c'erano la famiglia, la sorella Anna e le nipoti, e Renzo Arbore compagno di lavoro e di vita. L'ultimo saluto, così come richiesto dalla Melato, è stato affidato a Emma Bonino. «Non amava essere chiamata una donna forte. La capisco. Da parte mia la ricorderò come una donna autenticamente coraggiosa» ha detto la vicepresidente del Senato.

Tra i tanti, Gigi Proietti, Lina Wertmuller, Ettore Scola, Marisa Laurito, Paolo Villaggio, Francesco Rosi,Paola Gassman, Milena Vukotich, Ursula Andress, Andrea Giordana, Luciano De Crescenzo, Gianni Boncompagni, Gianni Minà, Lina Sastri , Walter Veltroni, Renato Scarpa, Elena Sofia Ricci, Elsa Martinelli e Giuliano Gemma. Christian De Sica e la moglie Silvia Verdone hanno trovato l'ingresso sbarrato dalla folla e non sono riusciti ad accedere nemmeno da un'entrata secondaria.

ULTIMO APPLAUSO- Ma sono tante le persone comuni, giovani e donne, operatori dello spettacolo che l'hanno sfiorata in questi 52 anni di carriera. Tutti sono arrivati in piazza del Popolo per salutare «Mariangela»: in migliaia hanno atteso ore fuori dalla chiesa. Non sono mancati momenti di tensione, con qualche malore per la troppa folla che si è formata a partire già dalle 13.30. Più volte, le persone in attesa sono state invitate a farsi indietro per la troppa pressione.

FUORI LA CHIESA- Quando la bara coperta da fiori bianchi è uscita dalla chiesa, sulla piazza,un grande e commosso applauso ha saluto l'attrice. Emma Bonino e Renzo Arbore hanno ripetuto i loro interventi. «Era una lottatrice, una combattente. Elegante nel pensiero e modello raro di automia femminile», ha affermato Emma Bonino, dicendosi «sorpresa commossa e onorata che sia stato concesso a me di ricordarla». Un ricordo, quello della Bonino, dedicato «non solo alla grande attrice ma alla donna delle sfide impossibili. Me la sono trovata accanto in alcune sfide dei Radicali che più erano difficili più le piacevano e ci siamo spesso incrociate con una grande sintonia di intenti», ha aggiunto Bonino.

LE CENERI - Dopo i funerali lui l'attrice sarà cremata e le sue ceneri saranno sparse nel giardino della casa romana della sorella Anna.

3. ARBORE: CI INNAMORAMMO ASCOLTANDO LUCIO BATTISTI
silvia fumarola per La Repubblica

Hanno smentito Sandor Marai che nel libro L´eredità di Eszter scrive: "Gli amori infelici non finiscono mai". Quello tra Mariangela Melato e Renzo Arbore è stato un amore felice, solido, speciale, allegro, che non è finito mai. Una complicità durata 42 anni. Insieme negli anni Settanta - fidanzati per nove anni - poi dall´81 liberi, altre vite, altre storie. Nel 2007 di nuovo insieme, gli amici scherzavano: «Renzo naturalmente viene con Mariangela».

«È come se non ci fossimo mai lasciati» dice Arbore tra le lacrime «Siamo rimasti legati, era una presenza nella mia vita; io nella sua. Mariangela era una donna eccezionale, ironica, umana, intelligentissima. Grazie a lei sono diventato una persona migliore». Sabina, la sorella dello showman, aveva detto all´attrice: «Non vi perdonerò mai di esservi lasciati» e la Melato aveva sorriso: «Che cosa bella hai detto».

Arbore, come vi siete conosciuti?
«L´avevo vista a una premiazione al Sistina e l´ho invitata a una festa a casa mia. Ci siamo fidanzati quando Lucio Battisti ci ha fatto sentire in anteprima Io vorrei non vorrei ma se vuoi. Suonava la chitarra, non aveva ancora stampato il disco. Lì è nato tutto. Ci siamo guardati».

Un amore durato nove anni.
«Forse dieci. Era una donna intelligentissima, devo a lei se ho fatto scelte artistiche. Era più intelligente di me, approfondiva mentre io sono superficiale, sono stato suo allievo: mi ha insegnato a scegliere sempre l´arte».

E la prendeva affettuosamente in giro.
«Sì, su tutto: le cadute, l´America, le fissazioni, criticava le mie giacche. Anche due giorni fa aveva avuto da ridire: che ti sei messo? Ci siamo presi in giro tutta la vita, è una storia unica. Non abbiamo litigato neppure quando ci siamo lasciati. Siamo rimasti legati anche quando le nostre strade si sono divise».

Come avete fatto?
«Abbiamo condito col sorriso la vita, fino all´altro giorno. Pensi che abbiamo cantato insieme una canzone prima che peggiorasse... Mi giudicava per come mi vestivo e prima di darmi sue notizie, non ero stato bene, chiedeva: come stai? C´erano gli altri prima, una ragazza di una nobiltà d´animo unica».

Era anche una donna ironica.
«Sì, ma l´ironia si sposava con l´umanità, una dote rara. Si è fatta da sola, amava la cultura che ha conquistato faticosamente. Mi ha insegnato quello che aveva capito prima di me».

Eravate diversissimi: lei uomo del Sud, un po´ viziato, lei una milanese che non si fermava mai.
«Ci siamo profondamente amati, ho avuto la cittadinanza di Milano grazie a lei e lei con me ha conosciuto la Puglia. Abbiamo passato le estati a Capri, amava la bellezza, il teatro napoletano. Lo sa che Eduardo le aveva offerto più volte di fare Filumena Marturano? Non voleva, diceva di non essere in grado».

Dopo tanti anni Massimo Ranieri l´ha convinta.
«Mariangela aveva visto la possibilità di far conoscere questa grande storia attraverso un napoletano italianizzato. Ogni scelta era una missione, aveva rispetto per il pubblico. Mi diceva: recito Il dolore della Duras, perché è bello. Accettava progetti faticosi come Casa di bambola: era una lavoratrice instancabile».

Era una combattente, il pubblico la amava anche per questo.
«Sentiva il suo coraggio. Lo ha dimostrato anche nella malattia. Ha avuto il successo clamoroso coi film di Lina Wertmuller, ma ha fatto anche scelte difficili partendo dall´assunto che si deve dare al pubblico il meglio e non prendere. Era la donna più generosa che abbia mai conosciuto».

Che rapporto aveva con il successo?
«Nessuno. Non si era mai montata la testa, ha vissuto il periodo del trionfo internazionale, dopo Travolti da un insolito destino... - quando in America si spalancavano le porte dei teatri - nel modo più naturale. Neanche per un attimo ha perso la testa. La cosa più bella è che mi chiamano tutti, dall´ultimo elettricista al grande regista, per dirmi solo che donna unica fosse. Era benvoluta da tutti».

Perché non vi siete mai sposati?
«Ci siamo andati molto vicino, avevamo fatto anche i documenti. Poi lei è partita, ci siamo separati. Ma è come se lo fossimo, c´era grande sintonia tra noi. È la cosa più importante».

 

 

hsa35 arbore melatoARBORE IN LACRIMEARBORE E LAURITO ARBORE E GIANCARLO GIANNINIMELATOARBORE E LAURITO mariangela melato claudioporcarelli 01mela04 mariangela melatomela23 pippo baudo mariangela melatomela29 giuliano gemma melatoqu06 felice laudadio mariangela melatodago15 renzo arbore mariangela melato

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…