paolo conte01

L’UNICO CONTE (PAOLO) DI CUI ABBIAMO BISOGNO! – MEJO DEI ROLLING STONES! A 84 ANNI L’AVVOCATO DI ASTI INCANTA ANCORA. È UN UNICUM ASSOLUTO: DAL JAZZ ALLA MILONGA, DAL BLUES ALLA BALLATA PASSANDO PER LA LIRICA NON C'È AMBITO CHE LA SUA MUSICA NON LAMBISCA. UN INVENTORE DI MONDI, UN ARTISTA CAPACE ANCHE DI DEFORMARE LA REALTÀ, COME FOSSE UN GROTTESCO AMABILE TRA GEORGE GROSZ E FRANCISCO GOYA…- VIDEO

 

Luca Sommi per “il Fatto quotidiano”

 

paolo conte ph rolling stone

Non solo i Rolling Stones fanno un tour alla soglia degli ottanta anni. C'è un altro musicista enorme- che, tra l'altro, gli ottanta li ha già compiuti da quattro anni - che è in tour con la stessaforza e lo stesso stile di quando era più giovane: si chiama Paolo Conte. L'avvocato di Asti, infatti, domenica sera ha incantato la platea di Palazzo Te a Mantova, come d'altronde continua a fare da sempre in giro per mondo: con la stessa voce, lo stesso charme, la stessa capacità evocativa e allegorica.

 

Paolo Conte è un unicum assoluto, un musicista che fa "genere" per conto suo, impossibile classificarlo con delle etichette: dal jazz alla milonga, dal blues alla ballata passando per la lirica non c'è ambito che la sua musica (almeno) non lambisca. Un inventore di atmosfere, di mondi, di nostalgie lontane. Rodolfo Wilcock nella celebre poesia indirizzata al figlio in un passaggio dice: "Ricorda che c'è una sola cosa affermativa, l'invenzione".

 

PAOLO CONTE MOCAMBO

Ecco, l'invenzione, creare un mondo, questa è la cosa che distingue Paolo Conte da tutti gli altri. Un artista capace anche di deformare la realtà, come fosse una grande anamorfosi, un grottesco amabile - tra George Grosz e Francisco Goya, quello dei Caprichos, per dirla nel linguaggio dell 'arte. In una vecchia intervista, infatti, Conte disse che ciò che conta è lo stile, "è lui che con le sue gambe attraversa il palco e arriva al pubblico, non altro". E il repertorio? Il suo, che è quasi sempre lo stesso, con piccole variazioni sul tema e qualche fuga in avanti, inglese o francese che sia.

paolo conte in una scena del film di giorgio verdelli

 

L'ouverture è stata dedicata a Sotto le stelle del jazz, poi Come di, Verde Milonga, Recitando, Dancing, Gioco d'azzardo, con qualche fuga (appunto) tra brani più recenti come Snob, per poi tornare al repertorio meraviglioso che va dai Mocambo fino alle Madeleine e a pezzi intramontabili come Via con me, Max e Diavolo Rosso, sempre in versione estesa con chitarre e violino che sembravano "ciclisti gregari in fuga".

 

paolo conte

La conclusione ha regalato un brano meraviglioso che non sempre Paolo Conte propone: Messico e nuvole, pezzo che ha portato alla standing ovation - ma ormai a questa ci siamo abituati, accade da molti anni. Un'ora e mezzo di concerto molto generoso, e alla fine i saluti con quel gesto della mano sulla gola che vuol dire "non ce ne è più" (di voce). Ma ce n'è ancora di stile monsieur Conte. E tanto.

PAOLO CONTE ROBERTO BENIGNIpaolo conte caterina caselli paolo conte adriano celentano paolo conte con la moglie egle paolo conte 5paolo conte caterina caselli 1cover di alcuni dischi di paolo conte paolo conte 12paolo conte PAOLO CONTEpaolo conte 2PAOLO CONTEpaolo contepaolo conteMINA PAOLO CONTE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...