maurizio costanzo peter gomez la confessione

''LA LOGGIA P2? UN GRUPPO DI FARABUTTI E CRETINI COME ME. ERO GIOVANE E LEGGERO. DOPO L'INTERVISTA A 'REPUBBLICA' SONO STATO AMPIAMENTE INSULTATO DAGLI ALTRI, MA…'' - VIDEO: COSTANZO DA GOMEZ A ''LA CONFESSIONE'' PARLA DI MARIA DE FILIPPI MA ANCHE DI MAFIA, CHE PROVÒ AD AMMAZZARLO E CHE DAL '93 NON FA PIÙ ATTENTATI. ''EVIDENTEMENTE FA AFFARI CON PEZZI DEVIATI DELLO STATO''. E SU DELL'UTRI CONDANNATO PER CONCORSO ESTERNO, CHE AVEVA LAVORATO PER TANTI ANNI NELLA STESSA AZIENDA, ''MOLTI MI HANNO DETTO...''

 

Costanzo da Gomez sulla loggia P2: ''Un cretino''

 

 

 

“La Confessione” (12 episodi per 30’) è prodotto da Loft Produzioni per Discovery Italia ed è disponibile anche su Dplay (sul sito www.it.dplay.com – o scarica l’app su App Store o Google Play). Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, su Sky Canale 149 e Tivùsat Canale 9.

 

 

 

maurizio costanzo peter gomez la confessione

Il giornalista e conduttore tv Maurizio Costanzo è l'ospite de "La Confessione" di Peter Gomez andata in onda venerdì 22 marzo alle 22.45 su Nove. Il direttore de Ilfattoquotidiano.it riavvolge il nastro al 17 marzo 1981, quando la Guardia di finanza scopre a casa di Licio Gelli (Villa Wanda, a Castiglion Fibocchi, in provincia di Arezzo, ndr), l'elenco degli iscritti alla Loggia massonica P2. "Questo è Licio Gelli. Parliamo della P2. Quando vengono scoperti gli elenchi lei inizialmente nega l'appartenenza, poi in un'intervista a Giampaolo Pansa, dopo pochi giorni dopo, ammette e dice: 'Un gruppo di farabutti e cretini come me'.

maurizio costanzo peter gomez la confessione

 

Innanzitutto, perché un cretino?", chiede Gomez. "Un cretino perché non me ne sono accorto, perché sono stato molto leggero, perché ero in una stagione della mia vita, ero piuttosto giovane, dove non avevo alcun tipo di attenzione e quindi sono stato un cretino - spiega l'inventore del Maurizio Costanzo Show - Sono stato però felice di aver telefonato a Eugenio Scalfari dicendo: 'Mi ospiti? Mi fai fare un'intervista?' (su La Repubblica, ndr) e lì mi sono liberato. Sono stato ampiamente insultato da altri della lista per aver fatto l'intervista, ma non me ne frega niente".

 

 

 

 

Costanzo da Gomez su Maria De Filippi

 

 

 

 

 

 

 

 

maurizio costanzo peter gomez la confessione

Il direttore de Ilfattoquotidiano.it mostra all’inventore del Maurizio Costanzo Show una foto della moglie, Maria De Filippi, sposata il 28 agosto 1995. “Come fa a essere così brava a fare ascolti?”, chiede Gomez. “Perché Maria è un’altra che si immedesima molto nella storia, sta ore e ore, a raccontarsela, a rivedersela. Quindi secondo me, Maria ha successo perché lavora molto“, spiega il conduttore di tanti programmi in radio e tv.

 

maurizio costanzo giovanni falcone

“I risultati dimostrano che è molto brava, ma senza di lei sarebbe diventata Maria De Filippi?”, insiste il direttore di FqMillennium. “Io le ho dato l’occasione, poi penso anche che una persona intelligente rimane intelligente. Io l’ho conosciuta che lavorava in uno studio di avvocati. Poi mi raccontò lei che le era venuta in mente una cosa sull’amicizia e io proposi a Canale 5 un format, “Amici”, condotto da Lella Costa – prosegue – Il destino ha voluto che l’anno dopo Lella Costa rimanesse incinta e allora, il direttore di Canale 5 che era Giorgio Gori, attuale sindaco di Bergamo, mi chiese: ‘Chi potrebbe farlo?’. Proviamo, fatichiamo per togliere a Maria qualsiasi accento pavese. Poi è andata bene”. “A oggi chi è più bravo a fare tv tra voi due?”, domanda Gomez. “Oggi lei“, conclude Costanzo.

 

 

giovanni falcone maurizio costanzo

“Senta lei in un’intervista ha detto una cosa molto vera: ‘Dal ’93 la mafia non ha più fatto attentati‘. E’ noto che la mafia smette di sparare quando si trova un accordo”, dice il direttore de Ilfattoquotidiano.it. “Certo, evidentemente fa affari con pezzi deviati dello Stato”, risponde l’inventore del Maurizio Costanzo Show. “C’è stata anche una sentenza: che effetto le ha fatto leggere, una sentenza seppure provvisoria, che dice che la mafia in quel periodo trattava con pezzi dello Stato, o con lo Stato?”, chiede il giornalista in riferimento alla sentenza sulla Trattativa Stato-mafia, emessa il 20 aprile 2018 in primo grado.

 

 

 

 

Costanzo da Gomez parla di Dell'Utri e la mafia

 

 

 

 

 

 “Mh… Sì, non mi ha fatto piacere, che ti devo dire, però. Io sono convinto che se lo stragismo è finito è perché, evidentemente, la mafia non è finita, evidentemente qualche affare lo sta facendo. Come la camorra, queste cose sono connaturate a ‘sto paese”, risponde Costanzo.

maurizio costanzo matrimonio con maria de filippi

 

“Io voglio sapere di un altro suo sentimento: sempre in quella sentenza (Trattativa Stato-mafia, ndr) c’è scritto che Marcello Dell’Utri dopo essere stato condannato definitivamente per fatti di mafia (sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa, ndr), è stato condannato in primo grado per essere, secondo i giudici, uno dei protagonisti della Trattativa. Che effetto le ha fatto leggerlo dopo averci lavorato insieme per tanti anni nella stessa azienda (Fininvest, ndr)?”, domanda il direttore di FqMillennium.

 

 “Un po’ impressione, poi io sono portato a pensare bene, in genere, poi so che lui è stato male, che sta male, insomma, un po’ impressione sì”, spiega il conduttore di tanti programmi in radio e  tv. “Un retro pensiero le è mai venuto? Chissà se sapeva?”, insiste Gomez. “No, no, no, no, no… Sì, me l’hanno detto in tanti , ci furono dei pentiti che dissero che etc etc, io ne parlai anche con il Presidente della Camera che era un ex magistrato, Luciano Violante, però non sono mai voluto andare a fondo, lasciamo perdere”, conclude il giornalista tv.

ATTENTATO DI VIA FAURO CONTRO MAURIZIO COSTANZO E MARIA DE FILIPPIattentato via fauro a maurizio costanzo costanzo attentatodell utri libri antichimarcello dell utri libri antichiattentato via fauro maurizio costanzo LICIO GELLI giulio andreotti con licio gelliattentato via fauro a maurizio costanzo LICIO GELLI A VILLA WANDA LICIO GELLI TESSERA PDUE maurizio costanzo maria de filippi

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO