luisa ranieri

“LE SCENE DI NUDO? HO IMPARATO A VOLER BENE AI MIEI DIFETTI” (MA QUALI?) - LUISA RANIERI FINGE DI NON ESSERE BONISSIMA ANCHE A 48 ANNI E SI RACCONTA ALLA VIGILIA DELLA NOTTE DEGLI OSCAR A LOS ANGELES, DOVE ACCOMPAGNERÀ PAOLO SORRENTINO: “DIETRO QUESTO APLOMB DI DONNA MATURA C'È ANCORA UNA MATTA SCOCCIATA. AI TEMPI DI “EROS” CON ANTONIONI ERO ACERBA E NON SAPEVO PROTEGGERMI. LA RECITAZIONE ERA SOFFOCATA DAL CORPO. CON ANTONIO CAPUANO CI INCONTRAMMO E MI DISSE…” - VIDEO

 

Estratto dell’artidcolo di Arianna Finos per “la Repubblica

 

luisa ranieri 6

Quella di Luisa Ranieri verso Los Angeles è una partenza thriller: «Ho avuto mille imprevisti, un virus intestinale fino all'ultimo tampone non ci credo. Ormai si vive così, con l'ansia che quel che dici la sera non valga la mattina dopo. Quando Sorrentino ci ha detto "venite a vedere gli Oscar" pensavo a uno scherzo. Sono contenta di festeggiare Paolo, che amiamo tutti. Lo sono come attrice, donna, napoletana. Per me è un giro di giostra».

 

Cos’ha messo nella valigia?

«Pochissimo, il vestito lo porta lo stilista. Due jeans, due t-shirt, una camicia bianca e una giacca nera, può sempre servire».

 

Da quanto non tornava negli Stati Uniti?

«Da febbraio, invitata da uno stilista a New York. Non era la città che ricordavo, mi è parsa sottotono».

 

luisa ranieri 4

Il cinema hollywoodiano ha nutrito il suo immaginario?

«Poco. Non sono cresciuta con il mito americano o dell'estero. Cercavo una carriera nel mio Paese. Da zia Patrizia ad andare a Hollywood, è un cerchio che si chiude».

 

Come è diventata la zia Patrizia, bella, depressa, in un mondo a sé?

«La mia agente mi manda al provino pensando siano poche scene, ero sul set di Lolita Lobosco. Giriamo quella dell'ospedale psichiatrico, Paolo mi sceglie. Si scopre che il ruolo era più lungo, ho dovuto incastrare i due set. È stato un dono. Nessuno aveva mai pensato a me per una donna con un disagio mentale, e tu non sei davvero bravo se non hai un ruolo per dimostrarlo».

 

 

scene di nudo di luisa ranieri 4

Le scene di nudo?

«Sono molto timida, con l'età, ne ho 48, ho imparato a voler bene ai miei difetti. È stato difficile, ma sono stata protetta da un set blindato».

 

scene di nudo di luisa ranieri 5

È stato più facile del set di "Eros" con Antonioni?

«Non c'è paragone. All'epoca ero giovane, fu una esperienza traumatica. Sono stata male, durante e dopo. Mi sentivo invasa, esposta. Ero acerba come attrice e non sapevo proteggermi. La recitazione era soffocata dal corpo. Oggi ho la corteccia dell'esperienza. Ma ho grande affetto per quella ragazza e gratitudine per il maestro Antonioni, con lui ho fatto un salto professionale».

 

scene di nudo di luisa ranieri 2

 

Ha lavorato con Antonio Capuano in "L'amore buio", l'ha ritrovato come personaggio.

«L'ho subito riconosciuto leggendo la sceneggiatura».

 

Rispetto al Fabietto del film, quale è stata la frase che Capuano ha avuto per lei?

«Ci incontrammo per il film da Ciro a Mergellina. "Madonna e che faccio di te? Si troppo bella, troppo giovane, ma va, va". Non era un complimento, cercava una mamma per questa ragazza e la cercava anonima. Ma il giorno dopo mi ha richiamato: "Se ti metto una parrucca e t'invecchio va buono?" Gli ho detto di sì».

 

Capuano chiede a Fabietto "ma tu ce l'hai una cosa da raccontare?". Lei ce l’ha?

«Oggi lo so, ma non mi va di condividerlo. Avevo un'urgenza di esprimermi, tirare fuori l’energia».

 

scene di nudo di luisa ranieri 3

Continua a leggere su:

https://www.repubblica.it/dossier/spettacoli/oscar-2022/2022/03/25/news/luisa_ranieri-342839827/

 

scene di nudo di luisa ranieri 1paolo sorrentino e luisa ranieriluisa ranieri 2luisa ranieri 1luisa ranieri 1luisa ranieri 9luisa ranieriluisa ranieri e luca zingarettiluisa ranieri 1toni servillo, luisa ranieri paolo sorrentinoluisa ranieri 5LUCA ZINGARETTI LUISA RANIERIluisa ranieri 3

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...