IL LEASING CHE FA INCAVOLARE BANKITALIA - PALAZZO KOCH SANZIONA PER 360MILA EURO GLI EX VERTICI DI UBI LEASING CHE AVEVANO FINANZIATO DIEGO ANEMONE E IL CESSNA DI LELE MORA
Carlotta Scozzari per Dagospia
A distanza di oltre un anno, la Banca d'Italia tira fuori il cartellino rosso per gli ex manager di Ubi Leasing. Si alza il velo sulle sanzioni che Palazzo Koch, al termine di una ispezione durata da giugno a ottobre del 2012, ha deciso per gli ex vertici della controllata di Ubi Banca, dopo avere riscontrato tutta una serie di carenze legate al processo di erogazione del credito anche nei confronti di personaggi balzati agli onori delle cronache mondane e giudiziarie come Lele Mora e Diego Anemone.
Le irregolarità vengono elencate nel provvedimento, firmato dal direttore generale di Bankitalia Fabio Panetta, che riporta le sanzioni: carenze nell'organizzazione, nei controlli interni e nella gestione del credito da parte di componenti ed ex componenti il consiglio di amministrazione; carenze nei controlli da parte dei componenti il collegio sindacale; e carenze nell'organizzazione, nei controlli interni e nella gestione del credito da parte dell'ex direttore generale.
Sono stati così sanzionati per 24mila euro a testa gli ex componenti del cda Bruno Degrandi, Gaudenzio Cattaneo, Maurizio Lazzaroni, Osvaldo Ranica, Giovanni Lupinacci, Mauro Bagini, Italo Locatelli, Mario Rosso e Costantino Vitali, mentre la multa per Antonio Bertoni e Gianpiero Bertoli si è limitata a 18mila euro a testa. Multa da 24mila euro a testa per i componenti del collegio sindacale: Antonio Minervini, Giorgio Berta e Mauro Della Frera. Sanzione più consistente, pari a 36mila euro, per l'ex dg di Ubi Leasing, Faustino Lechi di Bagnolo. In tutto, perciò, la Banca d'Italia ha deciso di battere cassa per 360mila euro.
Al termine dell'ispezione, l'Authority di via Nazionale aveva puntato il dito contro alcune operazioni come ad esempio una di leasing nautico con controparte Massimo Crespi, l'imprenditore degli yacht arrestato a luglio del 2012 per evasione e frode fiscale dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria. Nel mirino di Palazzo Koch erano poi finiti anche il rapporto con la Lm Management, la società dell'impresario dei vip Lele Mora che era stata finanziata per l'acquisto di un aereo Cessna a reazione a nove posti.
I dubbi di Bankitalia avevano riguardato anche l'attività antiriciclaggio. In quest'ambito, gli uomini di Palazzo Koch avevano fatto notare che Ubi Leasing aveva preso "sottogamba" l'importanza di notizie compromettenti su clienti come l'Impresa Anemone Costruzioni di Diego Anemone, il costruttore che, tanto per citare una delle vicende più eclatanti, ha in parte pagato la casa con vista Colosseo dell'ex ministro del governo Berlusconi, Claudio Scajola.





