LA PRECISAZIONE DI MARCO MULLER: “ASSOLTO DA UNA DELLE QUERELE DI MEREGHETTI” - LETTERA DI UN GIORNALISTA RAI: “VIANELLO E’ UN DIRETTORE DA RAI5. HA SOLO FLOP”- MARINO HA GARANTITO 900 EURO AL MESE A CHI ADOTTA UN EMIGRANTE. NE DIAMO 900 AL GIORNO A CHI ADOTTA MARINO
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
A Roma parte la campagna Adotta un immigrato. Però non ti lamentare se domani ti troverai con un coltello alla gola.
A.Del Giudice
Lettera 2
Egregio Direttore,
in nome e per conto del mio assistito, dott. Marco Muller, in riferimento all’articolo pubblicato in data odierna, di cui all’oggetto, ai fini della completezza faccio presente che – anche a non considerare il dubbio gusto del Corriere della Sera nel pubblicare notizie che riguardano azioni giudiziarie intentate da un critico cinematografico di quella testata, aventi ad oggetto anche articoli pubblicati sul giornale medesimo – per uno dei due episodi contestati al dott. Marco Muller su querela del dott. Paolo Mereghetti (peraltro riguardante proprio la pubblicazione edita dal Corriere della Sera) il Tribunale ha pronunciato sentenza di assoluzione.
MARINO PRENDE IL SOLE AL CIRCOLO CANOTTIERI LAZIO
Risulta quindi fuorviante ed incompleta la notizia diffusa dal Corriere della Sera, nella misura in cui si riferisce ad una presunta “sconfitta” del mio assistito senza dare conto della totalità della sentenza, né del fatto che la condanna è giunta in primo grado e il risarcimento non è stato assoggettato a clausole di provvisoria esecutività.
Incidentalmente rilevo, come già notato anche dal dott. Marco Giusti, che la pubblicazione per cui è a condanna non uscì su Vanity Fair bensì su Variety.
Con l’occasione invio i più cordiali saluti.
Avv. Michele Gentiloni Silveri
Lettera 3
Caro DAGO, la Camera,per l'acquisto dei caccia F-35,ha stabilito che c'è un nuovo obiettivo:dimezzare la spesa prevista. Perciò,con senso della misura,gli aerei saranno chiamati f-17,5. Saluti, Labond
Lettera 4
Maltese : “CHI LEGGE DAGOSPIA E’ UN IMBECILLE!”
Proud to be.
Beau Geste
Lettera 5
...sono un imbecille.
Non solo perché leggo Dagospia, ma anche perché credevo che all'indecenza ci fosse un limite - ampiamente travalicato dai faziosi delle - altrui - virtù.
Vai Dago spaccatutto!
Millo
Lettera 6
Dago, darling,
leggo di 'sta festa a sorpresa che tutti 'sti vippe hanno fatto a Gino Paoli per i suoi 80. Leggo sulla rubrica "let's tweet again" che tutti hanno cantato una sua canzone,ma alla fine hanno pagato la SIAE?
Cordilità
Ivan Viola
Lettera 7
Caro Roberto,
il sindaco di Roma ha garantito 900 euro al mese a chi adotterà un emigrante. I romani, di contro, pagherebbero 900 euro al giorno a chi, residente ben oltre il GRA, decidesse di adottare Marino.
Giancarlo Lehner
Lettera 8
Caro Dago,
Passera e il dimenticato Frattini hanno detto nella sede della misteriosa " Italia Unica " che un centro destra senza Belusconi è possibile. Come li vedico Palmiro Cangini, sindaco di Roncofritto da Giannini ?
Un sauto
Peppe Righeti
Lettera 9
Bonanni lascia il sindacato: scommettiamo che presto o tardi ce lo ritroviamo in politica? Magari candidato con qualche amico già in vista....?
Damiano
tiziana biasin e ferruccio de bortoli foto riccardo schito
Lettera 10
Suvvia daghisti, permettete a Dio di fare Dio, ovvero collegarsi al suo popolo! Scrivete in massa a Dagospia, autodenunciatevi come IMBECILLI NATI E VISSUTI in modo
tale che Roberto possa spedire il pacco con le vostre autodenunce al giudicante CURZIO MALTESE, colui che gode come un mulo nel separare il grano (i suoi lettori) dal loglio
(gli imbecilli di Dagospia)
Saluti
Gino Celoria aka The First Imbecile
Lettera 11
Caro Roberto, Ti meravigli che Marchionne abbia tanta fiducia nel cazzaro di pontassieve? ma dove lo trova un altro presidente del consiglio, che alla notizia del trasferimento della ex prima industria d' Italia, a Londra ed Amsterdam, allo scopo di non pagare le tasse in Italia, TACE.? Uno così, è irripetibile. Quanto al fatto di salire su un Alfa, non ha bisogno di dirlo, non ci sale e basta. Ma te lo immagini su una modesta Giulietta?.
In ogni caso, De Bortoli ha scritto la verità.
Vittorio Pietrosanti
Lettera 12
Mi sono rotto i cabasisi ( per dirla alla Montalbano)nel sentire certe persone dire continuamente la frase ,siamo un paese civile.In un paese civile il sig presidente della Repubblica si prende il treno o l`aereo e si presenta al tribunale di Palermo dai giudici ,.Ma siccome siamo un paese civile da noi avviene il contrario.Evviva la civiltà.
Ciao Dago
Sebastiano
Lettera 13
Estremo Dago,
Qui a Milano le PR wars continuano: Comunicatori contro aziende, aziende contro agenzie di PR ecc ecc.. E’ da mesi che l’azienda trasporti milanese (ATM) cerca un comunicatore. Prima hanno scandagliato autonomamente tutto lo scibile PR milanese. Nein. Poi hanno assegnato un incarico ad un headhunter. Ri-Nein. Poi hanno lanciato un bando sul loro sito. RI-RI-Nein Hanno visto delle persone (la ex PR di Deutsche Bank tra le altre). Nein-Nein-Nein. Il presidente di ATM Bruno Rota vuole decidere e non sa che pesci pigliare.
Forte dell’amicizia di Pisapippa non decide e, intanto, si becca un articolo assassino de Il Giornale uscito nel mese di Luglio e mai smentito: secondo il Giornale Rota si è già mangiato accompagnandoli alla porta due comunicatori. Ora ne cerca un terzo che non trova nonostante il dispendio di energie. Sarà già pronto per la porta il prossimo comunicatore che prenderà?
Tuo fedele e devoto
Comunicator Cortese
Lettera 14
I magnati russi che hanno investito in Italia illusi che fosse un buon affare l'hanno presa al culo: gli stiamo sequestrando i loro beni con la scusa della guerra tra gli Ucraini europeisti e quelli filorussi (alla faccia delle incentivazioni verso gli investimenti esteri!). Nel caso che i Russi si mettessero a sequestrare i beni degli Italianii che vanno a investire in Russia, prego di non incazzarsi, no?
A proposito, di tutta 'sta faccenda ucraina, non gliene fregherà niente a nessuno, ma le ritorsioni contro la Russia non le ho deciso io, lo si sappia. Si, lo so, vabbè, le avalla il nostro governo per obbedire alle direttive USA e dell'Unione Europea (le cui politiche economiche nei confronti dell'Italia, vedi quelle verso i prodotti agricoli italiani, non è che siano molto favorevoli, vero?), ed io devo essere solidale colle scelte del mio governo ...
Ennò! Per prima cosa a me piacerebbe andare in vacanza in Russia e voglio essere visto con fiducia e che mi trattino come fecero con Vladimir Luxuria quando andò a manifestare a Sochi per i diritti dei gay (coi guanti, nonostante la rottura di cojoni), e poi io 'sto governo io non l'ho votato, e nemmeno gli altri Italiani, mi risulta. Ok? Detto, per inciso: Berlusconi con i Russi non si sarebbe comportato così; me l'avete fatto cadere apposta!
LeoSclavo
Lettera 15
Caro Dago,
leggo oggi che ad una domanda sulla sua pensione d'oro il sig. Bonanni si è adombrato rivendicando (ben) 47 anni di contributi. Leggendo notizie sulla sua attività lavorativa risulta (salvo errori) solo una iniziale e breve attività lavorativa in un cantiere edile per poi passare, dal 1970, all'attività sindacale. Domanda: Se è vero che dal 1970 è un sindacalista, che versamenti hanno fatto il "suo" sindacato, ma, soprattutto chi li ha pagati? Per godere di una pensione che molti - forse a torto - già giudicano "d'oro".
Sarebbe molto bello se il sig. Bonanni pubblicasse l'estratto conto della sua pensione, soprattutto per rispondere ai suoi detrattori.
FB
Lettera 16
Caro Dago,
se un omosessuale, come il vescovo polacco, per il suo piacere e capriccio, si avvicina troppo a un minore, e per un’ora lo tocca, lo bacia, lo filma, e gli dà dei soldi, commette il più infame dei crimini, e viene arrestato. La spiegazione è che il minore è stato coartato, perché la sua volontà non può essersi formata correttamente, a quella giovane età.
renzi e marchionne al council on foreign relations
Ma se un omosessuale col suo compagno, per il suo piacere e capriccio vuole adottare un minore, o vuole affittare l’utero di una poveraccia in Moldavia o in Bangladesh e far nascere in provetta un bambino da adottare, allora questa è una cosa giusta e moderna, una battaglia di libertà. La volontà del minore, che magari avrebbe preferito avere un padre e una madre, non è proprio considerata. L’adozione, ha detto qualcuno, non è dare un bambino a dei genitori, ma dare dei genitori a un bambino.
Come non concludere che il mondo è impazzito?
Roland Delmay
Lettera 17
Caro Dago, nella photo-opportunity che hai pubblicato dei coniugi Renzi con gli Obama, si nota l'espressione attonita di Agnese, con scritta in volto, bella chiara, la domanda: " ma che cavolo ci faccio io qua...?". Si nota poi la posizione corretta e sorridente di Obama... Ma si nota pure che Renzi tiene la mano sinistra molto confidenzialmente appoggiata dietro "la schiena" della pure lei sorridente presidenta Michelle, e pure piuttosto in basso... Evidentemente hanno qualche ragione quelli che lo accusano di comportarsi da berlusconiano...
pisapia e cinzia sasso foto riccardo schito
Cordialità.
Ezzelino da Monselice
Lettera 18
Caro Dagospia,
Seguo il tuo sito con costanza e vi ringrazio per la varietà e la qualità degli articoli, dalla politica alla cultura, al cazzeggio, ecc....
Una cosa che mi piace sono i vostri titoli! C'è inventiva, ironia, quadratura del cerchio nel senso che riuscite a centrare l'anima della notizia. Finisco qua con i complimenti.
Mi permetto di suggerire un titolo o un'idea da cui estrapolare dei titoli:
"L'ARTICOLO 18 È LA CAUSA DELLA CRISI MONDIALE"
Se dovreste utilizzarlo così com'è o in parte ne sarei compiaciuto, soprattutto di dare un mio piccolo contributo alla vostra grande ironia.
Grazie per l'attenzione.
Matteo Agnese Renzi Barack Michelle Obama
Cordiali saluti
Franco Malanga
Lettera 19
Caro Dago,
ti prego di pubblicare questa mia lettera. E' un appello al legislatore perché si svegli e salvi noi dipendenti e la Rai. Quelli di Repubblica, non so perché, non la vogliono pubblicare.
Sono un giornalista Rai e ad agosto avevo sperato di entrare nella redazione di Ballarò, ma poi Giannini mi ha fatto sapere che noi giornalisti Rai siamo troppo inclini a servire il potere e allora, offeso, mi sono seduto sulla riva del fiume.
Ho visto la prima puntata di Ballarò: l'intervista impacciata con Benigni che non faceva ridere (ma Benigni è Benigni), l'intervista molto giornalistica a Prodi: "Le vogliamo bene. Tutta l'Italia le vuole bene". (davvero urticante, da Pulitzer). Mi sono detto: non che Flopis sia meglio, ma un minimo sa fare il suo mestiere. Poi sono arrivati gli ascolti e ho pensato "vedi, non capisco nulla".
Ancora seduto sulla riva del fiume, ho compulsato la seconda puntata con in mano gli appunti della prima: Giannini ancora più impacciato e noioso (allora non era l'emozione della prima puntata, è proprio così!).
Un pensiero fisso nella testa: non mi hanno preso perché... si doveva dare spazio a una giornalista collegata dalla Camera, chiusa, che non ha detto nulla di rilevante. Non mi hanno preso perché... si doveva dare spazio a una giornalista che intervista Piketty senza aver letto il suo libro. Non mi hanno preso perché... si doveva dare spazio a una bionda che ha costruito un pezzo da Napoli visto e stravisto.
Giannini aveva promesso "giornalismo" con la G maiuscola, ma per ora è poca roba, neanche un'idea. Poteva risparmiarsi le offese a tutti noi giornalisti Rai. Dici, per fortuna c'è il comico. E chi è il comico del "Giannini che gioca in un'altra categoria"? Paolo Rossi, che era palloso già dieci anni fa. Vado a letto pensando: non capisco nulla.
Vengono pubblicati gli ascolti della seconda puntata: 6,5%. Quasi la metà della prima puntata, un record nella storia dei crolli. La metà dell'ascolto abituale di Floris nel suo anno peggiore, roba da licenziamento in tronco, anche se Flopis su La7 ha fatto ancora meno.
Ecco che arriva la scusa del direttore Vianello: "C'era la fiction su Rai1 che ha fatto un super ascolto". Incredibile! Un direttore di rete che si accorge improvvisamente della controprogrammazione, come se programmare non fosse il suo mestiere. La scusa serve per convincere Gubitosi a togliere la fiction dal martedì? Vedremo.
Intanto due osservazioni:
- Vianello, ottimo giornalista a Mi manda Raitre, è un direttore da Rai5. E' quello che ha fatto schiantare la meravigliosa fiction Newsroom contro Santoro, è il genio inventore di Celimiomarito, lo straflop di Rai3, è quello che ha umiliato Iacona e Gabanelli costringendoli a un calo di ascolti il lunedì. Vianello lo pagano i miei genitori col canone ed è quello che si fa fare i complimenti su Twitter dal critico Riccardo Bocca a cui poi affida una trasmissione sulla sua rete e magari insieme discutono del conflitto d'interessi di Berlusconi. Vianello è quello che non ha preso me a Ballarò per prendere giornalisti esterni che non hanno ancora prodotto una notizia che è una.
- Vianello si lamenta della fiction di Rai1 del martedì che gli rovina i piani. Ma gli altri talkshow che cosa hanno di solito contro? Vespa ha contro tutte le seconde serate e i talk di questo mondo. Porro di venerdì per anni ha dovuto affrontare la voglia di evasione degli italiani, la peggior controprogrammazione possibile.
Ora di giovedì gli tocca Santoro, Il mercoledì la Gabbia ha resistito avendo contro Chi l'ha visto?, le Iene, la Champions, Un medico in famiglia e il Segreto su Canale5. Il giovedì Santoro ha dovuto affrontare Don Matteo e l'Europa League e quest'anno avrà contro anche Porro (e forse per questo ha scritto la letterina ai suoi telespettatori intitolata "Le mani avanti"). Il lunedì Piazzapulita e Quinta Colonna hanno contro Montalbano, Pechino Express e il posticipo di Campionato, l'hanno scorso c'erano pure Report e il Grande Fratello.
Tutti sono controprogrammati. Per avere la vita facile nel palinsesto bisogna avere una trasmissione e un conduttore forti, che facciano da deterrente per altri prodotti forti. Era così per il giovedì di Santoro in Rai e per il martedì di Ballarò con Floris, entrambi mai controprogrammati. Ma ora la musica è cambiata. Floris è diventato Flopis, Giannini è già sprofondato e allora Vianello farebbe bene a sistemare la squadra, magari prendendo qualche interno della Rai. Perché diciamocelo: per dire a Prodi che gli vogliamo bene non serve il Pulitzer. Sono capace pure io.
grazie
Andrea