laurea renzo bossi oscar giannino calderone alessandro giuli

“NELL’ETÀ DEL MODERNO CULTO DELL’IGNORANZA SPICCA L’ATTRATTIVA CHE IL 'PEZZO DI CARTA' SUSCITA ANCORA SUI POLITICI ITALIANI” – LETTERA DI PIERLUIGI PANZA A DAGOSPIA SULLE LAUREE E SUL SISTEMA UNIVERSITARIO ITALIANO: “IL FIGLIO DI BOSSI ‘COMPRA’ I TITOLI IN ALBANIA, OSCAR GIANNINO LI SIMULA, IL MINISTRO GIULI SI RIMETTE A SOSTENERE GLI ESAMI UNIVERSITARI E LA MINISTRA DEL LAVORO CALDERONE NE METTE NEL CURRICULUM UNO ABBASTANZA FARLOCCO CON ESAMI DI DOMENICA. PERCHÉ I PARLAMENTARI NON DISCUTANO DI QUELLA CHE È LA REALE SITUAZIONE DELL’APPRENDIMENTO CONTEMPORANEO. OFFRO DIECI PUNTI DI INTERESSE…”

Lettera di Pierluigi Panza a Dagospia

 

pierluigi panza

Nell’età del moderno culto dell’ignoranza - rivendicato con orgoglio e non senza ragioni da personaggi minori come Fedez o maggiori come quelli dello staff di Trump - spicca con sorpresa l’attrattiva che il “pezzo di carta” suscita ancora sui politici italiani.

 

Il figlio di Umberto Bossi, detto "il Trota", lo “compra” in Albania, Oscar Giannino simula titoli, la premier della Garbatella si scusa perché “le condizioni di partenza non le hanno consentito di raggiungerlo”, il ministro Giuli si rimette a sostenere gli esami universitari (di mattina presto), la ministra del Lavoro Calderone ne mette nel curriculum uno abbastanza farlocco con esami di domenica (pomeriggio?).

 

Mentre si vuole riformare lo Stato, la Giustizia ecc. sull’università il silenzio è assordante e dal ministro Bernini (come saranno stati i suoi concorsi? Come quelli dell’ex premier Conte?) non un progetto di riforma. Anzi, un progettino c’è, ed è quello di destinare più fondi alle università telematiche come la Link dove ha insegnato “studiando” il ministro Calderone, la UniCusano di Bandecchi (quello del “Manifesto di ventottenne”), la  eCampus ecc. ecc.

renzo bossi

 

Del resto, le università tradizionali son diventate telematiche anch’esse dopo il Covid: studenti che possono seguire a distanza le lezioni (si arrabbiano pure se non lo fai), studenti Erasmus che vanno e vengono e manco li vedi, caccia agli studenti stranieri per portar più soldi in ateneo con conseguente uso a fini “finanziari” della lingua inglese, continua messa in rete di sedicenti studi scientifici pubblicati su pseudo riviste dotate di pseudo peer-review secondo il modello “internazionale” non lette da alcuno…

 

In una società come quella attuale, per qualsiasi individuo le modalità di apprendimento non passano certo soltanto dalle università titolate a rilasciare una laurea con valore legale secondo un vetusto modello di controllo dell’insegnamento. Ciascuno può ottenere conoscenze in mille modi: da autodidatta, con docenti personali, on-line, con corsi di formazione aziendali, di enti, fondazioni… e, pertanto, mi chiedo perché, anziché andare a caccia di lauree inutili, gli attuali parlamentari non discutano seriamente di quella che è la reale situazione dell’apprendimento contemporaneo.

OSCAR GIANNINO

 

Offro dieci punti di interesse:

 

1.Il valore legale ha ancora senso?

 

2.Il sistema Anvur ha senso nella valutazione di corsi di laurea che si chiamano scientifici, ma scientifici non sono, come quelli che insegnano attività professionali o pratiche artistiche?

 

3.I genitori degli studenti sanno che le università pubbliche si reggono su docenti a contratto che guadagnano da zero a duemila euro all’anno contro i cinque al mese dei docenti ordinari di ruolo svolgendo, più o meno, lo stesso lavoro?

 

4.La premier Underdog può far finta di non sapere che l’ingresso nella carriera universitaria nelle università pubbliche (molto più che nell’insegnamento privato) prevede anni di mero servilismo condito da finta costruzione del cursus honorum sostenibile solo dai figli dei ricchi e non dai più meritevoli?

ALESSANDRO GIULI - FOTO LAPRESSE

 

5.E’ accettabile che un ateneo pubblico non sia obbligato ad assumere chi presta attività di docenza da decenni e ha superato l’Abilitazione scientifica nazionale?

 

6.E’ accettabile che in una società moderna si prediliga la servile “carriera interna” alla chiamata in ruolo di grandi figure? È serio discutere se Renzo Piano o Fedele Confalonieri abbiano i titoli per insegare di ruolo Progettazione architettonica o Sistema televisivo o non li abbiano perché non hanno scritto su una rivista di Classe A?

 

7.E’ intelligente che le Commissioni studio di riforma universitaria siano composte solo da docenti universitari? E perché non fare una Commissione carceri composta solo da detenuti? Se tanto mi dà tanto, la Riforma della Giustizia dovrebbero farla i giudici.

marina calderone alla camera - foto lapresse

 

8.Non lo sanno, i parlamentari, che nei concorsi a cattedra (dove lo stipendio verrà pagato con soldi pubblici), prima i docenti in ruolo scelgono chi lo deve vincere e poi si bandisce un concorso ritagliato su misura? Non sanno che un anno va il mio schiavo e l’anno prossimo il tuo secondo un perfetto sistema da clan dove il requisito è la “appartenenza”? Non sanno che viene preferito il meno titolato così è più “controllabile” e non sottrae potere a chi lo mette in cattedra?

 

9.E’ serio che nel bando per conseguire l’abilitazione scientifica all’insegnamento universitario siano valutate (con punteggio) attività che solo dopo essere entrati in ruolo si potrebbero effettuare? Se uno non è ancora professore ma lo vuole diventare, come può aver già diretto un gruppo di ricerca ministeriale composto da professori? Se uno non è ancora poliziotto come può aver già partecipato a un inseguimento sulla volante?

anna maria bernini

 

10.E’ possibile che il rapporto dei docenti con il mondo del lavoro sia ancora valutato come elemento negativo in un ateneo (ti ostacolano, lo fanno senza dirlo, opti per tempo determinato o sospensione ecc. ecc.) e non come un positivo canale per favorire l’inserimento degli studenti nel mondo delle professioni? Perché non valutare il curriculum complessivo dei docenti, come si fa nel sistema Afam utilizzato nelle Accademie?

 

Questi sono solo alcuni aspetti, ma non sono forse queste situazioni – lauree farlocche, docenti selezionati per clan, studenti solo on-line, finte scientificità, mancato riconoscimento di apprendimento autonomo, procedimenti autoreferenziali, lauree inutili, caccia agli stranieri per avere più risorse e più punteggi parametrici, indicazione di sbocchi professionali che non ci saranno mai, finte pubblicazioni scientifiche… - che costituiscono l’humus per il trionfo del moderno culto dell’ignoranza al quale sembra che i politici non vedano l’ora di iscriversi?

Ultimi Dagoreport

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...