“SEI UN CIORRO MA TI LOVVO TANTO” - IL LIBRO “BELLA CI!” RACCOGLIE PIU’ DI 500 PAROLE E LOCUZIONI DELL’ITALIANO DEI MILLENNIALS - SE NON VI SIETE AGGIORNATI, FATELO IN FRETTA PERCHE’ DOVETE SAPERE COS’E’ UNA “CIOSPA”, UN “FRISCO” E UNA "SBALCONATA"
Loredana Del Ninno per “il Giorno”
BELLA CI - LA LINGUE DEI MILLENNIALS
Generazione che vai, gergo che trovi. Ai miei tempi la fidanzata e il fidanzato erano il mecco e la mecca ed etichettare qualcuno come bullo, non rappresentava un insulto ma, al contrario, la consacrazione all' irresistibilità. La lingua è materia viva, si evolve e muta in continuazione. Accade lo stesso al linguaggio proprio dei giovani, di difficile comprensione per la maggior parte degli adulti.
CHI si ritrova in casa un adolescente del Terzo millennio saprà però senza dubbio che ' ti lovvo tanto' sta a significare ti amo tanto, sono pazzo di te. E che, beccarsi vuol dire incontrarsi, clannare, ammettere qualcuno in un clan e svalvolare uscire di senno. Scialla è invece un invito, per così dire, a mantenersi calmi, mentre la locuzione essere fuori come un balcone sottintende essere fuori di testa. Nel 'giovanilese' confluiscono il parlato informale e talvolta scherzoso, forme dialettali, frasi prese in prestito da lingue straniere, dal cinema, dai media e dalla pubblicità.
Un fenomeno che ha interessato un gruppo di studenti della Facoltà di Scienze della comunicazione dell' Università Lumsa, che hanno raccolto in un libro più di 500 parole e locuzioni. Il volume, che si intitola Bella ci! Piccolo glossario di una lingua sbalconata, è già in fase di ristampa. Se un adolescente vi dà del ciorro, siete autorizzati a rimanere offesi perché - scorrendo le pagine del testo - si scopre che significa persona dall' aspetto non proprio attraente.
Nel caso in cui invece un teen ager vi chieda una ciospa, non allarmatevi e offritegli una sigaretta. Vi ringrazierà. Gli under 20, figli di una società in corsa perenne, amano gli acronimi: da Omw (sto arrivando: Omw, aspetta 3 secondi) a W8 (aspettare: W8, vado al bagno). Molto gettonati anche i suffissi -oso e -ata. Palloso (noioso), morbidoso (delicato), gufata (frase che porta sfortuna) e cinesata (oggetto di scarsa qualità), tra gli esempi.
Frequenti le contaminazioni dialettali: dal romanesco piottare (correre a cento all'ora, derivato da 'piotta', moneta da cento lire) al napoletano frisco (per indicare un giovane vigoroso), passando per il toscano boscare (mancare un appuntamento). Tra i termini mutuati dalle lingue straniere, drinkare (bere, dall' inglese to drink), lovvare (amare, da to love»), googlare (fare una ricerca su Google). Molti si chiedono se esista una qualche relazione tra i nuovi strumenti della comunicazione e il più moderno linguaggio giovanile.
Michele Cortellazzo, ordinario di Linguistica italiana a Padova, tra i massimi esperti italiani di linguaggio giovanile, ne è convinto. «Concisione nell' esprimersi, velocità che implica trascuratezza di pronuncia e scrittura, colloquialità sono le caratteristiche della 'comunicazione digitata’, quella delle chat, degli sms e dei messaggi sui social network. Ma sono anche caratteristiche del linguaggio giovanile, soprattutto quelle che si incentrano sulla brevità».