PAGINE D’ORO - IL PRIMO LIBRO STAMPATO IN INGLESE IN AMERICA VENDUTO ALL’ASTA PER 14 MLN $ (47 MILA DOLLARI A PAGINA)

Alessandro Baduel per "La Repubblica"

Trecento pagine per 14 milioni e 165mila dollari. A tanto è stato venduto il primo libro stampato in inglese in America del Nord, il Bay Psalm Bookche venne edito in 1.700 copie nel 1640 dai primi pellegrini arrivati nei futuri Stati Uniti, ma che ora sopravvive in soli 11 esemplari. Ad aggiudicarsi la rarità battuta all'asta da Sotheby's a New York è stato il magnate della finanza e filantropo David M. Rubenstein.

Lo stesso che nel 2007 si aggiudicò per 21 milioni di dollari una delle 17 copie esistenti della Magna Carta che ora verrà esposta nella galleria a lui dedicata dai National Archives a cui l'aveva data in gestione. E che garantisce che renderà visibile a tutti anche il nuovo acquisto.

Che un libro potesse arrivare a valere tanto si era già visto con gli Uccelli d'America
di John James Audubon, volume illustrato, colorato a mano, dell'inizio del XIX secolo, venduto per 11 milioni e mezzo di dollari nel 2010. Nel ramo libri stampati, il record fino a ieri era suo, mentre ben altra cifra hanno raggiunto opere scritte a mano come la
Magna Carta, appunto, o il Codice Leicester di Leonardo da Vinci, comprato da Bill Gates per 30 milioni e 800mila dollari nel 1994.

E poi ci sono le First Folio, prime edizioni di Shakespeare, la Bibbia di Gutenberg, primo libro stampato a caratteri mobili in Europa, anno 1456, o il settecentesco Traité des Arbres Fruitiers del botanico francese Henri-Louis Duhamel du Monceau: tutti venduti a cifre milionarie, che riconoscono un valore da opere d'arte a quei volumi.

Il Bay Psalm Book è anche un testo che racconta la storia di chi lo ha stampato, i Puritani migrati nella Massachusetts Bay che ebbero l'ambizione di scrivere un libro di salmi più vicino a loro parere all'originale ebraico. La macchina per la stampa arrivò da Londra nel 1638 insieme a 240 risme di carta e fu un inserviente del reverendo Jose Glover a stampare le copie. Ora, sarà la Old South Church di Boston, la stessa dove fu battezzato Benjamin Franklin, a ricevere quei milioni, che saranno usati «per il nostro ministero», come ha dichiarato un'entusiasta reverenda Nancy Taylor.

«Ma per aggiudicarsi un libro figurato del Cinquecento in splendide condizioni bastano anche 300 euro»: parola del decano dei librai antiquari italiani Mario Scognamiglio, anima della storica Libreria Rovello di Milano, dove erano di casa gli appassionati, per primo Umberto Eco, che però è stata costretta a chiudere lo scorso gennaio. Per l'esperto, cifre come quella battuta ieri da Sotheby's sono il giusto prezzo. «Il Bay Psalm Book», spiega Scognamiglio, «è un esemplare molto raro. L'ultima copia fu venduta nel 1947, certe cifre non mi sorprendono.

Stesso discorso per la Magna Carta o la Bibbia di Gutenberg. Libri così si trovano una volta ogni cento anni. Ma come dicevo, sul mercato ci sono bellissimi libri anche a poche centinaia di euro, e c'è un pubblico che li desidera, soprattutto in Gran Bretagna. Negli Stati Uniti comprano le università e le biblioteche, a parte le eccezioni». In Italia, invece non va così: «Oltre a me, hanno chiuso in molti, con la crisi. Gli acquirenti nel nostro
Paese sono circa 500, non di più. Inoltre da noi, purtroppo, università e biblioteche non hanno soldi ». E miliardari filantropi pronti all'acquisto, non se ne vedono.

 

 

Bay Psalm Bookche Bay Psalm Bookche Bay Psalm Bookche Bay Psalm Bookche

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI