lillo

"HO PRESO IL COVID IN MODO BANALE, ERO IN MEZZO AD ALTRE PERSONE E HO ABBASSATO LA MASCHERINA PER RESPIRARE MEGLIO..." – IL COMICO LILLO RACCONTA LA SUA MALATTIA DALLA TERAPIA INTENSIVA AL RITORNO ALLA NORMALITA’ - "HO VISTO 35ENNI INTUBATI. AVEVO L’OSSIGENO AL MASSIMO E HO CAPITO CHE ERA L’ULTIMO PASSO PRIMA DEL CASCO. LÌ MI SONO SPAVENTATO. GREG? MI DICEVA. DAI CHE È LA VOLTA CHE DIMAGRISCI... IN EFFETTO HO PERSO 6 CHILI” – VIDEO

Chiara Maffioletti per corriere.it

 

lillo

«Adesso, rispetto come sono stato, sto in paradiso». La voce di Lillo Petrolo è calma, serena. Dopo quasi un mese è guarito dal Coronavirus, passando però per un lungo ricovero e la terapia intensiva. Finalmente è a casa: «Per fortuna sto recuperando».

 

Come ha capito di essere malato?

«All’inizio ho avuto dei sintomi influenzali, infatti speravo si trattasse di influenza. Ma quando ho perso olfatto e gusto ho capito e il tampone ha confermato: ero positivo. Dopo poco ho cominciato ad avere febbre molto alta, anche a 40. E piano piano sono arrivati i problemi di respirazione. Il 26 ottobre sono stato ricoverato, sono uscito giovedì».

In un suo post aveva detto di sapere come si è contagiato. Come?

lillo

«In un modo banale ma per questo è giusto che si sappia. Semplicemente ogni tanto mi capitava di abbassare la mascherina per respirare meglio. Giusto un attimo, ma lo facevo anche quando c’era altra gente. Una cosa che ora non farei assolutamente più: se uno ha bisogno di aria allora deve allontanarsi da tutti e poi abbassarla. Basta veramente poco: è un virus super contagioso».

Come era prima di ammalarsi? Il Covid le faceva paura?

«Cercavo di non avere paura, ma ho sempre rispettato le indicazioni perché ero convinto di una cosa che poi ho visto confermata sulla mia pelle: è un virus imprevedibile. Su ogni individuo si comporta diversamente: su un organismo si accanisce e su un altro magari no».

 

Si riferisce all’idea diffusa che possa fare male solo a soggetti deboli, anziani o in chi ha già patologie?

lillo e greg

«Ecco, non è vero nulla. Io ero un uomo sano. In terapia intensiva ho visto 35enni intubati. Sicuramente se hai patologie sei svantaggiato, ma non è una regola, nel senso che puoi essere sano e sviluppare comunque una grave polmonite. La terapia intensiva era piena...».

Come è riuscito a non cadere nello sconforto?

«Per fortuna non sono mani andato sotto il casco, mi sono fermato al momento prima: avevo l’ossigeno al massimo e lì ho capito che era l’ultimo passo. Lì mi sono spaventato. Poi, dopo due giorni lì, la polmonite ha iniziato a regredire».

 

Si dice che il tempo in terapia intensiva scorra molto più lento.

«Sei in una stanza con dei vetri a fianco dai quali vedi gli altri malati. I miei vicini erano tutti e due intubati. Uno era più giovane di me. Tutto questo mette una certa angoscia. I dottori e gli infermieri fanno un lavoro pazzesco: non stanno mai fermi ma non perdono lo spirito umano. Sono incredibili. Mi dicevano: dai che ce la fai. Mi davano la forza, erano energia pura anche nei momenti di sconforto».

In ospedale è stato solo, senza la possibilità di avere delle visite...

lillo e greg

«Ringrazio la tecnologia: in quei giorni il telefonino è stato fondamentale. Leggere i messaggi di tutte le persone che mi scrivevano, sentire mia moglie tutti i giorni, vederci anche tramite le videochiamate mi hanno salvato. Puoi anche impazzire altrimenti. Ho ricevuto tante energie positive, sono importanti, ti danno la forza di vivere».

 

Ha sentito anche Greg?

«Sì, quasi tutti i giorni. Mi è stato vicino, cercando anche di sdrammatizzare quando poteva. Ci siamo un po’ presi in giro. Mi diceva: dai che è la volta che finalmente dimagrisci... in effetto ho perso sei chili, speriamo di mantenere almeno quello».

 

Ha detto che la prima cosa che ha fatto quando le hanno staccato l’ossigeno è stata ballare.

«Un po’ per scaramanzia... però sì, quando il medico mi ha detto che potevo tornare a respirare da solo, senza ausilio, ho messo le cuffiette e ho cominciato a ballare piano piano, lentamente. Volevo musica allegra; ho scelto un pezzo dei Rolling Stones bello rock, “Doom and Gloom”»

lillo e greg

 

Come è stato rivedere sua moglie, non in videochiamata?

«Un momento molto emozionante, per forza. Lei aveva tenuto duro tutto il tempo ma in quell’attimo è crollata, poverina: avrà dormito penso otto ore in un mese... anche io dormivo poco per i dolori. È stata una situazione di stress per tutti e due. Ma stiamo recuperando: sono due giorni che dormiamo 15 ore».

 

E con Greg si è già rivisto di persona?

pasquale petrolo detto lillo foto di bacco

«Non ancora, ma sabato prossimo riprenderemo il nostro programma in radio, 610. Quando mi telefona mi prende in giro: ho 58 anni, ne abbiamo solo uno di differenza ma mi dice che devo stare attento e riguardarmi perché sono anziano, di un’altra generazione... Non vedo l’ora di rivederlo e anche di ritrovare il pubblico».

 

È vero quello che si dice, che da un’esperienza così ci si ritrova cambiati?

«Sì. Sembra retorico ma è la pura verità. Se sei una persona positiva non puoi che prendere la parte bella di questa esperienza... si dirà: “Ma ci può essere una parte bella?”. Per me si, ed è la saggezza che ti ritrovi che ti spinge a rivedere l’importanza che dai alle cose. In questi giorni sto apprezzando tutto: anche prendere il caffè con due biscotti la mattina, con mia moglie, è un momento di vera felicità. Tante piccole cose che prima nemmeno notavo, che davo per scontato. Ma che adesso riconosco come pura felicità. Penso davvero che sia migliorato tutto il mio modo di vivere».

tiziana etruschi lillo petrololillo con la moglie tizianapedro e lillo

 

LILLO SCHOOL OF ROCKlillo petrolo

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…