linus

COSA RESTERÀ DELLA COPERTINA DI ''ROLLING STONE''? GLI SCAZZI E LE FIGURACCE - ULTIMO È LINUS: ''RAGAZZI, MI SONO ROTTO IL CAZ*O: A MIA INSAPUTA VENGO MESSO IN UN CALDERONE PER LANCIARE UNA CAMPAGNA PARACULA CONTRO SALVINI. NON LO VOTEREI MAI, MA ALLO STESSO TEMPO…'' - RISPONDE IL DIRETTORE DELLA RIVISTA: ''NESSUNA CAROGNATA CARO LINUS, IL TUO È UN PENTIMENTO TARDIVO E CONFUSO''

linus

1. RAGAZZI, MI SONO ROTTO IL CAZ*O

Linus sul suo profilo Instagram

 

Ragazzi, adesso mi sono rotto il cazzo. Vi racconto come stanno le cose.

Due settimane fa Rolling Stone mi chiede due righe su Salvini. Scrivo che i migranti sono un problema, che fa bene a farsi sentire, ma che non mi piace il modo e il tono con cui lo fa.

A mia insaputa, vengo messo in un calderone per lanciare una campagna paracula contro di lui. Non lo voterei mai, ma allo stesso modo non avrei mai accettato, sapendolo, di entrare in questo giochino.

linus

 

Il secondo capitolo è che, in conseguenza di questo, come tutti quelli presenti sul giornale, consapevoli o no, divento obiettivo degli speculatori del web. Tra questi il Tempo, che mi fa una telefonata stile Ciao Belli in cui mi chiedono come se si parlasse di gattini se voglio un migrante a casa. Siccome lo faccio di mestiere capisco che è uno scherzo e riattacco.

Da un paio d’ore questa seconda carognata (la prima, ripeto, è quella di Rolling Stone) gira su Facebook ed è partito il linciaggio.

 

A quelli che mi stanno insultando gratuitamente e con grande piacere, se avete avuto la pazienza di arrivare fino qui, chiedo di far girare allo stesso modo quello che ho scritto adesso.

LINUS 1

Poi magari continuate ad odiarmi perché sono della Juve o cagate simili. Ma non fatemi passare per quello che non sono. Grazie

 

 

2. CAROGNATE CHE NON LO ERANO, L’EDITOR-IN-CHIEF DI ROLLING STONE RISPONDE A LINUS          

Giovanni Robertini per www.rollingstone.it

 

Caro Linus,

non capiamo questo pentimento tardivo, piuttosto confuso nelle motivazioni. Nessuna “carognata” da parte nostra, eri perfettamente a conoscenza del fatto che l’iniziativa coinvolgesse molte persone.

Il 19 giugno abbiamo mandato una mail all’ufficio stampa di Radio Deejay, con questo testo:

 

GIOVANNI ROBERTINI

 

“La copertina del prossimo numero di Rolling Stone sarà dedicata alla situazione politica italiana, in particolare modo all’operato del nuovo Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Riteniamo che sia il momento di prendere una poszione forte e chiara rispetto ai provvedimenti messi in atto dal nostro Ministro dell’Interno.

Ci aggiorniamo entro giovedì mattina per avere un primo feedback.”

 

Il 26 giugno ci hai fatto pervenire attraverso il vostro ufficio stampa il tuo testo, che abbiamo pubblicato integralmente. Hai avuto una copia del giornale il giorno prima dell’uscita in edicola. Il sito della radio ha subito pubblicato la news della cover, il giorno dell’uscita. Nessuno era più consapevole di te.

 

ROLLING STONE - IL MANIFESTO CONTRO SALVINI

Capiamo che esporsi in questo paese è uno sport pericoloso, e hai tutta la nostra solidarietà per i prevedibili insulti che ti sono arrivati dalle squadracce web; non per questo possiamo accettare che la realtà delle cose venga alterata. Quello che hai affidato ai social cinque giorni dopo l’uscita del giornale appare, quindi, come un attacco strumentale – forse dettato dall’insofferenza agli insulti ricevuti – a un’iniziativa che non aveva nulla di equivoco.

Noi continuiamo a credere che il punto importante non siano gli insulti che riceviamo ma le posizioni e i valori che difendiamo – si parla di diritti umani, non di politica. Che difenderli sia diventata pratica rischiosa non ci esime dal farlo. Liberissimo di dissociarti da te stesso, ma non ci accusare; il nostro messaggio era molto, molto chiaro.

 

Buon lavoro

matteo salvini bagno piscina confiscata al boss 5

Giovanni Robertini, Editor in Chief

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...