“MINA DISSE NO A FELLINI E A FRANCIS FORD COPPOLA" - LUCA JOSI, CHE DA MANAGER DELLA TIM RIUSCÌ A PORTARLA COME TESTIMONIAL A SANREMO, PARLA DELLA “TIGRE” A 50 ANNI DALL’ADDIO ALLA TV: "IL REGISTA ITALIANO LA VOLEVA PER 'SATYRICON', QUELLO STATUNITENSE AVEVA PENSATO DI AFFIDARLE IL RUOLO DI PROTAGONISTA FEMMINILE DE ‘IL PADRINO’” – PLATINETTE: “MINA ERA AFFASCINATA DA MADONNA. DISSE: ‘QUELLA LÌ NON È BRAVA IN NIENTE E RIESCE IN TUTTO’” - IL PROGETTO DI UN CLAMOROSO RITORNO IN TELEVISIONE - VIDEO
Anticipazione da Oggi -www.oggi.it
Oggi, in edicola domani, dedica la copertina a Mina a 50 anni dal suo addio alla tv: l’ultima sua apparizione pubblica fu proprio il grande concerto alla Bussola Domani di Marina di Pietrasanta, nel 1978, ma il suo addio televisivo avvenne prima: «Milleluci», 11 maggio 1974, mezzo secolo fa.
Su OGGI, i ricordi di alcuni fortunati che l’hanno conosciuta e frequentata, la lettera con cui annunciò «ho deciso che non lavoro proprio più», l’annuncio di un suo nuovo, clamoroso progetto.
Il figlio Massimiliano Pani: «Mamma decise di allontanarsi dalla tv perché capì per prima che cosa sarebbe diventata: lei lavorava con un team di fuoriclasse come Walter Chiari, Raffaella Carrà, Antonello Falqui, Mario Soldati, Amurri e Verde. Quelli erano gli standard a cui era abituata e non aveva intenzione di scendere di livello. Le fecero proposte incredibili per riportarla davanti alle telecamere, inutilmente».
L’impresario Adriano Aragozzini: «Le feci un’offerta mostruosa per organizzare dei concerti al Madison Square Garden di New York ma ricevetti un no senza appello».
Mauro Coruzzi, in arte Platinette, che nel 1981 fondò il primo Mina fans Club approvato dalla cantante: «Era affascinata da Madonna. Disse: “Quella lì non è brava in niente e riesce in tutto”. Gli piaceva il compositore canadese Gino Vannelli: andò a un suo concerto, travestita, con una parrucca riccia in testa».
Cristiano Malgioglio, autore di «Ancora ancora ancora»: «Mi presentai al primo appuntamento con cinque minuti di ritardo e quella fu un’occasione per ricevere la prima lezione. Mi disse: se vuoi essere preso sul serio, devi essere puntuale».
Nella storia di copertina di OGGI, anche la lettera esposta nella mostra «Divismo spettacolo cultura (1950 – 1980) La Bussola di Bernardini», fino al 29 settembre nel Palazzo Mediceo di Serravezza (Lucca) e nel salone espositivo delle Scuderie Granducali, con cui Mina annunciò al patron del noto locale della Versilia: «Sergio caro, te lo dico per lettera perché mi è più facile. Dopo lunga meditazione e travaglio ho deciso che non lavoro proprio più».
In più, in un articolo di Luca Josi, che da manager della Tim riuscì a portarla come testimonial a Sanremo, in ologramma nel 2018 e in voce dal 2017 al 2021, si ricorda che «la desiderarono, senza ottenerla, Fellini per il film “Satyricon” e Francis Ford Coppola per il ruolo di protagonista femminile de “Il padrino” (che dopo il suo rifiuto passò a Diane Keaton)». E si annuncia un clamoroso ritorno: «Dopo anni di tentativi di esplorazioni con Massimiliano Pani siamo stiamo dando vita a un progetto che riporterà in tv la figura e l’immaginario fantastico di Mina. Non abbiamo mai pensato a un biopic, artificio di racconto un po’ prevedibile e forse un po’ limitativo per una storia così poco contenibile. Ne è nato un progetto che, trovata la sua forma, ha cominciato da subito a correre. A presto».
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