macho

MACHO MICIO - IL MITO DEL MACHO ITALIANO E’ FINITO, SOSTITUITO DAL MAMMONE, DALL’UOMO ALLA MANO ALLA RENZI, DAL MANIACO DELL’ESTETICA - NON SIAMO PIU’ GLI STALLONI DI UNA VOLTA: I NORDEUROPEI FANNO L’AMORE MOLTO PIU’ DI NOI E QUI AUMENTANO GLI INTERVENTI PER ALLUNGARSI IL PENE

Silvia Marchetti per “Ozy”

italiani anni sessantaitaliani anni sessanta

 

Giorgio Rossi, oggi 75enne, ricorda i bei tempi andati, quando lavorava come bagnino in una spiaggia di Rimini. Erano gli anni Settanta e le tedesche e le svedesi arrivavano a mucchi, innamorate dei pelosi, mori, stalloni italiani che sfoggiavano gli addominali. «Erano più libere delle italiane, e noi stavamo sempre in cerca di una preda. Le avevamo tutte ai nostri piedi», dice Rossi.

 

il palybot rizzi con la bardotil palybot rizzi con la bardot

Per anni gli uomini italiani sono stati la fantasia sessuale delle donne di tutto il mondo, poi le cose sono cambiate. Il mito del Casanova è scemato e lo stereotipo dello stallone italiano è in rapido declino. Non è una teoria. Secondo “World Atlas on Sexuality”, recentemente pubblicato in Francia, i nordeuropei hanno superato gli italiani: di media fanno sesso 11 volte al mese contro le nostre 8. Inoltre la Società Italiana di Urologia ha sottolineato l’insoddisfazione delle donne: per 4 milioni di coppie il rapporto sessuale dura un paio di minuti. In molti casi la donna scarica il compagno o lo tradisce.

 

il boxer giulio rinaldiil boxer giulio rinaldi

A cosa è dovuta questa tendenza? In parte alla vanità maschile. Gli uomini italiani oggi sono molto concentrati sulla propria bellezza, si fanno pedicure e ceretta, vanno dal parrucchiere ogni settimana. Il salone di bellezza romano di Simona Vecchi ormai ha più clienti maschi che femmine. Un livello di cura dell’estetica quasi maniacale. In aggiunta gli italiani mostrano una certa insicurezza sessuale e ricorrono a rimedi estremi. L’anno scorso è cresciuto del 20% il numero uomini tra i 18 e i 25 anni che si è sottoposto ad interventi al pene.

 

Putin macho manPutin macho man

E’ difficile comportarsi da macho quando sei disoccupato e vivi ancora con mamma e papà. Di certo l’immagine del mammone non è nuova, ma l’impatto della crisi economica è stato devastante. Il machismo regnava nell’impero romano, dove alle donne non erano riconosciuti molti diritti, e anche la vita civica e cattolica ha sempre abbracciato la prospettiva maschile e accolto figure potenti, da Benito Mussolini a Silvio Berlusconi.

 

Dice Ruth Ben-Ghiat, docente di italianistica alla New York University: «Una parte di società si trova a suo agio con il forte leader maschio ma di recente l’armatura è stata scalfita, a favore di tipi più morbidi come il primo ministro Matteo Renzi, che rappresenta un nuovo esempio di macho, giovanile e alla mano». Oggi il machismo è meno aggressivo.

renzi mare renzi mare

 

Le vecchie modalità di rimorchio non sono del tutto scomparse. Alcune donne tornano a  preferire il ragazzo decisamente maschio, vedi la tendenza della scorsa estate, il “dad bod”: qualche muscolo ma anche la pancia da bevitore di birra. E molti ragazzi sono fieri del petto villoso e dei quadricipiti.

 

«Radermi le gambe? Non scherziamo», dice l’ex playboy Rossi. Ci sono posti dove i veri machi sopravvivono, tipo le isole di Ponza e Ventotene, dove gli uomini locali hanno un particolare “gene sessuale” e infatti le donne arrivano in massa.

 

Queste isole sono note per la bellezza, le serate romantiche e la “nightlife” selvaggia. Il rimorchio parte con il consueto giro in barca, seguito dall’aperitivo al tramonto in mezzo al mare o da una nuotata sotto le stelle. Gli isolani non vedono l’ora che arrivi l’estate, quando le turiste cercano quel mix genealogico fra romani e napoletani: occhi neri, capelli ricci, barba o baffi, pelle abbronzata. Ad agosto la proporzione è 4 donne per ogni uomo a

Ventotene, 6 a 1 a Ponza, spiega il trentenne del posto Daniele Coraggio: «E’ un lavoro duro giostrare appuntamenti con varie donne nella stessa sera, perciò molti di noi usano l’agenda. Sbagliamo i loro nomi, è una cosa folle».

 

il saluto romano di mussoliniil saluto romano di mussolini

Anni fa, per i loro antenati, era ancora più dura. Erano pescatori, agricoltori, o prigionieri, con un forte istinto di riproduzione e di sopravvivenza. Insomma è un posto di “uomini veri”, secondo la milanese Francesca Piccone, che qui viene ogni estate da 15 anni, a godersi grotte, scogliere e acque tropicali, ma anche la fauna maschile: «Sanno davvero sedurti e farti sentire donna. Vorrei riportarmeli a casa per l’inverno».

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