MARIA GIOVANNA MAGLIE: “CRITICHE DI HEATHER PARISI? FRANCAMENTE ME NE INFISCHIO. IL MIO TASSO DI DEMOCRAZIA NON È COSÌ ALTO DA CREDERE CHE L’OPINIONE DI UNA GIORNALISTA ESPERTA SU UN TEMA VALGA QUANTO QUELLA DI UNA BALLERINA. SEMBRO TRUMPIANA PERCHÉ FACCIO CONTROINFORMAZIONE: IN ITALIA SI LEGGE LA STESSA NOTIZIA SU TUTTI I MEDIA, E SI TRASCURANO QUELLE CHE NON UBBIDISCONO A UN’OPINIONE PRECONCETTA CONTRO TRUMP”
LA LETTERA DI HEATHER PARISI SU MARIA GIOVANNA MAGLIE:
Da ‘Radio Cusano Campus’
Maria Giovanna Maglie è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Dopo le critiche di Heather Parisi, che ha scritto a Dagospia contro l’articolo della Maglie sulla proposta di Trump di armare gli insegnanti.
“Di fronte ad un’opinione così poco strutturata e motivata come quella espressa nella lettera di Heather Parisi, francamente me ne infischio –ha affermato Maglie-. Intanto Heather Parisi vive tra Italia e Hong Kong, credo che manchi dagli Usa da tanti anni. Ma non è questo il punto.
Il punto è che su Dagospia, che è una straordinaria fonte di informazione e che a differenza della maggior parte dei media italiani non è in emorragia di consensi, ma sta benone, io ho l’opportunità di fare controinformazione sugli Stati Uniti, in un contesto in cui invece l’echo chamber è violentissima e prevalente sugli Usa. Ovvero si fa un’informazione tutta uguale che alimenta se stessa come un’eco, trascurando buona parte delle notizie per assumere un’opinione preconcetta contro Trump.
lorella cuccarini heather parisi
Amo il confronto, ma il mio tasso di democrazia non è così alto da credere che quello che scrive un giornalista sia uguale a quello che scrive una ballerina, non parliamo di piroette o di spaccate. L’opinione mia e di chiunque sia competente non può essere come quella di chi si alza una mattina e decide di dire la sua. Il mestiere di giornalista è stato rovinato anche da questa pretesa, e’ il mestiere più usurpato del mondo.
Mi lusinga il fatto che Heather Parisi voglia ottenere visibilità attraverso me. Quelli che la pensano come lei sono gli stessi che deridevano Trump quando si era candidato e che credevano ciecamente nella vittoria di Hillary Clinton, salvo poi prendersela con il meccanismo del voto elettorale, voluto dai tempi dei Padri Fondatori, e con le interferenze dei russi, dopo la vittoria di Trump.
E’ possibile che io sia diventata trumpiana, che alcuni miei articoli possano sembrare pro-Trump, ma questo perché faccio controinformazione, e a forza di leggere sciocchezze faziose, me l'hanno fatto diventare simpatico.
Heather Parisi dovrebbe sapere che le armi sono un tutt’uno con gli Usa, il diritto alla difesa è nel Secondo Emendamento della Costituzione. Noi non abbiamo quel tipo di sensibilità, ma quella è l’America. Non è necessario odiarla come dice Heather Parisi, basta analizzarla oggettivamente senza sposare una causa o un’altra. Le armi in alcune parti del Paese sono considerate necessarie per vivere. Noi che siamo immersi in una società europea,che a parole detesta le armi e nella quale negli ultimi anni sono avvenuti attentati orrendi con una macchina o con un camion, dovremmo essere più cauti.
L’America è spaccata politicamente: ormai l’antitrumpismo militante e la posizione democratica-liberal spinta appartengono proprio alle aree della East e della West coast e sono in contrasto con il resto del Paese. Negli 8 anni di Obama, dominante era una parte, e l’altra si è sentita schiacciata nella sua identità, ora è il contrario. Con una differenza: quelli che vanno a protestare a New York con le “metoo”, i loro guadagni a Wall Street li accolgono con grande gioia. Non gli piace Trump, gli piace che girino i soldi di nuovo.
Le Americhe sono due, ma la maggioranza non è rappresentata da quella che fa le interviste schifate da Hollywood, è rappresentata dalla fiducia di quelli che hanno trovato lavoro, che hanno avuto aumenti di salario e bonus, dalle imprese galvanizzate dal taglio delle tasse.
MARIA GIOVANNA MAGLIE REAL DONALD TRUMP
Oggi vedo che Barbra Streisand ha rilasciato un’intervista a Variety in cui dice che Trump è un idiota, poi spiega perché ha clonato il suo cane Ma una che ha clonato il cane può permettersi di dire certe cose? E’ una demente, farebbe bene a cantare basta, ammesso che abbia ancora la voce per cantare. Sparatemi se vi fa piacere, ma non è colpa mia se io ho avuto ragione e voi torto. E’ colpa vostra".