IL MALE DELLA BANALITA’ - ANCHE L’ARTE DEL TITOLO SEMBRA ORMAI PERDUTA TRA SCOLASTICHE DECLINAZIONI PRONOMINALI (“IO PRIMA DI TE”) E RIPETIZIONI CHE SANNO DI SCARSA FANTASIA (“L’AMICA GENIALE”, “LA LINGUA GENIALE”) - IL TITOLO PIÙ BELLO IN CLASSIFICA È, CHIARAMENTE, “IL MAGICO POTERE DI SBATTERSENE IL CAZZO”. PERCHÉ È UN TITOLO CHE DICE TUTTO, MA PROPRIO TUTTO TUTTO TUTTO
Antonio D’Orrico per la Lettura - il Corriere della Sera
L' arte del titolo sembra ormai perduta. Nell' ultimo mezzo secolo i titoli più belli sono stati quelli di Gabriel García Márquez. Difficile trovare qualcosa che superi i luminosi esempi di Cronaca di una morte annunciata o Nessuno scrive al colonnello (ancora più devastantemente struggente nell' originale spagnolo:
El coronel no tiene quien le escriba). I titoli della vigente classifica dei best seller volano basso. Scolastiche declinazioni pronominali ( Se ti vedo non esisti ; Nessuno come noi ; Io prima di te ).
Ripetizioni che sanno di scarsa fantasia o di compiti scopiazzati ( La ragazza nell' ombra , La ragazza del treno , La casa dei ragazzi speciali ; ma anche L' amica geniale , La lingua geniale ). Poi ci sono titoli (come Mio fratello rincorre i dinosauri ) che funzionerebbero meglio all' incontrario: I dinosauri rincorrono mio fratello risulterebbe più giusto, più calzante, più vero, visto il tema trattato.
Ma qui il titolo perfetto sarebbe stato quello del monumentale romanzo in una riga di Augusto Monterroso: Quando si svegliò, il dinosauro era ancora lì . Non ci sono più i titoli di una volta e lo dimostrano proprio i titoli di una volta che sono ancora in classifica: Se questo è un uomo di Primo Levi e La banalità del male di Hannah Arendt.
Tra l' altro, il titolo della Arendt rovesciato andrebbe a pennello per l' opera omnia di Fabio Volo (e di tanti altri, forse è il titolo dello spirito dell' epoca attuale): Il male della banalità . Pane per i Bastardi di Pizzofalcone è autopromozionale e promiscuo.
La matematica degli dèi e gli algoritmi degli uomini è un titolo sospeso per eccesso di adelphismo, La bella addormentata in quel posto per eccesso di ribasso. Il titolo più bello in classifica è, chiaramente, Il magico potere di sbattersene il ca**o (satira dei manuali di simil-feng shui e dintorni). Perché è un titolo che dice tutto, ma proprio tutto tutto tutto.