“E’ GIRATA ANCHE LA NOTIZIA CHE IO FOSSI GAY. MI SONO SEMPRE DOMANDATO PERCHÉ…” - MARCO TRAVAGLIO OSPITE DI “BELVE”: “NON CI TROVEREI NULLA DI MALE. E SE LO FOSSI LO DIREI, NON LO NASCONDEREI. COSA HO FATTO IO PER ESSERE UN’ICONA GAY? - BERLUSCONI E’ L’UOMO PIÙ TENACE, RESISTENTE, RESILIENTE CHE SI SIA MAI VISTO. SE NON FOSSE ENTRATO IN POLITICA, ANDARCI A CENA SAREBBE STATO MOLTO PIÙ DIVERTENTE CHE ANDARE A CENA CON TUTTI GLI ALTRI POLITICI - L'UNICA CANNA DELLA MIA VITA CON I COLLEGHI DEL "FATTO" DURANTE UN VIAGGIO A MARRAKECH. MI È CAPITATO DI CENARE UNA VOLTA CON CONTE PERCHE’…”
Da “Belve”
Protagoniste della nuova puntata di Belve - condotto da Francesca Fagnani, in onda questa sera (venerdì 11 giugno), alle 22.55 su Rai2 - sono il direttore Marco Travaglio e la cantante Anna Tatangelo.
L’unica canna mai fumata in vita sua? “con i colleghi del Fatto”. Il rifiuto dell’ipotesi di diventare magistrato “perché è un mestiere terribile”. Il primo complimento della storia a Silvio Berlusconi,”l’uomo più tenace, più resistente, resiliente che si sia mai visto”. La cena con Conte per il sul suo nuovo libro. Le carognate di cui pentirsi: a Mara Carfagna, anni fa. La sorpresa nel sentirsi dire che è gay (“Sì, è girata anche questa…).
Marco Travaglio, prima quota azzurra, intervistato senza filtri per Belve, svela a Francesca Fagnani alcuni clamorosi e inediti particolari sulla sua vita. Come quando la conduttrice gli chiede: Una canna se l’è mai fatta? e il direttore del Fatto Quotidiano “sì, per una scommessa persa. Qualche anno fa, hanno organizzato un viaggio a Marrakech Beatrice Borromeo e i mie colleghi Silvia Truzzi, Gianni Barbacetto, Peter Gomez e Cinzia Monteverdi. Ho fatto il primo tiro, non è successo niente, e tutti mi guardavano come se fossi un animale raro. Ho fatto un secondo tiro e non è successo niente. Al terzo tiro se la sono ripresa e se la sono fatta loro perché hanno capito che andava sprecata...”.
Quanto a Berlusconi, Fagnani riferisce a Travaglio i complimenti al lui rivolti dal Cavaliere e chiede al direttore di restituire almeno un complimento: Gli conceda perlomeno l’onore delle armi, è giusto... “Beh, sicuramente è l’uomo più tenace, più resistente, resiliente che si sia mai visto nella storia. È uno che per puntiglio, e per tigna, e anche per salvarsi le chiappe, ha resistito a qualunque cosa. Forse c’è solo la Raggi che ha resistito tanto quanto lui ... Tanto di cappello alla resistenza”.
Berlusconi è un uomo simpatico? “Io credo che se non fosse entrato in politica, andarci a cena sarebbe stato molto più divertente che andare a cena con tutti gli altri uomini politici che abbiamo visto, che sono tendenzialmente noiosi e quasi tutti mediocri”.
L’ex premier Giuseppe Conte ha letto il suo libro? L’ha chiamata?, chiede Fagnani. “Non so se l’abbia finito, so che aveva cominciato a leggerlo”. E che dice? “Mi ha scritto: accidenti, ho scoperto un sacco di cose che non sapevo o che non mi ricordavo più … non mi ero reso conto del livello dell’aggressione che avevo subito”.
A pranzo con un politico? “Ma io non vado a pranzo con nessuno”. Non le è mai capitato di pranzare o cenare con qualche politico? “Mi è capitato di cenare con Bossi, mi è capitato di cenare con Veltroni…Con Conte? Mi è capitato di cenare una volta con Conte proprio durante la lavorazione del libro perché gli dovevo chiedere un sacco di chiarimenti, soprattutto sulla parte della ricostruzione del Recovery”.
Non mancano le incursioni di Fagnani nella vita privata di Travaglio. Ma il fatto che qualcuno la consideri gay la sorprende? “Sì, è girata anche questa. Mi sono sempre domandato perché… Non ci troverei nulla di male a esserlo se lo fossi, e se lo fossi lo direi, non lo nasconderei Ma lei è un’icona gay? Insiste la Fagnani “C’è un albo delle icone gay? Non lo so, dovrei consultarlo. Però cosa ho fatto io per essere un’icona gay?”, chiude ridendo Travaglio.
Indomabili, ambiziosi, sempre all’attacco e mai gregari alle 22.55 i protagonisti di Belve si prendono il venerdì sera di Raidue, con un ciclo di dieci puntate. Il programma ideato e condotto da Francesca Fagnani con domande dirette e mai cerimoniose puntano a far emergere forza e debolezze dei protagonisti. Feroci e fragili, al tempo stesso.
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