mare fuori

“MARE FUORI” È UNA RIUSCITA MESCOLANZA TRA DUE GENERI FORTI” – ALDO GRASSO IN LODE DELLA SERIE: “È FORSE IL PRIMO GRANDE TENTATIVO DELLA RAI DI BUON USO DELLO STREAMING: VIENE PRIMA PROPOSTA SU RAI PLAY IN MODALITÀ 'BINGE WATCHING' E POI SU RAI2 CON CADENZA SETTIMANALE. MA QUESTO NON GIUSTIFICA IL SUO SUCCESSO: QUALCUNO SOSTIENE CHE È UNA SORTA DI GOMORRA A FIN DI BENE E…” - VIDEO

 

Estratto dell'articolo di Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”

 

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Continua il clamoroso successo di Mare fuori, giunto intanto alla terza stagione.

La serie, inaugurata nel 2020, ideata e scritta da Cristiana Farina e Maurizio Careddu, è ambientata a Napoli, nell’Istituto di Detenzione Minorile, e vede protagonisti ragazzi reclusi alle prese con i richiami esterni delle famiglie (nell’accezione più camorristica del termine) e il loro desiderio di riscatto.

 

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[…] Mare fuori è forse il primo grande tentativo da parte della Rai di buon uso dello streaming: la serie, infatti, viene prima proposta su Rai Play in modalità «binge watching» (in modo che il pubblico giovanile la consumi subito tutta) e poi su Rai2 con cadenza settimanale.

Ovviamente, le modalità di distribuzione da sole non giustificano il successo di Mare fuori .

 

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Qualcuno sostiene che Mare fuori è una sorta di Gomorra a fin di bene (ci sono anche i sottotitoli per capire il dialetto più stretto), una riuscita mescolanza tra due generi forti, teen drama e prison drama, cioè storie di ragazzi in una «istituzione totale». Oltre ai trascorsi personali, alcuni dei ragazzi cominciano a provare un sentimento nuovo, vissuto in stato di reclusione ma mai provato prima nelle loro famiglie, con tutte le insidie che i sentimenti comportano. [...]

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