grande fratello marina la rosa

MARINA LA ROSA, LA 'GATTAMORTA' DEL PRIMO 'GRANDE FRATELLO', SCRIVE A DAGOSPIA E SI SCHIERA CON BETTARINI E CLEMENTE RUSSO: ''VITTIMA SACRIFICATA AL BUONISMO. È NU BRAV' UAGLIONE'' - MARINA RACCONTA LA VITA DI QUEGLI ANNI: ''AEREI PRIVATI CON A BORDO DOLCI, FIORI, CHAMPAGNE. TANTI SOLDI E FACILI, COME SE PIOVESSERO (COL TEMPO SPARITI)'' - DIPOLLINA: ''AL GFVIP SONO ENTUSIASTI DI COME SONO ANDATE LE COSE: ASCOLTI, CORNA E PURE L'INCASTRO BETTARINI-MOSETTI. ROBA DA INZUPPARCI IL PANE (PARDON) PER MESI''

 

1. MARINA LA ROSA: ''STO CON CLEMENTE RUSSO, NU BRAVO GUAGLIONE''

marina la  rosa marina la rosa

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Caro Dago,

 

ho finalmente visto la puntata del Grande Fratello vip e non ho saputo resistere dallo scriverti.

 

Credo, tra l’altro, di poter vantare una certa autorevolezza per commentare il (triste) clamore mediatico creatosi attorno a questa formula di reality. Son passati ben 16 anni da quando, insieme ad altre 9 persone, entrai nella casa più spiata. Era il primo reality in Italia e nessuno sapeva bene cosa fosse tranne lui, Sergio Volpini.

marina la rosa marina la rosa

 

Sergio, ribattezzato - come solo i geni sanno fare - l’Ottusangolo (ma tutto era tranne che ottuso), si informò, studiò cosa fosse questo programma esistente già in altri paesi e decise dunque di partecipare alla selezioni. Selezioni lunghissime, ma vi assicuro che essere scelti tra 16.000 persone fa un certo effetto. Non c’erano dubbi, noi dieci avevamo qualcosa in più, eravamo i prescelti.

 

Subito campione di audience il programma si rivelò un successo. Non si parlava d’altro, per strada, nei ristoranti, sugli autobus, nei bar, nelle redazioni, dai calzolai, nelle testate giornalistiche, università e persino camera e senato.

marina  la  rosamarina la rosa

Non parlerò del vincitore morale di quella prima edizione.

No, lo terrò qui, nel mio cuore.

 

Tuttavia, la cosa più sconcertante di quel programma è che ebbe talmente tanto successo che i sedicenti vip dell’epoca impararono fin da subito ad odiarci. In effetti, com’era possibile che persone normali (sconosciute) entrassero improvvisamente e a pieno titolo nel magico mondo della TV? Improvvisamente eravamo anche noi dei vip senza sapere perché e senza aver faticato per esserlo. A noi dedicavano le copertine di tutti i giornali, per noi le ospitate televisive più pagate, ma anche ospitate nei locali, discoteche, inaugurazioni e sagre del porcino. Insomma altro che vodafone, tutto girava intorno a noi.

marina  la   rosamarina la rosa

 

Mi ricordo di aerei privati che venivano a raccattarmi ovunque mi trovassi per assicurarsi la mia presenza, con a bordo dolci, fiori, bollicine, compresi trucco e parrucco. Soldi intorno a me ma, soprattutto, nelle mie tasche, tanti e facili, come se piovessero (ovviamente col tempo spariti).

 

I fotografi più importanti, i giornalisti più autorevoli, i truccatori più bravi, tutti pazzi per me, la gattamorta. Ma chi fosse poi in realtà questa gattamorta nessuno se lo chiedeva realmente.

marina  la   rosa marina la rosa

 

La televisione è un tritacarne ed io dovevo essere lì, qui, là, qua e anche quo e sempre sorridente. Eh no dai, mi si stava chiedendo un po’ troppo ma questa è un’altra storia.

L’esperimento di Orwell poteva anche andare bene una seconda, forse una terza volta ma non di certo 16 edizioni! Così il Grande Fratello ha pensato bene di proporre una novità, persone già famose. Detto fatto.

 

marina   la   rosamarina la rosa

Mi trovo dunque a scrivere con sentimento misto: da un lato, l’infinita compassione per questi vip, nel senso di comprendere certo il loro stato di disagio e claustrofobia, dall’altro, la conferma delle loro serie difficoltà relazionali. Assistiamo infatti ad una sorta di processo di involuzione umana. Il vip all’interno della casa è man mano costretto a togliere i filtri della celebrità, del personaggio, trasformandosi in persona “normale”, ma non per questo umanamente migliore, anzi…quello che sta accadendo in questi giorni nella casa, nonostante le pailletes di Valeria Marini, altro non è che la triste realtà.

 

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Realtà che il sociologo polacco Bauman chiama “liquida”: i liquidi non hanno infatti consistenza, una realtà ignorante, effimera, in cui l’unica cosa che conta è la forma, non la sostanza.

E così i nostri cari vip, una volta tolta la maschera, danno il peggio di se stessi.

 

Marina La Rosa su Vanity FairMarina La Rosa su Vanity Fair

Si sa tuttavia che questo “peggio” fa audience. In mancanza di scoop o altre notizie (all’infuori certo della volgarità della Mosetti senior), si è pensato bene di montare un caso inesistente: protagonisti i due energumeni muscolosi che tutto sembrano tranne che due geni.

 

E infatti, se Bettarini da un lato ha fatto la lista delle donne che avrebbe penetrato, dall’altro Clemente Russo, in maniera poco carina, avrebbe apostrofato l’ex moglie traditrice del suddetto aggiungendo che se fosse stato lui ad essere tradito avrebbe senz’altro ucciso sua moglie.

bettarini in lacrimebettarini in lacrime

 

Andiamo per ordine: Bettarini non sarà stato di certo un gentleman, ma non ha fatto niente di diverso da ciò che fanno la maggior parte degli uomini, piuttosto trovo alquanto bizzarro che due delle donne all’interno della casa facciano parte della stessa lista. Ma, in tutta sincerità, fosse stato Brad Pitt, anch’io ne avrei voluto far parte. Insomma, de gustibus…

 

Grande Fratello Vip - Blasi BettariniGrande Fratello Vip - Blasi Bettarini

In quanto all’ “assassino”, Clemente Russo per intenderci, trovo più che esagerata l’accusa di istigazione al femminicidio.. Quando è stato formulato il maldestro atto d’accusa dallo studio televisivo nei suoi confronti, lui – dopo aver pensato fosse uno scherzo - ha abbozzato una frase del tipo “il reality è reality”. Nulla di più vero. Il campione è stato addirittura chiamato a scusarsi pubblicamente per ossequiare il finto buonismo, che deve pur sempre regnare nel tubo catodico.

gfvip clemente russo e bettarini  7gfvip clemente russo e bettarini 7

 

Più che assassino è solo la vittima sacrificale della puntata, da esporre sull’altare della sacra audience.

Io non ci sto. Io sto con Clemente, nu brav’ uaglione.

Chiudo con la (chiamiamola) conduzione, nonostante Ilary non governi magistralmente la lingua italiana, io la guarderei per ore ed ore ed ore.. aò è bella da morì, ammappete!

 

 

Marina La Rosa

(Ex gattamorta)

 

 

2. IL CASO RUSSO-BETTARINI E LA LOGICA SPIETATA DEL REALITY ALL' ITALIANA

clemente russoclemente russo

Antonio Dipollina per “La Repubblica

 

Gli apprendisti stregoni, presunti, del Grande Fratello Vip ieri hanno prima stappato champagne - (l' immenso guaio degli ultimi giorni ha fatto recuperare lunedì sera i tre punti di share persi dall' inizio. Miserelli? Di questi tempi?). Poi si sono messi subito all' opera per capire come tirare in lungo nelle prossime puntate il caso Clemente Russo-Bettarini. A quel punto, volendo, ci stava anche un minimo di riprovazione e di bla-bla-bla e di voglia di riaffermare fermezza vantandosi dell' espulsione dalla casa del pugile (e Bettarini? Mai ipotizzato).

marina  la  rosa marina la rosa

 

Intanto la vicenda continua a viaggiare su altri binari, sui social ovviamente, ma c' è tornato sopra anche il ministro della Giustizia Orlando ribadendo che «un poliziotto penitenziario che dice che lascerebbe stesa una donna nel caso la tradisca, essendo la polizia penitenziaria polizia delle garanzie, non ci fa fare un passo avanti». E Clemente? Lungo messaggio di scuse, a tutti.

 

Chi non ci sta è l' Arcigay, che tramite il segretario nazionale Piazzoni prova con qualcosa del tipo "ma che diavolo state dicendo?" ricordando che al GfVip mentre si prendevano le distanze e si manifestava riprovazione al concorrente si concedevano nuovi riflettori invitandolo in studio per il talk-show. Il pubblico, è l' invito dell' associazione, cambi canale.

clemente russo clemente russo

 

Appunto, sarebbe tutto lì, per una vicenda che da un lato richiama polemiche ammuffite (la bestemmia di Ceccherini all' Isola dei Famosi festeggia giusto il decennale), dall' altro costringe a rimestare nel dibattito sulla logica dei reality, soprattutto quelli vagamente estremi e in diretta e per il grande pubblico.

 

 le nozze di clemente russo le nozze di clemente russo

Al GfVip sono contriti? Secondo una robusta corrente di pensiero, al GfVip sono entusiasti e non ci pensano proprio a passare per degli incapaci che non hanno vigilato abbastanza. Dopodiché si può credere tutto: che appena quella notte Bettarini e Russo hanno iniziato la loro tirata da ubriachi qualcuno avrebbe dovuto spegnere tutto, microfoni compresi. Oppure che in regia gli addetti, in teoria più che vigili sempre, hanno esultato da subito mettendosi immediatamente a pensare al seguito.

 

Ovvero, alla puntata di lunedì sera, a cosa fare e non fare, dire e non dire, chi tirare in ballo e (soprattutto) chi no - inutile il richiamo dell' avvocato di Simona Ventura a non proseguire nella faccenda, ma del resto nessun nome è stato fatto, se qualcuno avesse visto la puntata senza sapere della storia non ci avrebbe capito nulla, ma quello non è stato un problema.

stefano bettarini clemente russostefano bettarini clemente russo

 

Per Clemente Russo, anello debole e più esposto e autore della frase demente, il destino era segnato: ma il personaggio si presta eccome a scene di ravvedimento&evoluzione della storia. Per Bettarini, beh, che avrà detto poi di eccessivo o che qualunque seguace di gossip non sapesse già? Peraltro il reality vive di scene madri annunciate e poi vissute: e una delle conquiste vantate dalla sex-machine ex Sampdoria sta addirittura dentro la Casa, ovvero Antonella Mosetti. C' è da inzupparci il pane - pardon - per mesi, altro che solo per le puntate che restano.

 

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In pratica, al GfVip tira di tutto tranne l' aria di sentirsi appunto come gli apprendisti stregoni a cui la situazione è sfuggita di mano.

Tutt' altro, siamo qui per lo show, se è al limite meglio e l' importante, se c' è una crisi, è governarla cavando fuori tutto il sangue possibile dalle rape, e relative teste. Soltanto, per la caratura complessiva, facendo riuscire tutto ancora più desolante di quello che poteva essere.

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