
“I CAMPI FLEGREI SONO IL NOSTRO SUPERVULCANO, NON POSSONO VIVERCI SOPRA 500MILA PERSONE” - IL GEOLOGO MARIO TOZZI SPIEGA PERCHE’ L’AREA TRA POZZUOLI E NAPOLI E’ PIU’ PERICOLOSA DEL VESUVIO: "SI TRATTA DI 29 VULCANI E CENTRI ERUTTIVI CHE SONO STATI TUTTI NASCOSTI. È UN PENTOLONE SOTTERRANEO IN GRADO DI SPRIGIONARE ERUZIONI ESPLOSIVE, IN LINEA TEORICA DEVASTANTI. INVECE DI PERSUADERE LA GENTE AD ANDAR VIA, ABBIAMO INVOGLIATO A VIVERCI, ABBIAMO CONTINUATO A COSTRUIRE” - VIDEO
Simona Brandolini per napoli.corriere.it - Estratti
Ripubblichiamo l’intervista al geologo Mario Tozzi, realizzata all'indomani della scossa di terremoto di magnitudo 4.4 registrata il 20 maggio 2024 nell'area dei Campi Flegrei. L'intensità, la più forte degli ultimi quarant'anni, era stata analoga a quella del terremoto di questa notte.
«I Campi Flegrei sono il nostro supervulcano, quello davvero pericoloso, più del Vesuvio, quello suscettibile di attività devastanti. E ci vivono 500-600mila persone». Mario Tozzi, primo ricercatore del Cnr, il divulgatore per antonomasia, geologo che guida Sapiens su Rai3 (la prossima puntata sarà proprio sui Campi Flegrei, oggi è uscito un suo lungo articolo su La Stampa). Uno abituato a non edulcorare pillole indigeribili.
Cosa vuol dire supervulcano? Qual è la differenza con il Vesuvio?
«È un pentolone sotterraneo pieno di magma ribollente, ed è in grado di sprigionare eruzioni esplosive, in linea teorica devastanti. Nello scenario più catastrofico al momento non ipotizzabile, pur essendo possibile, dovremo parlare di esodo non evacuazione. In ogni caso si tratta di 29 vulcani e centri eruttivi che sono stati tutti nascosti».
Nascosti?
«Certo, da un ospedale, da un ippodromo, e poi da un quartiere e da una città di quasi 80.000 abitanti. Solo la Solfatara e gli Astroni appaiono ancora come vulcani. Degli altri ogni traccia è stata cancellata da case, asfalto e cemento. E così ogni memoria è stata cancellata. Nel 1538 nacque in pochissimi giorni un vulcano di tutto rispetto (il Monte Nuovo). Invece continuiamo a trattare i Campi Flegrei come un territorio qualsiasi. Piuttosto che persuadere la gente ad andar via, abbiamo invogliato a viverci, abbiamo continuato a costruire».
(...)
Segnali che dovrebbero essere interpretati con 72 ore d’anticipo?
«La domanda è un’altra: sapremmo utilizzare quel tempo? Stiamo facendo prevenzione? I piani di evacuazione sono aggiornati, ma le esercitazioni sono state fatte?».
La prossima esercitazione si terrà a fine maggio.
«Uno dei punti fondamentali è questo. Il mezzo milione di cittadini a rischio sa cosa deve fare? Cioè bisogna convincere le persone a scappare lasciando tutto a casa, compresa la propria auto, a recarsi in un punto di raccolta e prendere un mezzo pubblico per andare chissà dove. I cittadini sono pronti a fare questo? Altrimenti ci troveremmo a sapere dell’eruzione con 72 ore di anticipo ma poi avere le strade intasate».
I sindaci chiedono un sisma-bonus per mettere in sicurezza le abitazioni.
«Contro i terremoti costruire bene ti salva la vita, ma contro le eruzioni esplosive a nulla serve e l'unica cosa da fare è andarsene».
I cittadini sono nel panico e lamentano di essere stati lasciati soli.
«La prima pietra deve essere messa proprio dai cittadini. Le condizioni necessarie sono: cittadini non disposti a costruire ovunque, amministratori che facciano rispettare le regole, uno Stato che curi le regioni a rischio in maniera adeguata. Il rischio vulcanico nei Campi Flegrei non dipende solo dal supervulcano, dipende soprattutto da noi».
ERRORE DELL INGV - MAGNITUDO 9 TERREMOTO CAMPI FLEGREI
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scossa di terremoto campi flegrei - 16 febbraio 2025
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