favole horror

IL LATO HORROR DELLE FAVOLE - CENERENTOLA SPLATTER, CAPPUCCETTO ROSSO PULP, LA MATRIGNA CANNIBALE E IL PRINCIPE NECROFILO DI BIANCANEVE: I DETTAGLI TRUCI DELLE FIABE DEI FRATELLI GRIMM POI EDULCORATI PER I BAMBINI DELLA BORGHESIA TEDESCA EMERGENTE

CENERENTOLA CENERENTOLA

Ernesto Ferrero per “la Stampa”

 

Oggi che l' idea dell' autore demiurgo, unico e inimitabile, viene messa in ombra dal nuovo modello social di una collettività che concorre all' elaborazione del testo in modo quasi assembleare, fa un certo effetto scoprire che l'intento di pubblicare un libro il cui autore era semplicemente il popolo risale agli inizi dell' Ottocento, e si deve a quelli che dovevano poi diventare un brand mondiale della fiaba: i fratelli Grimm.
 

Figli di un avvocato dell' Assia, l' austero Jacob e il gaio e socievole Wilhelm, diversi e complementari, anzi inseparabili come due siamesi, infaticabili topi di biblioteca e patrioti, si ripromettevano nientemeno di fondare l'identità culturale della Germania, frammentata in decine di staterelli, traumatizzata da Napoleone, minacciata dall' egemonia prussiana.

 

cenerentola ubriaconacenerentola ubriacona

L'imperatore aveva preso a modello l' antichità classica? I romantici tedeschi si volevano costituire una loro antichità, quella del Medioevo, come deposito di valori fondativi: la voce del popolo come voce di Dio. Il maestro dei Grimm, l' illustre giurista Savigny, sosteneva non a caso che non si può comprendere il presente senza conoscere il passato.
 

Un editing di 45 anni

Non inventavano, i fratelli: raccoglievano con scrupolo scientifico le voci contadine e borghesi che tramandavano l' immenso patrimonio di canti popolari, proverbi e fiabe come un tesoro in cui si annidava l' anima profonda del Paese: semplice, saggia, profonda.

 

Non volevano affermare la superiorità di una razza, ma valorizzare i «prodotti della terra», un capitale condiviso di esperienze raccontate in una lingua varia, articolata, plurale. Prima dell' unità politica, bisogna costruire quella culturale. Una bella intuizione, che varrebbe anche per l' incerta, balbettante Europa di oggi.
 

Le Fiabe per bambini e famiglie , pubblicate in due tomi nel 1812-15, sono subito un successo, prontamente imitato, ripreso, adattato un po' ovunque. I bambini erano sempre rimasti un po' esclusi dalle narrazioni come entità sostanzialmente marginali.

 

biancaneve casalinga disperatabiancaneve casalinga disperata

Rappresentavano un problema di bocche da sfamare, o di lavoro minorile da sfruttare. Adesso non solo diventavano i protagonisti di tante storie, tenaci, astuti, capaci di tener testa al mondo dei grandi, sempre un po' rozzi e bonaccioni, di compiere meritate ascese sociali.

 

Diventavano un mercato assai appetibile. I Grimm non si fermarono certo. Continuarono a raccogliere materiali, a sottoporre le fiabe già pubblicate a un editing continuo, che durò ben 45 anni. Scoprivano il marketing, l' opportunità di rispondere alle sempre mutevoli esigenze del mercato.
 

Pasti cannibalici

Nella neonata Germania unita del 1871 il loro diventava il libro nazionale per eccellenza, immancabile in ogni biblioteca famigliare. Sono ben sei le edizioni che portano a quella definitiva del 1857, in cui i due poligrafi si dimostrano assai abili a adeguarsi a quello che ritengono culturalmente e politicamente corretto, ma anche a abbellire, a integrare i canovacci della tradizione orale con qualche optional gradevole.

 

Meno schizzi di sangue e effetti splatter , meno echi di un Medioevo un po' barbarico e ferino, meno particolari trucibaldi. Ai piccoli lettori della nuova borghesia emergente si doveva pure qualche riguardo.
 

CAPPUCCETTO ROSSOCAPPUCCETTO ROSSO

Ce ne accorgiamo con divertita sorpresa adesso che l' editore Donzelli arricchisce il suo già benemerito corpus di fiabe d' ogni tempo e Paese (in cui spiccano i nostri Pitrè e Capuana) proprio pubblicando integralmente il ruspante Ur-Grimm originale del 1812-15 per le attente cure di Camilla Miglio, e con 24 tavole a colori di Fabian Negrin ( Tutte le fiabe , pp. XXXVI-670, € 35).
 

Prima sorpresa: le matrigne cattive di Biancaneve o di Hänsel e Gretel non sono tali, come avevamo sempre creduto, ma madri snaturate, ciò che le rende ancora più riprovevoli.

 

Quella di Biancaneve è invidiosa della bellezza della figlia, che a soli sette anni è già radiosa, tanto da ordinare al cacciatore di ucciderla e portarle indietro polmoni e fegato: se li sarebbe cucinati di gusto con sale e pepe (macabro dettaglio che ovviamente sparirà). Quanto alla madre dei fratellini, non sapendo come nutrirli, non si perita di spedirli per due volte nel bosco, incurante dei dubbi e dei rimorsi del marito.
 

BARBABLUBARBABLU

Il principe necrofilo

Ci sono altri dettagli perturbanti, nella Biancaneve del 1812. Il principe necrofilo si fa consegnare dai sette nani la bara di cristallo in cui avevano rinchiuso la loro amata badante, e se la porta al castello, dove non si stanca di rimirarsela notte e giorno.

 

I servi, seccati di dover accudire tutto il giorno la defunta, la prendono letteralmente a calci. E così, per una fiabesca eterogenesi dei fini, le fanno risputare il pezzetto di mela avvelenata che le era rimasto in gola, e dunque risvegliare.
 

La prima Cappuccetto Rosso è una che si fa abbindolare dal Lupo con colpevole incoscienza, e invece di andare dalla nonna si distrae con i fiori del bosco. Raperenzolo, che a onta del nome è la più bella bambina del mondo, rinchiusa in una torre da una fata malvagia vi fa salire quotidianamente il bel principe sciogliendo le sue lunghe trecce.

 

RAPERENZOLO PORNORAPERENZOLO PORNO

«I due se la spassarono per un bel po'», fino a quando la fanciulla ha la faccia tosta di chiedere alla fata come mai i vestiti le si fanno sempre più stretti e non le entrano più. Cacciata in un deserto, partorisce due gemelli.
 

Dalla Cina alla Germania

Ma è anche vero che i Grimm, quando devono cucinare una fiaba che appartiene ad altre tradizioni e magari viene di lontano, dalla Francia o addirittura dalla Cina, come Cenerentola (il che spiegherebbe l' ossessione dei piedi piccoli), finiscono per lavorarla alla tedesca, cioè inserendo nell' ultima stesura i particolari horror cari alla loro giovinezza.

 

Non spariscono dal racconto iniziale solo la carrozza con i sei cavalli bianchi bardati e piumati e il lacchè in livrea azzurra, che davano al viaggio verso corte una confortevole aria disneyana. Fanno accecare le due sorellastre, che già avevano cercato di entrare nella scarpina (d' oro e non di cristallo come in Perrault) tagliandosi dita e pezzi di calcagno, da quelle stesse provvide colombe che avevano presieduto alla trasformazione della ex servetta fuligginosa.
 

FAVOLE HORROR 9FAVOLE HORROR 9

Forse sapevano, i due sagaci fratelli, che nei corsi e ricorsi della storia l' horror finisce sempre per vincere.

 

Ultimi Dagoreport

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…

fortunato ortombina barbara berlusconi diana bracco giovanni bazoli teatro alla scala

DAGOREPORT - MA CHE È, LA SCALA O UNO YACHT CLUB? IL REQUISITO PRINCIPALE PER ENTRARE NEL CDA DELLA SCALA SEMBRA ORMAI ESSERE QUELLO DI AVERE UNA "BARCA" DI ALMENO 40 METRI – TRA I GIÀ PRESENTI IN CDA, IL VELIERO DI FRANCESCO MICHELI È LEGGENDARIO, ARREDATO DA QUADRI E DA UN PIANOFORTE A CODA. VACANZE IN BARCA ANCHE PER BAZOLI E MAITE CARPIO CONIUGATA BULGARI - E LE NEW-ENTRY? DIANA BRACCO VELEGGIAVA SU “BEATRICE”, UN'IMBARCAZIONE IN LEGNO DI VALORE STORICO, DA LEI DONATA AL COMUNE DI IMPERIA. BARBARA BERLUSCONI, INVECE, USA IL LUSSUOSO YACHT DI PAPI SILVIO, IL “MORNING GLORY”…

michael czerny kevin joseph farrell bergoglio papa francesco vaticano pietro parolin matteo zuppi

PAPA FRANCESCO COME STA? IL PONTEFICE 88ENNE È TORNATO DAL BLITZ DI 9 ORE IN CORSICA DEL 15 DICEMBRE SCORSO CON UNA BRONCOPOLMONITE CHE NON GLI DA’ TREGUA: COLPI DI TOSSE, IL CONTINUO RESPIRO SPOSSATO, IN COSTANTE MANCANZA D'OSSIGENO - I MEDICI DELLA SANTA SEDE STANNO CURANDO LA BRONCOPOLMONITE CON DOSI MASSICCE DI CORTISONE. E CORRE VOCE CHE LO VOGLIONO PORTARE AL POLICLINICO GEMELLI PER RIMETTERLO IN PIEDI, MA LUI RIFIUTA (PREFERISCE IL FATEBENEFRATELLI) - I CARDINALI FEDELISSIMI DI FRANCESCO (TRA CUI MICHAEL CZERNY E KEVIN JOSEPH FARRELL) SI DANNO MOLTO DA FARE PER LA SALUTE DI BERGOGLIO. E TE CREDO: NELLA CHIESA VIGE UNO SPOIL SYSTEM RADICALE: IL GIORNO IN CUI IL PONTEFICE VOLA NELLA CASA DEL SIGNORE, TUTTE LE CARICHE DELLA CURIA ROMANA DECADONO…

daniela santanche giorgia meloni

LA “SANTA” NON MOLLA – DI FRONTE AL PRESSING SEMPRE PIÙ INSISTENTE DEI FRATELLI D’ITALIA, COMPRESO IL SUO AMICO LA RUSSA, E ALLA MOZIONE DI SFIDUCIA OGGI ALLA CAMERA, LA MINISTRA DEL TURISMO RESTA AL SUO POSTO. E OSTENTA SICUREZZA ANCHEGGIANDO CON PULCINELLA A MILANO. IMMAGINI CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA SEDIA I CAMERATI DI FRATELLI D'ITALIA, CHE CHIEDONO LA SUA TESTA ALLA MELONI. EVIDENTEMENTE, LA “PITONESSA” HA DEGLI ASSI NELLA MANICA SCONOSCIUTI AI PIU', CHE LA RENDONO SICURA DI NON POTER ESSERE FATTA FUORI…