PER CHI FOSSE PREOCCUPATO DELLA SORTE DI MATTARELLA, IL PRESIDENTE INVISIBILE, TRANQUILLI: ECCOLO AL QUIRINALE CON GLI STUDENTI DELL’OSSERVATORIO DI CECCHERINI - “LEGGETE I GIORNALI, NON BASTANO I TWEET”
Andrea Ribaudo per il “Corriere della Sera”
Sarà una giornata indimenticabile per alcuni studenti e professori delle scuole superiori italiane che, al Quirinale, sono stati ricevuti dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ascoltato le loro esperienze di partecipanti al progetto «Il Quotidiano in classe», promosso dal 2000 dall’Osservatorio permanente giovani-editori(Opge). «Sono molto contento di festeggiare insieme i 15 anni di questa iniziativa straordinaria - ha detto il capo dello Stato -. L’entusiasmo e la tenacia di Andrea Ceccherini (presidente dell’Opge ndr ) hanno stimolato un’esperienza così preziosa che è molto diffusa e viva nelle nostre scuole».
maurizio costa benito benedini
Infatti, sono oltre 2 milioni gli studenti delle scuole superiori che partecipano al progetto che prevede la lettura critica di tre quotidiani in aula con la guida di 45.400 docenti.
«I nostri giovani avvertono con gli insegnanti la necessità di informarsi - ha continuato Mattarella - e padroneggiare gli strumenti che consentono conoscenza». Il capo dello Stato ha anche ricordato ai giovani quanto sia importante la lettura, anche per i «nativi digitali».
gabriele galateri di genola maurizio beretta
«Le nuove tecnologie aumentano le libertà e le opportunità - ha detto - ma non credo che in futuro esisteranno solo immagini, espressioni in 100 caratteri o frasi incompiute: la lettura sarà insostituibile perché è l’unico strumento che consente di sviluppare una reale capacità critica e di confronto con gli altri. Per questo è importante anche il vostro progetto di alfabetizzazione economica e finanziaria (Young Factor ndr )».
Spirito critico e conoscenza dei media sono le fondamenta del progetto di Ceccherini che, ieri, è arrivato al Colle insieme ai direttori dei 17 giornali che partecipano all’iniziativa, ai loro editori, ai rappresentanti di 22 fondazioni bancarie e 8 aziende dotate di responsabilità sociale. «Tutto questo è stato possibile - ha spiegato Ceccherini - perché si è raccolta intorno all’Osservatorio un’inedita compagine civile, una straordinaria alleanza sociale che ha saputo promuovere un’iniziativa di rilievo pubblico ma senza ricevere denaro pubblico».
osservatorio giovani editori al quirinale
mattarella e gli studenti al quirinale
Insieme agli studenti un ruolo chiave è quello degli insegnanti. «Sono loro i veri protagonisti di questa impresa e va a loro il merito di questo risultato - ha concluso Ceccherini -. Hanno abbracciato questa nostra iniziativa, per rilanciare la “cenerentola” della scuola italiana: la vecchia lezione di educazione civica». E proprio alunni e docenti hanno parlato, molto applauditi, al Quirinale. «Abbiamo imparato a usare il giornale come strumento fondamentale che ci stimola a pensare - ha spiegato Letizia Travaglino, 17 anni, studentessa di Monza - e a maturare nostre opinioni personali».
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Il suo collega Emanuele D’Eliseo, 17 anni, di Ravenna ha ricordato che «quest’anno abbiamo avuto la possibilità di intervistare personaggi del mondo dell’editoria come James Murdoch da pari a pari e ci siamo sentiti anche noi giornalisti». Infine, la professoressa Silvia Lacomba di Torino: «Le notizie lette in classe consentono agli studenti di acquisire consapevolezza e di capire gli eventi drammatici di questi giorni».