MENO MALE CHE FIORELLO C’È – A ECCEZIONE DEL SUCCESSO DELLO SHOWMAN SICULO, LA TV È LA SOLITA LANDA DESOLATA DI FLOP E MORTI DI FAMA: ELISA ISOARDI È TORNATA IN TV, MA NON SE N’È ACCORTO NESSUNO – IL PROGRAMMA DI ILARIA D’AMICO GALLEGGIA NELL’ANONIMATO: CHI NE HA SENTITO PARLARE È PERCHÉ HA LETTO DEI MISERI ASCOLTI – ENRICO PAPI È RIUSCITO A INANELLARE DUE INSUCCESSI UNO DIETRO L’ALTRO E… - LE PAGELLE DI RENATO FRANCO
Renato Franco per www.corriere.it
Elisa Isoardi: 5
Vorrei dirti che... il programma non se l’è filato nessuno. Vorrei dirti che... il programma non ha nemmeno due righe su Wikipedia. Vorrei dirti che... il programma condotto da Elisa Isoardi si intitola «Vorrei dirti che...» ma non se ne è accorto nessuno. Vorrei dirti che... a furia di scrivere Vorrei dirti che... è un attimo che diventi Jack Nicholson in «Shining». Vorrei dirti che... gli ascolti, quali ascolti?
Ilaria D’Amico: 5
Su Rete4 il talk populista di Del Debbio, su La7 il talk socialista di Formigli, su Rai2 il talk né carne né pesce di Ilaria D’Amico. La seconda rete ormai da anni cerca di trovare al giovedì un talk «alla Santoro» dopo averlo cacciato. Ma ogni tentativo è miseramente fallito. Come questo «Che c’è di nuovo» che galleggia nell’anonimato: ascolti bassi e nessuna traccia nel dibattito pubblico
Rai2: 2
Diceva Agatha Christie: «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova». Isoardi su Rai2, D’Amico pure, Conticini (un mistero) anche. Il grande fallimento dell’anno è il rilancio di Rai2 che fa di tutto per meritarsi la nomea di Rai2% come lo share che di solito realizza. Con Rai1 e Rai3 che hanno un’identità precisa, viale Mazzini ha puntato forte sulla seconda rete che però inanella flop uno dietro l’altro
Fiorello: 8
Unica eccezione Fiorello, ma qui è facile invocare la triade Grazia Graziella e... Perché Fiorello è un fuoriclasse indipendente dalla rete di messa in onda. «Viva Rai2!» supera il 14% di share (prima in quella fascia era all’1%). La forza del programma sta nel format, ovvero Fiorello, perché puoi prendere tutti i format che vuoi, ma uno bravo fa la differenza
I soliti noti: 7,5
Di qua Amadeus (un super Sanremo e la garanzia I Soliti Ignoti), Milly Carlucci, Antonella Clerici, Carlo Conti e Fabio Fazio; di là Maria De Filippi che fa per cinque: il prime time delle ammiraglie Rai e Mediaset è in mano agli splendidi sessantenni che garantiscono sempre ascolti milionari in prima serata. La banda dei soliti noti
The White Lotus: 8
La stagione 1 o la stagione 2? Non c’è differenza, è la miglior miniserie dell’anno. Una black comedy che analizza sotto la lente dell’ironia un certo tipo di borghesia bianca americana e riflette sull’impatto che i soldi hanno in ogni tipo di relazione. Gente in vacanza in un posto paradisiaco ma che si sente in trappola: è questo lo scarto narrativo che avvince il telespettatore, una vibrazione inquietante accentuata dalla colonna sonora di Cristobal Tapia de Veer, che sembra inghiottire in un attacco di ansia tropicale e mediterraneo gli ospiti del resort e i guardoni a casa
Enrico Papi: 5
Due programmi, due mezzi buchi nell’acqua. «Big Show» con una media del 10,8%, «Scherzi a parte» al 12,6%. Troppo poco per Canale 5 e per Enrico Papi a cui Mediaset ha forse dato troppa fiducia
Le fiction di Santamaria e Guanciale: 5
«L’Ora» con Claudio Santamaria su Canale 5; «Sopravvissuti» con Lino Guanciale su Rai1. La delusione fatta a fiction è in questi due titoli. Soprattutto il secondo: coproduzione internazionale e budget importante, che però a occhio è stato tutto speso per le scene in mezzo al mare