MENTANA RISPONDE A SCALFARI (CENSURANDOLO) - “ANDAVA BENE UN'INFORMAZIONE SENZA SUDDITANZE FINCHÉ C'ERA BERLUSCONI, MA ORA BISOGNA ESSERE "RESPONSABILI" E "SOBRI", PER NON DISTURBARE MONTI?” - “LA LIBERTÀ DI INFORMARE VA ESERCITATA ANCHE QUANDO CHI GOVERNA NON ORGANIZZA FESTINI. GRILLO È UN FENOMENO MAI VISTO FINORA” - BRAVO CHICCO. MA PERCHÉ SU FACEBOOK HAI CENSURATO I CAPOVERSI Più DURI DI SCALFARI, QUELLO IN CUI TI DÀ DEL “GURU IN GRADO DI SCARDINARE LA DEMOCRAZIA PARLAMENTARE”?…

1- PERCHÉ MENTANA CENSURA SCALFARI?

Dagonota: Chicco Mentana ha subito pubblicato sul suo profilo Facebook l'editoriale di Scalfari, che sull' "Espresso" lo ha criticato duramente. Il testo era preceduta da questa premessa: "Stamattina Eugenio Scalfari, nella sua rubrica sull'Espresso, ha voluto analizzare il mio ruolo alla guida del tgla7 in questa fase politica così turbolenta. Siccome esprime una tesi molto forte, è giusto e corretto che ve lo faccia leggere prima di rispondergli, tra un paio d'ore. Il titolo dell'articolo è "Beppe Mentana". Leggendolo capirete perchè."

Ottimo, bene, "full disclosure", piena trasparenza, come dicono gli ameregani. Mentana ha pubblicato l'editoriale di Scalfari per dare possibilità ai suoi 55 mila seguaci di Facebook di farsi un'idea dell'attacco, prima di pubblicare la sua risposta (che alleghiamo qui sotto). E i suoi fan non si sono tirati indietro dal dibattito: finora, 758 commenti, quasi tutti di sostegno al direttore del TG di La7, e di attacco contro il quasi novantenne Scalfari.

Solo che il dibattito è stato, diciamo così, falsato. Perché Chicco si è scordato (?) di pubblicare gli ultimi tre paragrafi dell'editoriale di Scalfari, quelli più cattivi, in cui il Fondatore lo descrive da una parte come un "leader, guru ideologico in grado di soppiantare Grillo, Travaglio e Santoro", ma dall'altra come "il pericolo pubblico di tutti i democratici di questo Paese, in grado di scardinare la democrazia parlamentare". Una frase da ridere, certo, ma perché Mentana ha scelto di sottrarla al giudizio adorante dei suoi seguaci?

Non sarà davvero lo spauracchio anti-democratico paventato da Eu-Genio??? [qui parte una musica tetra a effetto horror-comico].

Il pezzo dell'editoriale di Scalfari che manca dal post di Mentana:
" (...) Recentemente Mentana ha fatto un passo più avanti, si è fatto sponsor di una lista di giovani senza lavoro. Cofferati - che non è certo un reazionario ma un sindacalista di battaglia - gli ha spiegato che una lista del genere sarebbe pura demagogia, ma lui si è battuto come un leone davanti ai microfoni della Gruber per sostenere la sua idea. Se continua così diventerà l'erede di Grillo, con tanto di televisione e di "Facebook" a disposizione.

Ho già detto che adoro Mentana. Lui è un bravissimo giornalista e conduttore ma anche un bravissimo editore, ne ha tutte le capacità. Può anche diventare un guru ideologico che miri a scardinare un sistema logoro, e potrà anche intravedere una nuova architettura istituzionale, cosa che Grillo non farà mai perché non è culturalmente in grado.

Sentite me: Enrico è un leader. Potenzialmente per scardinare la democrazia parlamentare è di gran lunga più incisivo di Grillo, di Travaglio, di Santoro. Io lo adoro ma è sulla strada di diventare il pericolo pubblico di tutti i democratici di questo Paese.

2- LA RISPOSTA DI MENTANA A SCALFARI: LA REALTÀ (L'ASCESA DI GRILLO) NON VA SFUMATA PER CARITÀ DI PATRIA
Enrico Mentana sulla sua pagina Facebook
https://www.facebook.com/pages/Enrico-Mentana-pagina-ufficiale-bis/92106667544

L'articolo di Scalfari non mi ha sorpreso: Eugenio, che è e resta un grande giornalista, ha messo nero su bianco concetti critici che da qualche tempo mi accade di ascoltare. In sostanza: andava bene un'informazione completa e senza sudditanze finchè c'era Berlusconi, ma ora bisogna essere tutti "responsabili" e "sobri", per non disturbare il tentativo di salvataggio di Monti e l'opera di ri-legittimazione dei partiti tradizionali. Io penso invece, da sempre, che le notizie siano le notizie, e nient'altro.

Se un partito di maggioranza prende un'iniziativa meritevole è doveroso darne conto, ma se fa una fesseria è altrettanto doveroso raccontarla. Se ora nei nostri sondaggi (che erano così graditi quando il premier Berlusconi perdeva consensi settimana dopo settimana) l'astensione si fa sempre più alta e Grillo continua a crescere a scapito dei "soliti noti", è inutile prendersela col sondaggista o con chi lo manda in onda: forse sarebbe invece più produttivo chiedersi perchè una fetta sempre maggiore dell'elettorato fa scelte punitive rispetto al quadro tradizionale dei partiti.

Mentre leggevo l'articolo di Scalfari, la trasmissione Agorà, su Raitre, diffondeva i risultati dell'ultimo sondaggio della società Swg: il Pd primo partito al 24%, il Movimento 5 stelle al 21%, il Pdl al 15%.

Ecco, Eugenio, tu che hai potuto votare fin dalle prime elezioni repubblicane, hai mai visto un simile fenomeno di crescita (per ora solo potenziale, anche se suffragata dai dati delle amministrative)? E davanti a questa esplosione come si dovrebbe comportare un telegiornale che vuole raccontare quel che succede senza tifare per nessuno? Mettere la sordina? Stigmatizzare?

Se Casini o Vendola fossero arrivati al 20% nei sondaggi, quanto ne avrebbero parlato i grandi giornali, compreso quello che hai fondato? E quale "share of voice" avrebbero in tutti i tg? La libertà di informare va esercitata e rispettata anche quando chi governa e chi lo sostiene non organizzano festini nè rispondono con il dito medio e le pernacchie ai giornalisti.

E la realtà non va sfumata per carità di patria; in questi giorni la stampa economica internazionale profetizza sventure al confronto delle quali le notizie del mio tg sembrano corrispondenze da Disneyland. Per chi vuole usare il telecomando c'è sempre qualcun altro che sa indorare la pillola o - com'è legittimo - raccontare delle ultime creme anti-scottatura. Ma io ogni sera devo e voglio raccontare i fatti che ritengo importanti per un pubblico che vuole essere informato: ho cominciato a farlo su La7 quando c'era uno schieramento imponente di tg filo-governativi benedetti dal Cavaliere, non vedo perchè dovrei cambiare ora.

Credo che Giorgio Napolitano abbia fatto qualcosa di grande per questo paese in una fase di eccezionale delicatezza, e gliene dovremo essere grati per sempre. Nonostante quel che scrive Grillo, è stato a mio parere il miglior presidente di questi 65 anni di storia repubblicana. Ma quando ha negato il boom elettorale del Movimento 5 Stelle ha commesso un errore, e la libera stampa aveva il dovere di rimarcarlo. Quanto agli interessi dei giovani: oggi il Corriere della Sera pubblica l'intervista a uno degli uomini più potenti d'Europa, il presidente della Bundesbank: ha 13 anni meno di me e - se posso permettermi - la metà degli anni di Scalfari.

In Italia, come è noto, la situazione è sconfortante: l'unico vero risultato di diciott'anni di contrapposizione militare tra berlusconiani e antiberlusconiani è che gli uni si sono retti in piedi appoggiandosi agli altri, come fanno gli ubriachi: il risultato è che a casa non ci è andato nessuno. E lo stesso è successo in tutti gli altri settori di una società bloccata, in cui nessun posto si libera per garantire quel ricambio che è stata la salvezza di altri paesi.

Così ci siamo giocati un'intera generazione, in politica, nell'imprenditoria, nell'università, nel giornalismo. Credo che si possa parlarne, e cercare strumenti anche urgenti, anche di rottura per cambiare la situazione. Per averlo scritto non credo di dover rischiare addirittura di "diventare il pericolo pubblico di tutti i democratici di questo Paese"... Che "Repubblica delle Idee" sarebbe?

 

Enrico Mentana eugenio scalfari BEPPE GRILLO STRABUZZA GLI OCCHIMARCO TRAVAGLIO MICHELE SANTORO IL POST DI MENTANA SU SCALFARI IN CUI MANCA LA PARTE FINALE DELL EDITORIALEIL POST DI MENTANA SU SCALFARI IN CUI MANCA LA PARTE FINALE DELL EDITORIALE berlusconi monti Giorgio Napolitano

Ultimi Dagoreport

tulsi gabbard donald trump laura loomer timothy haugh

DAGOREPORT - È ORA D’ALLACCIARSI LE CINTURE. L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE E' NEL PANICO TOTALE: SU CONSIGLIO DI UNA MAGA-INFLUENCER, LA PROCACE LAURA LOOMER, GIOVEDI' TRUMP HA CACCIATO SU DUE PIEDI IL GENERALE TIMOTHY HAUGH, DIRETTORE DELLA NATIONAL SECURITY AGENCY - LA NSA È LA PRINCIPALE AGENZIA DI CYBERSPIONAGGIO DEGLI STATI UNITI (CON 32 MILA DIPENDENTI, È QUASI IL 50% PIÙ GRANDE DELLA CIA) - LA CACCIATA DI HAUGH AVVIENE DOPO LA DECAPITAZIONE DEI CAPI DEI SERVIZI SEGRETI DI CIA E DI FBI, CHE TRUMP CONSIDERA IL CUORE DI QUEL DEEP STATE CHE, SECONDO LUI, LO PERSEGUITA FIN DALL’ELEZIONE PRESIDENZIALE PERDUTA CONTRO BIDEN NEL 2020 – UNA EPURAZIONE MAI VISTA NELLA TRANSIZIONE DA UN PRESIDENTE ALL’ALTRO CHE STA ALLARMANDO L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE. CON TRUMP CHE SI FA INTORTARE DA INFLUENCER BONAZZE, E FLIRTA CON PUTIN, CONDIVIDERE INFORMAZIONI RISERVATE CON WASHINGTON, DIVENTA UN ENORME RISCHIO - (E C’È CHI, TRA GLI 007 BUTTATI FUORI A CALCI DA ''KING DONALD'', CHE PUÒ VENDICARSI METTENDO A DISPOSIZIONE CIÒ CHE SA…)

vespa meloni berlusconi

DAGOREPORT - VABBE’, HA GIRATO LA BOA DEGLI 80 ANNI, MA QUALCOSA DI GRAVE STA STRAVOLGENDO I NEURONI DI "GIORGIA" VESPA, GIA' BRUNO - IL GIORNALISTA ABRUZZESE, PUPILLO PER DECENNI DEL MODERATISMO DEMOCRISTO DEL CONTERRANEO GIANNI LETTA, CHE ORMAI NE PARLA MALISSIMO CON TUTTI, HA FATTO SOBBALZARE PERFINO QUELLO SCAFATISSIMO NAVIGATORE DEL POTERE ROMANO CHE È GIANMARCO CHIOCCI – IL DIRETTORE DEL TG1, PRIMO REFERENTE DELLA DUCETTA IN RAI, E’ RIMASTO BASITO DAVANTI ALL’”EDITORIALE” DEL VESPONE A "CINQUE MINUTI": "DAZI? PER IL CONSUMATORE ITALIANO NON CAMBIA NULLA; SE LA PIZZA A NEW YORK PASSERÀ DA 21 A 24 EURO NON SARÀ UN PROBLEMA". MA HA TOCCATO IL FONDO QUANDO HA RIVELATO CHI È IL VERO COLPEVOLE DELLA GUERRA COMMERCIALE CHE STA MANDANDO A PICCO L’ECONOMIA MONDIALE: È TUTTA COLPA DELL’EUROPA CON “GLI STUPIDISSIMI DAZI SUL WHISKEY AMERICANO’’ - VIDEO

elon musk donald trump matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - LE “DUE STAFFE” NON REGGONO PIÙ. IL CAMALEONTISMO DI GIORGIA MELONI NON PUÒ PIÙ PERMETTERSI DI SGARRARE CON MACRON, MERZ, URSULA, CHE GIÀ EVITANO DI CONDIVIDERE I LORO PIANI PER NON CORRERE IL RISCHIO CHE GIORGIA SPIFFERI TUTTO A TRUMP. UN BLITZ ALLA CASA BIANCA PRIMA DEL CONSIGLIO EUROPEO, PREVISTO PRIMA DI PASQUA, SAREBBE LA SUA FINE -  UNA RECESSIONE PROVOCATA DALL’AMICO DAZISTA TRAVOLGEREBBE FRATELLI D’ITALIA, MENTRE IL SUO GOVERNO VIVE SOTTO SCACCO DEL TRUMPUTINIANO SALVINI,

IMPEGNATISSIMO NEL SUO OBIETTIVO DI STRAPPARE 4/5 PUNTI AGLI ‘’USURPATORI’’ DELLA FIAMMA (INTANTO LE HA “STRAPPATO” ELON MUSK AL CONGRESSO LEGHISTA A FIRENZE) - UN CARROCCIO FORTIFICATO DAI MEZZI ILLIMITATI DELLA "TESLA DI MINCHIA" POTREBBE FAR SALTARE IN ARIA IL GOVERNO MELONI, MA VUOLE ESSERE LEI A SCEGLIERE IL MOMENTO DEL “VAFFA” (PRIMAVERA 2026). MA PRIMA, A OTTOBRE, CI SONO LE REGIONALI DOVE RISCHIA DI BUSCARE UNA SONORA SCOPPOLA…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - LA CACCIA GROSSA AL LEONE DI TRIESTE INIZIA COL CDA DEL 24 APRILE MA SI CONCLUDERÀ A MAGGIO CON L’OPS DI MPS-CALTAGIRONE-MILLERI SU MEDIOBANCA CHE, UNA VOLTA ESPUGNATA COL SUO 13% DI GENERALI IN PANCIA, APRIRÀ LA VIA A CALTARICCONE PER ARRIVARE AL COMANDO DEL PRIMO FORZIERE D’ITALIA (843 MILIARDI) – CHE SUCCEDERA' QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I PEZZI GROSSI: ANDREA ORCEL DI UNICREDIT E CARLO MESSINA DI INTESA? - INTANTO, OGNI GIORNO SI REGISTRA UNO SCAZZO: SE IL PROXY ISS SOSTIENE MEDIOBANCA, IL PROXY GLASS LEWIS INVITA GLI AZIONISTI A PUNTELLARE MPS - (POTEVA MANCARE L’ANGOLO DEL BUONUMORE CON DAVIDE SERRA DEL FONDO ALGEBRIS?)…

zuppi sinodo claudio giuliodori ruini bergoglio

DAGOREPORT – ATTENZIONE: SI AGGIRANO CORVI SUL CUPOLONE – CON BERGOGLIO ANCORA CONVALESCENTE, L’ALA CATTO-CONSERVATRICE DI RUINI SI È “VENDICATA” SUL LIBERAL ZUPPI: SUL DOCUMENTO NON VOTATO DALL’ASSEMBLEA SINODALE CI SAREBBERO INFATTI LE MANINE DELL’EX CAPO DELLA CEI AI TEMPI DI BERLUSCONI. COME? NEL PORTARE A SINTESI I TEMI DISCUSSI NEL LUNGO CAMMINO SINODALE, SONO STATI SBIANCHETTATI O “AGGIRATE” QUESTIONI CRUCIALI COME IL RUOLO DELLE DONNE NELLA CHIESA, LA TRASPARENZA SUGLI ABUSI E L’OMOSESSUALITÀ. PIÙ DI UN VESCOVO HA CRITICATO L’ASSENZA NEL TESTO DELLA SIGLA “LGBTQ” – LA MIGLIORE SPIEGAZIONE SUL CAMBIO DI CLIMA LA DA' UN PORPORATO ANZIANO: "ANNI FA, ALLA FINE AVREMMO ABBOZZATO E VOTATO..."

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CERCASI DISPERATAMENTE TALE MELONI GIORGIA, DI PROFESSIONE PREMIER, CHE DEFINIVA “UN’OPPORTUNITÀ” LA MANNAIA DEL DAZISTA TRUMP - DOVE È ANDATA A NASCONDERSI L’’’ANELLO DI CONGIUNZIONE’’ TRA AMERICA FIRST E L’EUROPA DEI "PARASSITI?" A CHE È SERVITA LA SUA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON LO PSICO-DEMENTE DELLA CASA BIANCA CHE CINGUETTAVA: “MELONI È UN LEADER E UNA PERSONA FANTASTICA”? - CHE FOSSE TAGLIATA FUORI DAI GIOCHI, LA REGINA DI COATTONIA DOVEVA FICCARSELO IN TESTA QUANDO L’ALTRO GIORNO HA CHIAMATO URSULA PER SCONGIURARLA DI NON RISPONDERE CON I CONTRO-DAZI AL TRUMPONE. LA KAISER DI BRUXELLES LE HA RISPOSTO CON PIGLIO TEUTONICO CHE LA DECISIONE FINALE SULLA POLITICA COMMERCIALE DELL’UNIONE APPARTIENE SOLO A LEI. COME A DIRE: "A COSETTA NON T’ALLARGA’, QUI COMANDO IO!" - ED ORA “IO SONO GIORGIA” SI TROVA A DOVER AFFRONTARE UNA GUERRA COMMERCIALE CHE TOCCA MOLTO DURAMENTE LA SUA BASE ELETTORALE, E NON SOLO QUELLA CHE VIVE DI EXPORT, COME AGRICOLTURA, LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE, I TESSILI. UN BAGNO DI SANGUE E, IN PROSPETTIVA, UNA CATASTROFE POLITICA…