santoro berlusconi

“E' STATA COME ITALIA-GERMANIA” – SANTORO RICORDA LE PAROLE DI BERLUSCONI ("MICHELE MA COME CI STIAMO DIVERTENDO?") DURANTE LO SCONTRO PIÙ EPICO DELLA STORIA DELLA TV CON TRAVAGLIO NEL 2013 – LA BATTUTA DI MARCOLINO: “BERLUSCONI È QUEL SIGNORE CHE DAVANTI A UN CAMPO DI STERPAGLIE VEDE UNA CITTÀ DA COSTRUIRE? SÌ, MA SU UN TERRENO NON EDIFICABILE” – LUTTAZZI: “SENZA TUTTI QUEI SOLDI SILVIO BERLUSCONI SAREBBE PAOLO BERLUSCONI” - SABINA GUZZANTI: “NON POSSO DIRE CHE MI MANCHERÀ, MA...” - VIDEO

Estratto dell'articolo di Renato Franco per il “Corriere della Sera”

 

berlusconi santoro

Tutta colpa di Silvio. Santoro, Travaglio, Luttazzi, Guzzanti... L’album degli antiberlusconiani è stato tanto variegato quanto coeso nell’identificare in B. il nemico pubblico numero 1. Anche perché lui, il leader di Forza Italia, ci ha messo del suo a non farsi amare tra editti bulgari, elenchi di amici e nemici, liste di proscrizione. Michele Santoro ha (anche) costruito un pezzo della sua car riera televisiva sull’antiberlusconismo e oggi inevitabilmente si sente più solo: «La tristezza non è solo del popolo berlusconiano, la sento anche io, che pure l’ho sempre contrastato», ha detto a Lilli Gruber a «Otto e mezzo» .

santoro berlusconi

 

Il duello memorabile Il ricordo va allo scontro più epico della storia della tv: la puntata del duello Travaglio-Berlusconi a «Servizio pubblico» (il 10 gennaio 2013, quasi 9 milioni di spettatori su La7) con il celeberrimo gesto con cui il leader di Forza Italia spolverò la sedia lasciata libera dal giornalista.

 

1995. Tempo Reale La prima partecipazione di Berlusconi a una trasmissione di Santoro

«Quella trasmissione è stata un po’ come Italia-Germania... Berlusconi era molto teso, molto preoccupato. Io sono un uomo di spettacolo, come lo era lui. Ero preoccupato per l’andamento della serata, poi è venuto fuori da protagonista, si è preso la scena... In una pausa della trasmissione, mi prese per un braccio: “Michele, ma come ci stiamo divertendo?”. Questo dice molto sul personaggio». Il giornalista riannoda ancora i fili della memoria: «Fece tante cose che non gli perdonerò mai, mentre io ho condotto tantissime trasmissioni sul conflitto di interessi, fastidiosissime per lui. Una volta in studio Fedele Confalonieri mi disse: “Lei non ha capito niente di Silvio Berlusconi.

 

silvio berlusconi pulisce la sedia di Marco Travaglio

 

Berlusconi è quel signore che davanti a un campo di sterpaglie non vede delle sterpaglie, ma una città da costruire”. Io gli risposi: “Sì, certo, ma su un terreno non edificabile”». Il colpo di teatro Marco Travaglio anche oggi non ha fatto sconti al Cavaliere sul Fatto Quotidiano (il titolo è appuntito come una sentenza: «La Repubblica del Banana») e ha rivelato che la famosa scena della pulizia della sedia non l’aveva vissuta in diretta

 

(...)

Travaglio berlusconi

Sabina Guzzanti dell’imitazione di B. ha fatto il suo personaggio più riconosciuto. Oggi non vuole aggiungersi al rito collettivo del ricordo, ma si limita a postare sui social una foto in cui è al trucco proprio per imitarlo e commenta: «Non posso dire che mi mancherà, ma...».

 

L’«Editto bulgaro» A un certo punto (nel 2005, su Rai1 andava in onda «RockPolitik») era stato lo stesso Berlusconi a fare l’elenco dei suoi nemici, la lista di proscrizione dei comici da evitare: «Basta guardare ogni giorno i canali Rai per vedere battute contro il presidente del Consiglio», diceva di sé in terza persona. E oltre a Celentano, citava Serena Dandini, Corrado e Sabina Guzzanti, Gene Gnocchi, Enrico Bertolino, Dario Vergassola. Prima ovviamente era toccato anche a Daniele Luttazzi accusato (vittima dell’Editto bulgaro con Enzo Biagi e Santoro) di fare un «uso criminoso» della tv pubblica. Il comico rispondeva sempre come sapeva, con la lama della satira e dell’ironia: «Lui ha bisogno di tutti quei soldi, perché senza tutti quei soldi Silvio Berlusconi sarebbe Paolo Berlusconi».

SABINA GUZZANTI imita silvio berlusconiluttazzi sabina guzzanti imita silvio berlusconi 2berlusconi sedia travaglio

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...