LA VITTORIA DEL CANARO: MANLEVA ADDIO! - LO SBARCO DI SANTORO A LA7 È UNA RESA: L’ACCORDO PREVEDE CHE, A DIFFERENZE DI QUANTO ACCADEVA IN RAI, SE IL TRIBUNO DI “SERVIZIO PUBBLICO” VIENE CONDANNATO, PAGA DI TASCA PROPRIA - L’ANNO SCORSO RUPPE LA TRATTATIVA PERCHÉ PRETENDEVA LA MANLEVA - ORA CON LA CAMPAGNA ELETTORALE ALLE PORTE SANTORO VIENE A CANOSSA E PUR DI ANDARE IN ONDA ACCETTA IL RISCHIO (COME TUTTI NOI)…

Simona Spaventa per "la Repubblica"

Telesogno si avvera. Perché «se le condizioni della Rai sono sempre peggiori e il concetto di servizio pubblico si è disperso nell'etere e deve ritrovare centralità, potranno forse dargliela produttori indipendenti e giornalisti associati. E finalmente un esperimento di integrazione tra un grande network e una produzione indipendente, con i suoi 100mila sostenitori, si può realizzare».

E' un Michele Santoro deciso nella sua utopia quello che, ieri sera in diretta dal tg di Enrico Mentana e poi in collegamento con Milano dove si presentava il palinsesto della rete, spiega perché, dopo il fallimento della trattativa l'anno scorso, ha deciso di firmare con La7. Una scelta nata sull'onda di «un'esperienza straordinaria, il grande successo di
Servizio pubblico.

Centomila persone hanno donato 10 euro, siamo un soggetto imprenditoriale collettivo. Adesso rimaniamo proprietari dei nostri contenuti, e non rinunciamo allo streaming. Ma entriamo in un gioco di squadra con grandissime personalità, in questa rete che resta una delle più grandi speranze del panorama tv».

La ricetta è chiara: La7 manda in onda Servizio pubblico - dal 25 ottobre, il giovedì, in alternanza con Piazzapulita di Corrado Formigli - ma Santoro «si prende ogni responsabilità» sui contenuti, e «paga in caso di querele», come precisa Giovanni Stella, consigliere di Telecom Italia Media, l'editore di La7.

Che, stuzzicato di giornalisti sul compenso dell'anchorman, sbotta adirato «una domanda impertinente, è coperto da clausola di riservatezza», e specifica: «È un investimento assolutamente in linea, anzi credo sarà redditizio come lo sono stati Fazio e Saviano. Io pago in rapporto alla redditività, in funzione degli obiettivi che Santoro raggiungerà».

Un contratto con i premi, insomma, che dà lustro a una rete che ha segnato un ricavo pubblicitario del 12 per cento nel primo semestre 2012, e del 16 considerando il network con La7d e il web, e il 23% di crescita degli spettatori nel prime time per la stagione 2011-12. Numeri in controtendenza rispetto ai concorrenti Rai e Mediaset, tutti in calo. E l'ulteriore rilancio passa per un palinsesto che punta sulle news e la diretta.

Novità già annunciata, oltre all'asso Santoro - il quale, unico screzio in una serata idilliaca, fa un appunto alla «poca esperienza con le nuove tecnologie» di La7, lui che invece punta tanto sul web e da agosto riprenderà ad aggiornare il sito di servizio pubblico - è Cristina Parodi, dal 4 settembre in onda ogni pomeriggio con un nuovo programma di attualità «dove - dice - non faremo solo cronaca nera, non parleremo solo di quello che va male, ma mostreremo anche storie vincenti».

Il suo è un «ricongiungimento familiare» con la sorella Benedetta, come da battuta fulminante di Geppi Cucciari - che dal canto suo raddoppia con un nuovo programma del venerdì in seconda serata, dopo Crozza, oltre alla striscia quotidiana G'Day - nella lunga introduzione cabaret tutta incentrata sulla vendita della rete. Su cui, precisa Stella, «abbiamo avuto 15 interessamenti», anche se il processo si annuncia ancora lungo.

Altra novità, Teresa Mannino, con sei show di cabaret in prima serata il venerdì dal 7 settembre, e Corrado Guzzanti con una serata evento in autunno (ripresa dal suo show teatrale, precisano dall'entourage del comico che resta legato a Sky). Confermati Crozza, che da ottobre inaugura un nuovo format più breve, solo un'ora, ma di trenta puntate, Daria Bignardi, che torna da gennaio con le sue Invasioni Barbariche, Gad Lerner, Lili Gruber, e anche Marco Paolini con una nuova pièce.

E se i vertici nominano Roberto Saviano, con cui sono aperte trattative per un programma nel 2013, forse insieme a Fazio, le grandi assenti sono Serena Dandini e Sabina Guzzanti. Nessuno le menziona, ma Stella, a domanda, risponde: «Io non escludo mai nessuno». Staremo a vedere.

 

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