mughini cruciani

LA VERSIONE DI MUGHINI - ''CARO CRUCIANI, PURTROPPO ANCHE LA TUA TRASMISSIONE ACCONSENTE FIN TROPPO AGLI SCHIAMAZZATORI DI ESSERE LA MONNEZZA CHE SONO, IN MODO MOLTO DIVERSO DA QUEI TUOI FASTOSI INIZI DI CAMPIONE DEL POLITICAMENTE SCORRETTO. QUANDO MI HAI CHIAMATO, NON SAPEVO CHE SGARBI AVEVA PASSATO I 15 MINUTI PRECEDENTI A VOMITARE INSULTI SU DI ME, LUI CHE…''

 

Lettera di Giampiero Mughini a Dagospia

 

Caro Dago, permettimi di approfittare della tua smagliante vetrina per rivolgermi al mio amico Peppino Cruciani, il quale si è adontato di un giudizio negativo che avevo espresso sulla sua trasmissione radiofonica, e difatti ti ha mandato la trascrizione dei quindici minuti di conversazione che avevamo avuto in merito alla squallida rissa di cui i lettori di Dagospia sanno.

 

cruciani sgarbi x

Peppino (al quale voglio bene da circa vent’anni) voleva dimostrarti e dimostrarmi che in quell’occasione lui il suo lavoro di comunicatore lo aveva fatto bene e lealmente. Prima aveva ascoltato i quindici minuti in cui lo psicopatico aveva eruttato insulti e contumelie nei confronti miei e di tutto ciò che mi riguarda, ivi compresi i miei libri, di cui non hai mai letto una pagina; poi aveva ascoltato i quindici minuti in cui io cercavo di sottrarmi al confronto, e a parte manifestare il mio disprezzo intellettuale per lo psicopatico.

 

Quando ho accettato il tuo invito a parlare alla tua trasmissione, non sapevo che prima di me ci sarebbe stato lui. Non lo sapevo affatto. Ti avevo mandato un sms in cui ti chiedevo che la nostra conversazione fosse stata la più “discreta” possibile, non avevo e non ho alcuna intenzione di continuare una rissa in cui sono stato trascinato per la collottola, non avevo alcuna intenzione di far di scherma con uno che non conosce l’arte del fioretto e bensì solo l’uso dell’ascia da macellaio.

 

sgarbi mughini

Nella tua trasmissione tu ospiti volentieri i mostri dell’era contemporanea, gente che straparla, semianalfabeti che eruttano odio e scemenze, a un certo punto tu gli togli la parola e gli sbatti il telefono in faccia. A mio giudizio quei quindici minuti dello psicopatico non erano degni di essere offerti al tuo pubblico. E’ uno spartito musicale che lui suona abitualmente come in una condizione autistica, e che gli è costato nel tempo molti e molti denari.

 

Mi ha telefonato ieri il mio vecchio amico Luigi Covatta, al quale lo psicopatico ha pagato una volta 20 milioni. Ai magistrati che lui insultava ai tempi in cui era agli ordini e ai voleri di Silvio Berlusconi ha pagato centinaia e centinaia di milioni. Adesso lui dice che “mi paga Silvio Berlusconi” per dire bene dei magistrati. Vede il mondo attraverso i sui parametri. E’ quello che ha detto anche alla tua trasmissione. Mi permetto di ricordare al presidente Berlusconi che quei suoi assegni non mi sono ancora arrivati, non è che ha sbagliato Iban?

 

mughini

La mia idea è che in senso generale noi tutti che lavoriamo nella comunicazione dovremmo placarne i toni, misurare le parole e gli argomenti, sempre meno spaccare la mela in due con tutto il bene da una parte e tutto il bene dall’altra. Pressoché “ottantenne” per come sono e per come mi insulta lo psicopatico, ho un’esperienza di primissima mano di tutte le parole pronunciate su libri e giornali in questo ultimo mezzo secolo.

 

Il livello di tensione, di odio, di schiamazzo della nostra attuale vita pubblica mai è stato così alto. E i social e la televisione popolare fanno da cattivi maestri, ogni ora e ogni giorno scaraventano benzina sul fuoco. Purtroppo lo fa anche la tua trasmissione per come l’hai piegata in questi ultimissimi anni, molto diversa da quei tuoi fastosi inizi di campione del “politicamente scorretto”.

 

Voglio dire che acconsenti fin troppo agli schiamazzatori di essere la monnezza che sono.

Tutto qui, caro Peppino. Per il resto rimani ovviamente l’amico affettuoso e talentuoso che ti ho sempre reputato.

 

A presto rivederti

 

 

LUIGI COVATTA

Giampiero Mughini

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…